Di Alessandro Bastianelli.
Dopo il pareggio con il Tortolì, l’Ostiamare è tornata a lavorare con la consapevolezza di dover affrontare un bel tour de force.
Fra recupero della seconda giornata e Coppa Italia di Serie D, i gabbiani giocheranno quattro volte in due settimane, scendendo in campo pressoché ogni tre giorni.
Alfonso Greco, tecnico al secondo anno di stanza all’Anco Marzio, sta preparando questo pool di partite con meticolosità, senza però fare calcoli.
«Difficile dire se lo stop di due settimane fa potrà danneggiarci, quel che conta è che nelle prossime due settimane dovremo impegnarci ancor di più ed adattarci alla situazione – sostiene Greco, intercettato al telefono.
Noi giocheremo partita per partita, senza fare valutazioni: non abbiamo una rosa ampia, per il momento, ma sceglierò ad ogni partita l’undici migliore senza calcoli».
Tutto ciò a partire dalla gara di domenica prossima. L’Ostiamare affronterà ancora una volta il Latina, ma Greco sa di potersi aspettare un altro Latina rispetto a quello dell’esordio in Coppa.
«La trasferta di Latina sarà molto difficile, ci stiamo preparando duramente per affrontarla.
Siamo sicuri di non incontrare la squadra di un mese fa, né quella che ha perso 6 – 0 contro il Rieti. Loro staranno sicuramente lavorando e davanti al proprio pubblico vorranno fare bene.
Al Francioni sarà una battaglia, noi dobbiamo entrare in campo la massima concentrazione».
Nelle prossime partite potrebbe trovare spazio Vittorio Attili, forte trequartista che, con l’arrivo di Proietti, ha visto ridursi il proprio minutaggio:
«Vittorio è un ragazzo d’oro, sta soffrendo la sua situazione ma si sta allenando al massimo, come un professionista – risponde Greco.
Sicuramente ci sarà l’occasione per schierarlo dall’inizio, nutro molta fiducia in lui e so che può dare tanto alla squadra se è in forma».
Proietti invece è uno dei cardini dell’Ostiamare 2.0 di Alfonso Greco.
La sua presenza, unita a quella di Roberti, ha concesso al tecnico lidense un numero maggiore di alternative tattiche fra cui scegliere, anche se il percorso di crescita da affrontare è ancora lungo:
«Abbiamo cambiato alcuni giocatori cardine in estate, alla squadra serve tempo per adattarsi alle caratteristiche dei nuovi e per integrarle nel proprio sistema di gioco.
Sotto il profilo del palleggio stiamo andando bene, ho visto sempre una squadra propositiva che sa dominare il possesso palla.
Dobbiamo migliorare nelle proiezioni offensive – incalza Greco – non riusciamo ancora a trasformare in azioni pericolose le nostre buone idee. Ci stiamo lavorando».
Ed a proposito di crescita, l’Ostiamare – come da anni a questa parte – ha in rosa un largo numero di giovani, fra cui molti millennial.
I ragazzi del 2000 a disposizione di Greco sono tanti, da Dioguardi (che ha già esordito in Coppa contro il Latina) al 2001 Chiurco, messi lì non per fare numero, ma oggetto di investimenti importanti da parte della società di Luigi Lardone.
«Se guardi bene la nostra rosa, i 2000 sono tutti attaccanti o giocatori offensivi – precisa l’ex allenatore della N. Tor Tre Teste.
Sono ruoli particolari, nei quali il passaggio dal settore giovanile alla prima squadra si accusa di più: non basta la tecnica, ma servono anche un fisico, una prestanza ed una malizia diversa per poter essere utili alla squadra.
Sicuramente ho del materiale umano ottimo su cui lavorare, ci vuole però molta pazienza ed applicazione. Teniamo in grande considerazione i nostri giovani, a cui chiedo di impegnarsi giorno per giorno senza fretta ma con pazienza ed entusiasmo».