Continua a poco meno di mese dall’inizio del Beppe Viola, edizione 30, un appuntamento che accompagnerà l’attesa del torneo e che giorno dopo giorno rivelerà particolari e curiosità entrati nella storia del Beppe Viola. Sfogliando le pagine degli Annales del Beppe Viola, raccontati da Alfredo Cocco in occasione della 25’ma edizione, vi riproponiamo quelli più significativi.
Di Nicola Tallarico
Non possiamo non ripercorrere i tratti salienti di tre edizioni del Beppe Viola, il ’90, il ’91 e il ’93, anni in cui a calcare il terreno del torneo sono stati giovanissimi poi giunti sino al professionismo. Il 1990 è l’anno che vede ancora una volta la vittoria della Lodigiani, dopo quella ottenuta tre anni prima nel 1987. L’annata è ricchissima: oramai nessun club che si rispetti vuole mancare la partecipazione al Beppe Viola. E dunque dopo cinque edizioni con 16 formazioni (con la sola eccezione della prima a 6 squadre) patron Minichino cambia il modulo di partecipazione e allarga la griglia a 24 squadre. La finale si gioca di nuovo al campo Roan come l’anno precedente e la fortuna sorride a quella Lodigiani che consacrerà Claudio Bellucci. Benito Manzi lo vuole nella sua selezione della Top 11, un desiderio che non si realizzarà perchè il club già ha perfezionato la sua cessione alla Sampdoria, che segnerà l’inizio della sua carriera professionistica.
Nell’ottava edizione nell’anno 1991 teatro della manifestazione è il Superga del Collatino e a trionfare è l’Atletico 2000 guidato dal grande maestro Monaldo Catena.
Nel 1993 un piacevole inizio: il Beppe Viola scopre infatti per la prima volta il rito della sfilata inaugurale, primo teatro ne è il Superga a via dei Gordiani. Un appuntamento cui l’organizzazione darà sempre maggiore lustro e che da quel momento diverrà il punto centrale ed immancabile del Beppe Viola e costituirà di gran lunga la giornata più importante del torneo.
In finale arrivano la Romulea e il Palestrina. Gli amaranto-oro dei Vilella hanno dalla loro la stoffa di un ragazzo che si chiama Fabio Liverani, ma nonostante la classe del talentino sarà il Palestrina a dire l’ultima parola e a portarsi a casa il decimo trofeo del Beppe Viola.
Lo stesso Fabio Liverani sarà poi insignito nel 2007 del Premio di Cultura Sportiva nel corso della finalissima del torneo fra Romulea e Colleferro.
continua..