Dopo tanti, troppi anni sta per tornare il derby tra Villalba Ocres Moca e Tivoli 1919.
Un appuntamento sentito dai tifosi dei due club tiburtini e che richiama alla memoria quei tempi ormai lontani in cui le due squadre si davano battaglia per il primato nel Girone A di Eccellenza.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma la passione e la rivalità sportiva sono rimaste intatte.
Ecco perché domenica prossima in via Pantane sarà spettacolo in campo e sugli spalti tra due formazioni pronte a dare tutto ciò che hanno per regalare una gioia alla propria gente.
Così lontani, così vicini.
Diego Leone e Fabrizio Paris avranno l’onore e l’onore di progettare le trame tattiche di una partita dall’esito incerto ed aperto a qualsiasi scenario.
I padroni di casa arrivano all’appuntamento rafforzati sotto il profilo psicologico da un filotto di tre risultati utili consecutivi tra coppa e campionato, mentre gli ospiti chiuderanno simbolicamente una settimana spinosa dopo l’ormai noto avvicendamento in panchina, confidando in un rilancio in campionato dopo il bell’exploit nell’infrasettimanale con l’Eretum Monterotondo.
Inutile girarci intorno, domenica verranno messi in palio ben più dei tre punti.
Abbiamo quindi chiesto ai due allenatori di presentare la sfida ai nostri lettori.
DIEGO LEONE
(all. Villalba Ocres Moca)
Siete reduci da tre risultati utili consecutivi.
Direi che il Villalba Ocres Moca sta trovando quella quadratura di cui parlavi proprio sulle colonne del nostro sito qualche settimana fa…
“La squadra si sta impegnando molto fin dall’inizio del campionato e devo dire che fin qui abbiamo “bucato” veramente solo la gara con la Vigor Perconti, anche se l’attuale posizione in classifica della squadra di Bellinati rivaluta in parte quel k.o. e dimostra che non è facile per nessuno affrontare quei ragazzi.
E’ normale che uscire dalle prime due giornate di campionato con zero punti all’attivo un po’ di ansia la determina nell’ambiente, però lo staff si è subito attivato per correggere le cose che non andavano ed i giocatori sono stati bravi a non abbattersi ed a reagire nel modo giusto sotto il profilo caratteriale”.
Qual è stata la ricetta per uscire dall’impasse iniziale?
“Nessuna ricetta.
Non eravamo i più scarsi allora e di certo non siamo i più forti adesso.
Abbiamo le nostre qualità e su quelle dobbiamo lavorare.
Ora, per esempio, dobbiamo capire che non necessariamente serve segnare tre gol per vincere una partita… (ride).
C’è ancora da limare qualcosa, commettiamo ancora qualche ingenuità di troppo”.
Domenica in via Pantane si giocherà un derby che manca da tanti anni e che porterà all’Ocres Moca un grande pubblico.
Qualche tuo collega afferma che gare del genere si preparino da sole.
Tu come la vedi?
“No, io penso che queste sfide un tecnico le debba preparare eccome, specie se i suoi uomini si troveranno di fronte una formazione fortissima come la Tivoli.
Quella è una squadra che, potenzialmente, può vincere tutte le partite che restano da giocare, quindi per noi sarà durissima.
Dovremo prepararla con estrema cura, facendo attenzione anche a non disperdere troppa adrenalina, troppa carica nervosa…”.
Gli amarantoblu però vengono da una settimana movimentata ed in casi del genere non sai mai che genere di partita aspettarti…
“L’esperienza mi dice che in questi casi c’è sempre una reazione forte da parte della squadra di cui viene cambiata la guida tecnica.
Mi metto nei panni della società ed immagino che, dal loro punto di vista, assumendo questa decisione abbiano voluto responsabilizzare la squadra e sottrarre qualsiasi eventuale alibi ai calciatori”.
Domenica ritroverai da avversario quell’Enrico Pagliaroli che lo scorso anno condivise con te una splendida salvezza.
Vi siete sentiti?
C’è qualche scommessa in ballo?
“No no, nessuna scommessa!
Con Enrico ci si sente spesso, il rapporto è rimasto ottimo.
Ci siamo sentiti anche stamattina.
Dopo averlo salutato, ho subito precisato che non gli avrei dato la formazione di domenica (ride)…”.
Posso sapere cosa ti ha risposto?
“Mi ha detto: “Peccato, ti avevo chiamato proprio per questo motivo”.
Scherzi a parte, ci siamo scambiati l’in bocca al lupo di rito.
Lo rivedrò con molto piacere”.
A questa partita tengono in molti.
Chi ci tiene più di tutti, però, è senza dubbio Pietro Scrocca.
Cosa deve fare il Villalba Ocres Moca per provare a regalare questa soddisfazione al suo Presidente?
“Sarò scontato, ma dovremo terminare la partita, indossando una maglietta che pesi almeno venti chili per il sudore che trattiene.
