Il Montespaccato si prepara a riabbracciare il suo guerriero. Teti: “Per farmi smettere devono tagliarmi le gambe…”

Il Montespaccato si prepara a riabbracciare il suo guerriero. Teti: “Per farmi smettere devono tagliarmi le gambe…”

Dopo circa due mesi di sosta forzata, Luca Teti sta per tornare.

Il grave infortunio muscolare che lo ha costretto ai box (uno strappo di oltre nove centimetri al retto femorale, ndr) è ormai completamente risolto.

Una splendida notizia per Andrea Di Giovanni e per il Montespaccato che potrà finalmente riavere il suo terminale offensivo e giocarsi così una delle sue carte migliori in vista della lunga volata-salvezza.

Il centravanti biancazzurro, che riprenderà gli allenamenti in settimana, non dovrebbe essere convocato per la trasferta di Ausonia, ma sarà a disposizione del suo allenatore per il successivo match casalingo con il Città di Anagni.

“Non è stato piacevole fermarsi di nuovo e guardare da fuori i miei compagni – esordisce l’ariete di via Stefano Vaj – In passato mi è già accaduto e so cosa vuol dire.

Per fortuna il mio carattere mi aiuta: sono un guerriero, non mi lascio abbattere da nulla io…”.

Andrea Di Giovanni All. Montespaccato
Andrea Di Giovanni All. Montespaccato

 

L’attaccante ritroverà però una squadra che ha subito cambiamenti sostanziali nel periodo del mercato invernale.

“Abbiamo perso elementi che per noi erano molto importanti, su tutti Luca Di Giovanni e Marco Lo Pinto e non è stata certamente una cosa positiva, però sono entrati in squadra giocatori validi come De Dominicis ed altri giovani – prosegue Teti – Non sarà semplice, ma cercheremo comunque di conquistarcela questa salvezza”.

Nessuna invidia nei confronti dello stesso Di Giovanni, andato a giocarsi il campionato con il Team Nuova Florida.

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Luca Di Giovanni

“Tutt’altro – spiega il numero nove dei romani – Con Luca siamo come fratelli e conosco bene il suo valore.

Ultimamente l’ho anche bacchettato, perchè dopo un ottimo avvio non sta rendendo come dovrebbe e potrebbe.

Si è un po’ fermato e così non va bene (ride)…”.

Nel girone d’andata il Montespaccato aveva raccolto scaalpi illustri come quelli di Città di Anagni e Pomezia e sembrava destinato ad un campionato diverso da quello attuale.

“Il nostro problema principale è che spesso abbiamo dimostrato di essere grandi con le grandi e molto piccoli con le piccole – analizza con schiettezza Teti – Forse dipende dal fatto che nelle ultime stagioni abbiamo sempre giocato per vincere, mentre quest’anno dobbiamo capire che anche un pareggio rappresenta un risultato importante in ottica-salvezza.

Un esempio?

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Luca Teti

Penso alla gara d’andata contro l’Arce, dove abbiamo segnato la rete dell’1-1 quasi al novantesimo ed io stesso sono andato a riprendere subito il pallone in fondo alla rete per velocizzare la ripresa del gioco e provare a vincere.

Morale della favola: alla fine il 2-1 lo hanno fatto loro e si sono presi i tre punti.

Dobbiamo essere più pratici in certi casi.

Ciò non toglie che mi aspettavo anch’io un campionato diverso da parte nostra.

Pazienza, sono convinto che ne usciremo ugualmente…”.

Tanti addetti ai lavori sostengono che uno come Teti meriterebbe quantomeno di giocare nella categoria superiore per le qualità tecniche e fisiche in suo possesso, ma finora la sorte ha deciso diversamente.

“Il destino mi ha posto davanti dei paletti – ricorda il bomber – A diciassette anni in D con l’Astrea ho subito la prima rottura del legamento crociato e per riprendere ho scelto di ripartire da una Juniores Regionale.

In seguito ho subito di nuovo quel tipo di infortunio.

Molti al posto mio avrebbero smesso, ma io non mi sono arreso.

L’ambizione di arrivare a certi livelli, quel sogno che facevo ad occhi aperti guardando i grandi giocatori alla tv, c’è sempre.

Adesso però per me conta principalmente la possibilità di giocare e divertirmi e posso assicurarvi che continuerò a farlo, fino a quando non mi taglieranno le gambe”.

 

 

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