Dopo l’amaro ko di domenica, la Flaminia, tornata a mani vuote dalla trasferta di Fiesole, si appresta a preparare la delicatissima sfida del “Madami” che ha il sapore di una vera e propria anticipazione di play-out. Con il Lanciotto ormai definitivamente alle spalle e la Pontevecchio distante ben 7 punti, la formazione di Lillo Puccica sarà costretta a difendere con i denti l’accesso agli spareggi salvezza di fine stagione, assicurati soltanto in caso di vittoria nel confronto interno con il Bastia (potrebbe bastare anche un pareggio ma, in quel caso, bisognerebbe guardare ai risultati degli altri campi). A fare il punto della situazione a 90 minuti dal termine del campionato è proprio il tecnico rossoblù: “Dispiace per il risultato di domenica dove di sicuro non meritavamo la sconfitta. Eravamo in formazione fortemente rimaneggiata, ma nonostante tutto siamo riusciti a giocare un’ottima partita, peccato aver subito, come spesso ci è capito in stagione, gol allo scadere. Contro il Bastia ci stiamo preparando al meglio, sappiamo che la posta in palio è alta e non possiamo farci trovare impreparati”. I play-out sono un obiettivo che sembrava impossibile al termine del girone d’andata. Puccica spiega cos’è cambiato da allora: “La società aveva deciso per un ridimensionamento che io stesso avevo accetto. Poi però ci siamo ritrovati a ottobre con altri 12 elementi che sono venuti meno e questo ci ha fatto precipitare in fondo alla classifica. A gennaio ci siamo nuovamente messi seduti e insieme al presidente Ciappici abbiamo deciso di invertire rotta. È bastato l’arrivo di un ragazzino di 42 anni (l’attaccante De Cesare, ndr) a rimettere le cose a posto. Ciro ha restituito speranze a un gruppo ormai sfiduciato e quella squadra che non aveva più né capo né coda è tornata ad essere competitiva. Abbiamo fatto un grande girone di ritorno e quella che sembrava una retrocessione ormai scontata si è trasformata in qualcosa di diverso”. Il tecnico di Viterbo non vuole parlare di miracolo ma quello che è successo è veramente particolare: “Abbiamo chiuso il girone d’andata con 11 punti che nel 99% dei casi significa retrocessione diretta. Eravamo distanti 9 punti dal terz’ultimo posto e 12 dalla salvezza diretta. Gennaio è stato fortunatamente per noi il mese della svolta e da brutti che eravamo siamo diventati una delle realtà più temibili del girone con una media punti da play-off nel ritorno. Eravamo quasi morti mentre invece ora tutti ci temono. State certi che ci giocheremo fino in fondo le nostre chance di salvezza”. Sul suo futuro l’ex allenatore della Cisco Roma lascia aperte le porte alla Flaminia: “Col presidente c’è un rapporto che va oltre la professione, per me è un amico e sarei ferissimo di rinnovare con la società che mi ha fatto crescere calcisticamente. Serve però un progetto diverso e delle garanzie per non ricadere negli stessi errori di inizio stagione. La cosa certa è che continuerete a vedermi seduto su una panchina”.
Piero Zomegnan