Dallo scorso dicembre ho avuto modo di conoscere Pietro Scrocca e, giorno dopo giorno, ho compreso cosa rappresenti per lui e per la sua famiglia questo club.
Il nostro presidente è una persona molto equilibrata e sa riconoscere quando la squadra mette in campo tutto il suo impegno.
Mi sento particolarmente orgoglioso di essere l’allenatore del Villalba Ocres Moca e sono contento di godere di un rapporto di reciproca stima e fiducia con il Presidente.
Spero di ripagarlo domenica con una prestazione al massimo delle nostre possibilità ed ancor di più mi auguro che sia per i nostri tifosi che per quelli della Tivoli domenica possa rappresentare una giornata di sport leale e corretta”.
FABRIZIO PARIS
(all. Tivoli 1919)
Fabrizio, puoi raccontarci com’è nata la possibilità di diventare il tecnico della Tivoli?
“Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio da parte del direttore e l’ho richiamato.
Da lì abbiamo approfondito la questione ed eccoci qui…”.
Prima di approdare all’Olindo Galli venivi da una stagione di stop forzato.
Da 1 a 10 quanta voglia avevi di tornare in panchina?
“Ovviamente 10.
Sarei potuto rientrare anche nella passata stagione, ma alcune problematiche di carattere lavorativo mi hanno costretto a rinunciare ad alcune chiamate dalla Serie D e dall’Eccellenza.
Ora tali problemi sono stati risolti e quindi posso riprendere a fare una cosa che amo molto”.
Una persona che ieri ti ha visto all’opera durante la partita di Coppa Italia mi ha rivelato di essere rimasta molto sorpresa dal tuo atteggiamento quasi “martellante” nei confronti dei tuoi giocatori.
Questa persona sostiene che gli hai ricordato Antonio Conte, mica male come paragone…
“Quando ho frequentato il corso a Coverciano, ho avuto modo di confrontarmi con una persona molto vicina al mister e come lui, da qualche tempo a questa parte, spesso utilizzo il 3-5-2 come modulo-base.
Questi sono gli unici punti di contatto che ho con Antonio Conte.
Ringrazio per la stima, ma io non posso neppure lontanamente essere paragonato ad un tecnico come quello dell’Inter”.
Quali indicazioni hai tratto dal match con l’Eretum Monterotondo?
“Gli episodi ci sono stati favorevoli e dunque dico che la vittoria è stata anche fortunosa.
Viviamo un momento particolare ed i ragazzi hanno decisamente bisogno di tornare a sorridere e rialzare la testa, quindi ben venga il successo di ieri”.
La Tivoli è chiamata a vincere questo campionato.
Secondo te, da quali principi deve partire per gettare le basi di una stagione vincente?
“Parlare di questo adesso è un controsenso.
Nel calcio contano solo i numeri ed i nostri numeri attuali dicono che, per prima cosa, dobbiamo tirarci fuori da una zona pericolosa di classifica.
Ho visto fin troppe squadre costruite per raggiungere obiettivi importanti finire per trovarsi in condizioni critiche, quindi noi dobbiamo lavorare in maniera graduale.
Ora dobbiamo soltanto pensare che abbiamo appena un punto di vantaggio sulla zona-play out, quindi l’imperativo è migliorare la nostra posizione”.
Domenica prossima a Villalba si giocherà un derby molto sentito.
Tu sei reatino d.o.c., però magari ti avrà detto qualcosa in merito Enrico Pagliaroli, che è un ex.
“Non ha ancora avuto modo di farlo, perché ieri eravamo concentrati sulla sfida con l’Eretum Monterotondo ed oggi non ci alleneremo.
Probabilmente lo farà domani.
Abbiamo massimo rispetto nei confronti del Villalba e di questo derby, ma in Eccellenza non è insolito che si confrontino squadre di comuni vicini…”.
Scardala è pronto per scendere in campo dal primo minuto?
“Non lo so, è arrivato ieri e devo parlarci per capire come sta.
Stefano lo conosciamo bene, è un professionista e di sicuro si sarà allenato da solo in questo periodo, però prima voglio valutare le sue condizioni”.
I tifosi amarantoblu sono tra i più caldi ed appassionati della nostra regione.
Cosa si sente di prometter loro mister Fabrizio Paris?
“Ieri sono venuti a parlare con me ed anche in questa sede ribadisco il concetto che ho espresso loro, perché i nostri tifosi rappresentano una parte molto importante del nostro progetto.
In mezzo al campo non vedranno gente che scherza e che prende le cose a cuor leggero, ma calciatori che si impegneranno sempre al massimo.
Me ne faccio garante.
In questo ci metto la faccia io.
I nostri tifosi sono spettacolari, è raro vederne di simili non solo in Eccellenza ma anche in Serie D.
Noi dobbiamo rispettare loro ed una società che fin dal primo istante mi è parsa composta da persone forti”.