Nella scorsa stagione è rimasto fermo al palo, complice la gravidanza di sua moglie che il 10 settembre scorso ha messo al mondo il secondogenito della coppia.
Ora però Fabrizio Paris comincia a mordere il freno.
L’astinenza da panchina comincia a farsi insostenibile ed anche il tecnico sabino è pronto ad inserirsi nel balletto dei tecnici le cui candidature potrebbero esser prese in considerazione, nel caso club di Serie D o Eccellenza dovessero decidere di cambiare.
“Quello che mi manca di più del mio lavoro è l’adrenalina – esordisce ai nostri microfoni l’ex allenatore di Rieti, Monterotondo Lupa e Colleferro – Io le mie squadre le vivo a mille, sia in partita che in allenamento.
Negli scorsi mesi ho dovuto rifiutare proposte interessanti da parte del Monterosi e del Castiadas a causa dell’imminente nascita di mio figlio.
Ora però sono pronto e voglioso di rimettermi in gioco…”.
L’ultima esperienza resta il suo secondo mandato in amarantoceleste, condito da una semifinale play-off persa a Sassari con la Torres e l’anno successivo da una vittoria nel post-season.
“Sono stato io a decidere di farmi da parte, visto che il Rieti andava verso una rifondazione a livello societario e doveva abbracciare un nuovo progetto – prosegue Paris – In quella fase di passaggio io e la società abbiamo convenuto che fosse giusto così…”.
L’attualità rimarca un equilibrio sostanziale nel Girone G di Serie D.
Numerosi addetti ai lavori lo dipingono come il più incerto di sempre.
“Penso che sia davvero molto equilibrato e difficile – concorda il tecnico sabino – Ci sono 7/8 squadre in grado di dire la loro per il successo finale.
Sarà una lotta molto serrata…”.
Resta il fatto che dopo dieci giornate di campionato il Lanusei, ritenuto da molti una squadra che avrebbe potuto ambire con difficoltà alla permanenza in categoria, si trova ad un punto dalla vetta, mentre realtà come Latina ed Albalonga sono attualmente ad undici lunghezze dalla capolista Trastevere.
“Sicuramente il Lanusei ha sorpreso un po’ tutti con la sua ottima partenza – riflette Paris – E’ chiaro però che salta all’occhio la mancanza dalle zone nobili della classifica di squadre come Latina, Albalonga e Cassino…”.
Il rendimento sottotono di alcune attese protagoniste ha già prodotto l’esonero di Venturi e Ferazzoli ed il chiacchiericcio, sempre in agguato, su Graziani e Parlato.
“Se si viene scelti per guidare squadre che lottano per obiettivi significativi, come per fortuna mi è sempre capitato in passato, si deve essere consapevoli dei rischi – asserisce deciso l’allenatore – Personalmente preferisco convivere con le pressioni in una piazza che punta in alto, piuttosto che trovarmi in un ambiente sereno, ma privo di obiettivi…”.
Al momento l’Albalonga è priva di allenatore e dal Pio XII trapela l’intenzione di prendersi qualche giorno di riflessione prima di operare una scelta definitiva.
Paris, per curriculum e pedigree calcistico, potrebbe essere naturalmente inserito nella rosa dei papabili eredi di Fabrizio Ferazzoli.
“Al momento nessuno mi ha contattato – si schermisce con sincerità il tecnico – Il presidente Camerini ed il ds Tomei sono persone molto esperte e competenti e di certo faranno la scelta migliore per il club.
Per quanto mi riguarda, io sono qui ed aspetto segnali dalla Serie D, ma anche dall’Eccellenza.
L’importante è che mi venga prospettato un progetto serio ed importante, la categoria non conta”.