Come affermato la scorsa settimana da Davide Paruzza, il Montespaccato Savoia non mollerà un centimetro fino all’ultima giornata del campionato 2018/19.
La squadra di Belli ha dato conferma alle dichiarazioni del fantasista vincendo nettamente nel posticipo di Allumiere, 0-3 al Civitavecchia con la firme di Sandu, Nanci e pensate un po’, di Aimone Calì.
L’attaccante ha vinto così il personale duello con l’altro bomber del girone A Manuel Vittorini, ieri rimasto a secco.
Bellissimo il gol che ha chiuso definitivamente i conti sugli sviluppi della punizione di Romondini, valso il 29° sigillo in campionato (considerando anche quello col Palombara) e il 60° in due stagioni in Eccellenza.
I numeri della punta sono in continuo crescendo ed hanno superato i confini regionali come è giusto che sia.
Sono infatti tantissime le richieste ricevute da Calì in vista della prossima stagione, ma su tutte c’è n’è una che pesa certamente di più.
Sul bomber è piombata nientemeno che l’Atalanta.
Il club bergamasco è pronto a far tornare il “Duca” nel calcio dei “grandi”.
Il giusto riconoscimento per un ragazzo che, grazie anche e soprattutto al sostegno dell’Asilo Savoia e al Programma “Talento & Tenacia”, ha saputo rigenerarsi a livello sportivo ed umano ripartendo dall’Eccellenza, una categoria che però inizia a stare decisamente stretta al “Duca del gol”.
La parola passa ad Aimone Calì, il quale torna prima sulla netta affermazione de La Cavaccia.
“Contro il Civitavecchia non c’è stata partita.
Abbiamo dominato dal 1′ al 90′ interpretando la partita che avevamo preparato.
Nel girone di ritorno volevamo migliorarci soprattutto con le “piccole” visti i punti che abbiamo perso in questo tipo di partite all’andata.
Ci siamo detti di provare a vincerle tutte e ci crediamo.
Sono stato contento per il gol anche perché mi ha permesso di staccare ulteriormente Vittorini che nel turno precedente ne aveva segnati addirittura cinque”.
E sulla chiamata della Dea il bomber afferma: “Sono davvero felice.
Di chiamate anche da parte di Società molto importanti io, l’Asilo e il Montespaccato ne abbiamo ricevute molte, la proposta avanzata dall’Atalanta non può che farmi sentire onorato, perché si tratta di un Club che rappresenta un esempio positivo sia a livello sportivo che societario ed umano.
Una grandissima soddisfazione a livello personale, è grazie all’esperienza unica dell’Asilo Savoia che dopo tante delusioni ho saputo riprendere un percorso di crescita a 360 gradi in questi due anni: avere l’opportunità di giocare nei Professionisti entrando per la porta principale mi rende orgoglioso.
Ad oggi non c’è ancora nulla di definito o formalizzato, ma sarei davvero felice di essere un tesserato di un Club così importante, anche se magari andrò prima a fare esperienza in un team di Lega Pro…
Intanto penso solo al “mio” Montespaccato, voglio finire la stagione nel migliore dei modi e dare il più possibile a tutti i nostri tifosi e al Quartiere.
Se lo meritano e glielo devo.
Parola di Duca!”.
(Ufficio Stampa Montespaccato)