A cura di Matteo Lanzi.
Non è stato un inizio entusiasmante quello del Ronciglione United allenato dal nuovo tecnico Mirko Granieri, con solamente 5 punti raccolti nelle prime 4 gare. Un avvio in salita, condizionato anche dai tanti infortuni che stanno impedendo al tecnico romano di sfruttare al meglio la rosa messa a disposizione dalla società.
Domenica scorsa avete affrontato la Vigor Acquapendente, conquistando un pareggio. Soddisfazione per il punto conquistato o rammarico per non averla vinta?
“Meritavamo di vincere, e non è solo una mia opinione. Siamo andati in vantaggio, abbiamo anche sbagliato un calcio di rigore e siamo stati raggiunti solo nel finale. Anche stavolta avevamo tanti indisponibili, giocavamo con 7 under, di cui alcuni provenienti dagli Allievi Provinciali. A maggior ragione i 3 punti sarebbero stati il giusto premio per l’impegno profuso dai miei”.
Sono quindi i tanti infortuni la causa di quest’avvio a rilento?
“Sicuramente sì. Non ho mai avuto tutta la squadra a disposizione, neanche per un allenamento. Poi ci si sono messe anche le squalifiche, come quelle di Artistico e di Palombi, che si porta dietro un provvedimento preso nella scorsa annata. Si può parlare tranquillamente di sfortuna, visto che abbiamo avuto tutti infortuni traumatici e non muscolari”.
Molti addetti ai lavori vi additavano come una delle possibili outsider del girone. Crede ancora in questa possibilità?
“Non siamo mai stati una delle favorite. Ci sono compagini più attrezzate di noi, con risorse maggiori. Noi dobbiamo stare subito dietro il gruppo di testa, ragionando partita dopo partita, pensando prima a salvarci e dopo a toglierci qualche soddisfazione in più. Ma tutti questi ragionamenti verranno in un secondo momento, quando avremo recuperato qualche infortunato: nel momento in cui saremo al completo ce la potremo giocare con tutti, questo lo posso assicurare”.
Nel prossimo turno ospiterete il Fiumicino, una delle grandi favorite del raggruppamento.
“C’è poco da dire: sono primi, non hanno mai perso e tutto questo senza il loro miglior giocatore, Forcina. Sono legato a Mirko, l’ho anche allenato ai tempi del settore giovanile del Cinecittà Bettini. E’ un bravissimo ragazzo e un serio professionista, mi dispiace che non giochi. Noi cercheremo di dare il massimo, ma contro squadre del genere non è semplice”.
Per la prima volta si affaccia alla Promozione dopo ben 7 anni di Eccellenza. Che differenze ha notato tra le due categorie?
“In Eccellenza il giocatore ha un secondo in meno per pensare alla giocata rispetto alla Promozione. Per migliorare bisogna cercare di aumentare la velocità di pensiero, solo così si possono formare calciatori pronti per le categorie superiori. Qui a Ronciglione ci trattano come se fossimo una Serie D: siamo seguiti in tutto e per tutto, la società è fisicamente vicina a noi. Il progetto è a lungo termine, anche se cercheremo di attuarlo in due anni: la proprietà vuole l’Eccellenza e noi ce la metteremo tutta, anche facendo giocare i giovani. Lo sviluppo degli under è un altro dei nostri punti di forza: cercando di fargli fare più esperienza possibile sono sicuro che ci torneranno utili, soprattutto nel prossimo futuro”.