Intervista al nuovo presidente del Montecelio Emilio Piervincenzi che si racconta a tutto tondo facendo il punto della situazione dopo aver ufficialmente rilevato la proprietà della società
a cura di VALERIO D’EPIFANIO
Le carte sono state firmate ed anche formalmente Emilio Piervincenzi è il nuovo presidente dell’Asd Montecelio: dove e perché é nata quest’idea?
“E’ nata perché ho sempre avuto questa passione di dedicarmi al calcio dilettantistico. Ho un figlio che gioca a calcio, un altro che fa l’allenatore e sono in questo mondo da tempo. Volevo avere l’opportunità e il tempo di dedicarmi a questa nuova opportunità: sono in pensione dal ruolo di giornalista e quindi ora posso farlo. Vorrei far presente però e tra poco vi spiegherò il motivo cosa ho fatto nella mia carriera: sono stato cronista parlamentare per il Secolo XIX di Genova, poi ho lavorato 3 anni come capo servizio al primo telegiornale di Berlusconi su Rete 4 ed ero assistente di Fedele Confalonieri, poi sono andato a La Repubblica prima come inviato speciale e poi caposervizi per gli esteri e successivamente sono diventato vicedirettore de La 7 per poi fare il direttore di Parma per 3 anni a “Polis Quotidiano”. Dico questo perché vorrei creare a Montecelio un nuovo modello di società di calcio dilettantistico partendo dalla mia esperienza e cercando di sfruttarla a dovere. Questa premessa quindi credo sia fondamentale per capire i miei intenti”.
Si aspetta il ripescaggio in Eccellenza: con Carelli in panchina quali sono gli obiettivi che vi siete posti?
“Ho scelto Carelli perché l’ho visto come allenava a Montespaccato dove poi è stato esonerato. Ha dato un’identità e una brillantezza offensiva alla squadra con tanti giovani in campo. Ho chiesto a Carelli di fare la stessa cosa qui a Montecelio: gli obiettivi sono strettamente dipendenti dal budget economico che riusciremo ad ottenere. Mi auguro che le aziende di Montecelio e di Guidonia comprendano lo sforzo e la novità che fanno parte di questo progetto e che vedono me come protagonista. Pensiamo tuttavia che con un budget oggettivamente raggiungibile sia possibile fare un campionato divertente e di metà classifica senza spendere cifre particolarmente alte”.
Può chiarirci meglio la questione del campo: sappiamo che da ieri é ufficiale una novità per voi, per il Guidonia e per il Villanova…
“Si, con grande attenzione si deve pianificare la questione dei campi perché da quest’anno il comune di Guidonia Montecelio si è preso la gestione dei campi sportivi. Lo stadio di Guidonia, Montecelio e Villanova saranno dipendenti dal Comune e quindi saremo subordinati a loro. Eticamente lo trovo corretto, sportivamente invece sono preoccupato e come me anche Bernardini del Guidonia e Armeni del Villanova. Spero che tutte le promesse vengano mantenute da parte del Comune, ecco perché sono e siamo molto preoccupati. Sono sicuro che tutto sarà fatto perché il vice sindaco Cipriani ci ha messo la faccia però fin quando non vedrò il tutto con i miei occhi non posso avere l’assoluta certezza”.
Il calciomercato sta entrando nel vivo: quali sono i vostri obiettivi in entrata?
“Abbiamo già preso una punta Nicolò Rocchi che l’anno scorso ha giocato a Montespaccato dove ha segnato 26 reti stagionali. Stiamo trattando due giocatori per il centrocampo: nella lista ci sono Carletti (ex Civitavecchia classe ’92) e Chierico (ex Maccarese). Contiamo tra l’altro sulle conferme di Tif (difensore centrale) e Sefuli (’93 esterno basso). Stiamo cercando un difensore centrale d’esperienza, ci piacerebbe confermare Passiatore ma temo voglia andare via. Abbiamo comunque già fatto 4 raduni e abbiamo già pescato grazie a Giangirolami, abbiamo ottimi rapporti con Di Clemente della Spes Montesacro e contiamo di prendere qualcosa da loro”.
Quale sarà il nuovo organigramma della società?
“Emilio Piervincenzi presidente, Daniele Piervincenzi vice-presidente, direttore generale (area tecnica ed organizzativa) Fausto Salfa, ds settore giovanile Giangirolami, responsabile scuola calcio Ciccotti. A giorni avrò un accordo definitivo con un grande calciatore professionista che sarà il supervisore della nuova scuola calcio del Montecelio: sarà uno dei punti di forza della società perché vogliamo che tutto questo sia seguito da istruttori qualificati e di alto livello e non ragazzi che vengono messi insieme ai bambini tanto per prendersi la quota della scuola calcio, cosa che tante società sono abituate a fare. Per il settore tecnico Carelli sarà alla guida della prima squadra, allenatore della Juniores Elite Andrea Piervincenzi e faremo anche una squadra Juniores Primavera e Giovanissimi 2000, i cui dettagli si stanno chiudendo in questi giorni”.
Il calcio sta vivendo un momento di forte crisi tra fusioni, accordi tra paesi e fallimenti: cosa la porta a voler investire in questo mondo?
“L’entusiasmo di un calcio pulito, che dovrebbe insegnare a giocare anche in categorie dilettanti. Il fatto di avere la scuola calcio che possa diventare il fiore all’occhiello significa dare un segnale che cose belle si possono fare anche nel calcio dilettanti. Di fusioni si sente tanto parlare e rivelo che me ne era stata proposta una ma ho rifiutato perché Montecelio deve essere rispettata come paese e come realtà”.