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Promozione girone A
Un inizio di stagione da incubo, poi la rinascita. Si possono riassumere così le diciannove giornate della matricola Bomarzo, che ha pagato dazio nel salto di categoria nella prima parte di stagione, anche sfortunatamente, prima di risalire la china a suon di gol.
La salvezza ora non è più un miraggio, anzi, i viterbesi sembrano essere la squadra più in salute nella zona rossa della classifica, e grazie alle reti dei due Christian, Pecci e Russo, il tecnico Camillucci punta a superare anche l’insidiosa zona play-out.
La redazione di Sport in Oro ha raccolto le parole del bomber Christian Pecci, in procinto, per l’ennesima volta nella sua carriera, di raggiungere la doppia cifra.
Christian, dopo le grandi difficoltà iniziali state risalendo velocemente la classifica.
Come giudichi il vostro momento?
“Premetto che sia la società che i calciatori hanno sempre creduto nel lavoro del mister Camillucci, anche all’inizio, quando le cose andavano piuttosto male sotto il profilo dei risultati.
Alla seconda giornata abbiamo subito quattro espulsioni che ci hanno condizionato anche nelle giornate seguenti, e non avendo naturalmente una rosa troppo ampia era prevedibile.
Anche la condizione fisica non era ancora delle migliori, avendo iniziato la preparazione soltanto il 17 Agosto, praticamente per ultimi.
Abbiamo fatto fatica a riprenderci, anche perché il morale era a terra visto che nonostante l’impegno profuso e il buon gioco espresso i risultati non arrivavano.
Piano piano siamo riusciti a reagire, nonostante un mercato di riparazione che non ci ha portato in dote nuovi calciatori, ma soltanto alcune cessioni.
Siamo stati bravi ad unirci ancora di più e il lavoro svolto sempre con grande impegno, sin dal primo giorno, ha iniziato a pagare.
Nelle ultime giornate abbiamo ottenuto vittorie o pareggi con squadre molto forti e il 4 a 0 in casa del Ronciglione parla da solo.
Grandi meriti al mister che ci ha sempre creduto e alla società che non ci ha fatto mai mancare nulla, in tutti i sensi”.
La salvezza diretta ora non è più un miraggio.
È quello il vostro obiettivo?
“Stiamo segnando tanti gol e abbiamo il sesto attacco del girone.
Per una squadra che si deve salvare è un dato inusuale, ed è il frutto del bel gioco che abbiamo sempre espresso.
Ad esempio, quando abbiamo perso in casa dell’Ottavia capolista all’ultimo minuto, la gente sugli spalti si chiedeva come potevamo essere in fondo alla classifica, visto l’ottima prestazione offerta.
Se riusciremo a subire meno gol e ad essere un po più equilibrati come ultimamente sta accadendo, la salvezza è senza dubbio raggiungibile”.
Anche quest’anno ti stai avvicinando alla doppia cifra.
I tanti impegni di lavoro non influiscono sul tuo rendimento e sulla tua passione?
“In tutti gli anni in cui ho giocato ho sempre raggiunto la doppia cifra e ci tengo a riuscirci anche con il Bomarzo.
Dopo alcuni anni in cui ho giocato come unico terminale offensivo, ora mi ritrovo Russo come compagno di reparto.
All’inizio non è stato facile abituarmi, ma ora stiamo andando davvero bene e sono contento perché questi gol devono servire a salvarci, perché prima di tutto c’è il bene della squadra e soltanto dopo, le soddisfazioni personali.
Giochiamo in un modo dove tutti sono coinvolti e basta vedere la classifica dei marcatori per vedere che altri nostri compagni si sono resi protagonisti spesso in zona gol.
Per quanto riguarda la voglia di giocare, la passione e l’amore per questo sport, beh che dire, sono sentimenti che non passeranno mai.
Sto lavorando dodici ore al giorno, ma se non vado al campo per allenarmi sto male.
Non potrei vivere senza il calcio”.