Dopo aver incamerato l’ottavo pareggio stagionale in campionato, il Cre.Cas. Città di Palombara è tornato al lavoro per preparare al meglio la trasferta capitolina contro l’Atletico Vescovio.
Contro l’Astrea la squadra di Marco Scorsini, che sarà costretto a guidare i suoi dalla tribuna visto lo stop di un turno che gli ha inflitto il Giudice Sportivo, avrebbe probabilmente meritato miglior sorte, ma ha dovuto per l’ennesima volta fare i conti con una sterilità offensiva che fin qui rappresenta, insieme all’ormai proverbiale solidità difensiva, il segno dominante del proprio torneo.
Voce dunque a Cristiano Bussi che insieme a Michele Gallaccio compone quel tandem offensivo che solo a tratti è riuscito a giocare insieme visti gli infortuni patiti dai palombaresi negli ultimi mesi.
L’ex attaccante di Sporting Città di Fiumicino ed Aprilia sta recuperando la migliore condizione dopo lo stop di circa tre mesi cui lo ha costretto un grave infortunio alla caviglia sinistra.
“Al momento sono ancora al 60, 70% – conferma Bussi – L’infortunio è stato pesante, perchè la caviglia è un punto delicato e purtroppo la distorsione ha inciso proprio sul sinistro che è il piede con cui calcio.
E’ stata dura restare a guardare per tanto tempo, anche se per fortuna è stato scongiurato il rischio di dover andare sotto i ferri, come si ventilava in un primo momento”.
Il Cre.Cas. Città di Palombara è quasi imperforabile in difesa, mentre segna col contagocce.
Tra le squadre che attualmente figurano nella colonna di sinistra della classifica solo Cynthia e Valle del Tevere hanno fatto peggio sotto il profilo realizzativo.
“Credo dipenda dal fatto che noi facciamo della solidità difensiva il nostro punto di forza – continua l’attaccante – A volte, però, è una questione di episodi.
A mio giudizio, domenica scorsa abbiamo giocato un’ottima partita ed avremmo meritato di vincere, ma purtroppo non siamo riusciti a metterla dentro nonostante le occasioni create”.
Il grande equilibrio che sin qui caratterizza il Girone A di Eccellenza non durerà fino alla fine del torneo.
“La mia opinione è che, alla lunga, gli scontri diretti indirizzeranno il campionato sia in alto che in coda – riflette Bussi – Credo che tra cinque o sei partite si determinerà non solo il nome di chi approderà in Serie D per via diretta, ma anche di chi andrà a giocarsi le proprie carte ai play-off”.
Nelle prossime settimane il calendario sembra strizzare l’occhio ai sabini.
Derby con l’Eretum Monterotondo a parte, Calabresi e compagni affronteranno infatti squadre in lotta per non retrocedere.
“Non sarà comunque semplice perchè a questo punto della stagione tutti giocano con il coltello tra i denti – sintetizza l’ex Campobasso e Rimini – Adesso come non mai, però, dipende tutto da noi.
Sembra una frase fatta, ma in questo momento esser belli o brutti conta zero.
Lasciamo da parte il fioretto ed impugniamo la sciabola”.
Un proclama che Bussi indirizza anche alle rivali, specie a quella Vis Artena che attualmente guida la classifica e nella quale gioca il suo ex compagno di squadra Monteforte.
“Matteo è un vero amico e gli faccio tanti complimenti per quello che sta facendo – sorride Bussi – Gli auguro di segnare tanti gol e magari anche di vincere la classifica dei cannonieri.
Il campionato però lo vinciamo noi del Cre.Cas.”.
Un messaggio che scalderà anche i tifosi palombaresi.
“A questa squadra non manca davvero nulla per centrare l’obiettivo e ne siamo tutti convinti – chiosa l’attaccante – Faremo di tutto per centrare la Serie D anche per il rispetto che si deve ad una dirigenza che non ci ha mai fatto mancare nulla e che ha sempre creduto in noi”.