Si è riavvicinato al Sora Calcio dopo esserne stato il direttore generale nell’ultima stagione di serie D e adesso sta dando il suo contributo nella crescita della società bianconera e della prima squadra.
Parliamo di Davide Belardi (nella foto Cenci, ndr), co-presidente del Sora Calcio, che si è confidato in questa lunga intervista.
“Sono passati quasi 3 anni da quel giorno maledetto quando per colpe non mie l’Asd Ginnastica e Calcio Sora non si riscrisse al campionato di serie D, come un angelo ferito sono precipitato all’inferno, ho lottato tra le fiamme e ho provato a risalire, con la mia testardaggine e l’infinita passione per il calcio.
Sono riuscito ad arrivare in purgatorio, li vi ho sostato per riprendere le forze e per pensare a come fare per ritornare lassù, oggi dopo quasi 3 anni solari, mi sono riportato alle porte del paradiso, metaforicamente parlando, concludendo l’operazione Zappacosta, dove altre società hanno fallito, riabilitando una società quindi mai fallita e col nuovo Sora riconquistando la promozione in Eccellenza, categoria ancora stretta per una piazza fantastica come questa che ha vissuto quasi sempre il calcio professionistico”.
Come sta lavorando adesso la società?
“Per ora il primo passo importante di questo nuovo progetto è stato fatto.
Ora si fa sul serio, stiamo mettendo tutti i tasselli colorati di questo stupendo mosaico al posto giusto, tutto rimane quasi immutato: abbiamo un nuovo direttore Generale (Massimiliano Cianfarani), che è nel cuore di tutti per i suoi trascorsi nel Sora e che riverserà tutta la sua forza e la passione che metteva in campo nella società e che farà sicuramente da collante tra noi e la squadra.
Tutto questo all’unisono col nuovo direttore sportivo (Francesco Pistolesi), uomo dotto in materia, di grande spessore e amato dalla città che sta svolgendo un ottimo lavoro e che ha chiuso acquisti importanti di giocatori richiesti da molte società top e anche di categoria superiore, giocatori voluti dal mister e da noi per completare una rosa già di grandissimo valore, formata da elementi di esperienza in queste categorie e in quelle superiori e da altri che nell’anno passato hanno dimostrato di valere questa categoria e anche di più.
Giocatori che molte squadre volevano e su cui avrebbero scommesso e allora non vedo il perché non scommetterci noi”.
Qual è il valore aggiunto di questa squadra e che ruolo possono assumere i tifosi?
“Il valore aggiunto di questa società è la grande passione che ci accomuna tutti, l’amore per la città di Sora e l’aver perso la testa per una squadra gloriosa che al solo nominarla o pensarla ti fa battere il cuore all’impazzata come la più bella donna del mondo.
Ora manca solo la ciliegina sulla torta ovvero il ritorno del grande pubblico allo stadio Claudio Tomei e del nostro fantastico tifo, unico e inconfondibile, perché questi ragazzi meritano di venire ad esultare ad un loro gol sotto la curva Longo o alla tribuna che scoppia.
La loro presenza sarà come è sempre stata negli anni d’oro il dodicesimo uomo in campo, quella che ci aiuterà a tornare grandi, la mia non è una richiesta di aiuto, ma solamente una richiesta di conferma, perché l’essere umano vive anche di conferme, io per primo, è anche la ricerca di un attestato di stima da parte della città di Sora e di quel sorano doc che ha sempre detto di essere prima del Sora e poi della Lazio della Roma, Juve o chicchessia.
Penso di non chiedere la luna, ma la normalità, oggi cosa rara ma possibile per voi, certo è che se una società pulita ed una squadra formata da sorani o quasi non riuscirà a riportarvi allo stadio allora probabilmente non ci riuscirà più nessuno.
Questo non è un discorso da esaltato ma di un presidente che si è fatto una equazione mentale sui fatti accaduti e su quello che ha dimostrato in questi anni, senza calcolare che chi insieme a me sta facendo questa joint venture ha dimostrato tanto quanto me di volere solo il meglio per Sora e per il Sora Calcio”.
In chiusura, quali sono gli obiettivi della prossima stagione di Eccellenza?
“Con gli acquisti fatti da ex direttore ora travestito da presidente, voglio aggiustare il tiro sulle ambizioni di questo Sora, penso che il nostro sarà un gran bel campionato, di alta classifica, per ora vedo sulla carta 2-3 squadre più strutturate di tutte a livello di nomea, ma che dovranno comunque fare i conti con il nostro Sora.
Nessuno può dire oggi che non possa essere la “sorpresa”, come lo è stata l’Anagni lo scorso anno, che tra l’altro abbiamo battuto agevolmente in amichevole 3-0.
Speriamo che questo ci sia di buon auspicio, siamo ancora affacciati sul mercato, abbiamo ancora qualche freccia da scoccare nel nostro arco, non dobbiamo illuderci di andare a vincere il campionato a mani basse, ma nessuno può disilluderci o non farci sperare di essere una delle protagoniste.
Noi diremo la nostra fino alla fine come è nel nostro dna, non rimane che dirvi che vi aspettiamo tutti a braccia aperte, sempre e solo forza Sora, torniamo a gioire e vincere insieme e mi raccomando: stay tuned”.
(Ufficio Stampa Sora Calcio)