A cura di Carlo Edoardo Canepone
L’attività di base è sempre un tema molto importante all’interno delle società di calcio. A Tivoli la scuola calcio sta crescendo in maniera esponenziale e di questo sviluppo e dei prossimi obiettivi ne abbiamo parlato con il responsabile Clemente Longo, arrivato nella società tiburtina lo scorso luglio per dar ancora più lustro a questo settore.
“Quali obiettivi vi state ponendo nel prossimo futuro per la scuola calcio?”
“Il nostro obiettivo è quello di far crescere il bambino a 360° costruendo attività divertenti e stimolanti. Viviamo in quella che è definita come “Era Digitale” e oggi parliamo spesso di dipendenza da internet a scapito delle relazioni sociali, visto che proprio le nuove generazioni occupano il loro tempo in questo smisurato uso delle nuove tecnologie. I bambini di oggi hanno perso una parte di apprendimento informale, ossia quell’apprendimento che nasce e si sviluppa tramite le relazioni naturali senza la presenza degli adulti, in poche parole il gioco di strada.
Quello che noi vogliamo fare è trasformare queste condizioni in apprendimento formale, cioè vogliamo permettere agli adulti di diventare mediatori tra contesto e bambino e facilitare questo processo di apprendimento. Questo perché il gioco e il divertimento restano attività motivazionali formidabili”
“I numeri sono in crescita?”
“Abbiamo cominciato un buon progetto che attualmente ha solo un piccolo limite che è quello delle strutture sul quale la società sta lavorando. Quest’anno contiamo circa 70 bambini iscritti alla nostra scuola calcio divisi in 2 gruppi di esordienti, 1 di pulcini, 2 di primi calci e 1 di piccoli amici”
“Quali sono le caratteristiche base che deve avere un istruttore della scuola calcio?”
“Cerchiamo persone competenti e che abbiano già esperienza nel lavoro con i bambini. Molti dei nostri istruttori sono insegnati e alcuni di loro hanno anche esperienza con grandi società come Roma e Lazio.
Tra l’altro, spesso ci avvaliamo di consulenze esterne di figure femminili che possano rilanciare anche il calcio femminile”
“Quanti ragazzi riuscite a portare nell’agonismo con la maglia della Tivoli?”
“Il nostro gruppo 2007 è composto da circa 30 bambini e contiamo di portarne almeno 15/16 in agonistica il prossimo anno”
“Cosa significa per dei bambini allenarsi in uno stadio vero come l’Olindo Galli?”
“Certamente allenarsi in una struttura come l’Olindo Galli, immersa nel verde e in erba naturale, rappresenta uno stimolo in più. Rappresenta anche un approccio diverso ed è molto positivo per lo sviluppo del bambino e spero che le famiglie lo capiscano e diano precedenza a questo dato”
“Dopo circa tre mesi dall’arrivo nella società, che bilancio si può fare?”
“Il bilancio è assolutamente positivo, ho una bel rapporto con la società e con i mister. Ero partito con il compito esclusivo di responsabile della scuola calcio, ma ora mi occupo anche di alcune questioni tecniche per l’agonistica nella quale abbiamo dettato alcune linee guida come il perfezionamento tecnico e lo sviluppo tattico dei ragazzi”