Due chiacchiere con Claudio Solimina, tra passato e presente…
di Di Ceglie Serena
MISTER, PARLIAMO APERTAMENTE, PUNTATE AL PRIMATO…
Bè, penso di si! (ride ndr) Sicuramente dobbiamo fare un campionato di vertice, ma l’ obiettivo della dirigenza è chiaro! Abbiamo la società giusta, lo staff giusto e stiamo costruendo la squadra giusta…
STATE CONDUCENDO UNA CAMPAGNA ACQUISTI NON MALE, E’ SODDISFATTO?
Fino a poco tempo fa avevamo solo giocatori presi per la Castrense, adesso con il discorso Viterbese abbiamo sia alcuni dei loro nomi ed in più necessitiamo di nuovi innesti in vista anche del futuro. Per ora siamo Castrense-Viterbese, ma dal prossimo anno, se vincessimo il titolo, il nome tornerà alle origini, saremo la Viterbese e riporteremo il calcio a Viterbo, posso garantirlo…
GLI ACQUISTI SONO ANCHE SCELTE SUE?
Esclusi Federici, Ingrosso e Cima, che sono stati riconfermati, abbiamo cercato di costruire su scelte comuni, ma fortunatamente mi danno molto ascolto. Toscano, Palermo, i fratelli Marino…ho molti dei nomi che avevo a Palestrina e con i quali ho vinto… quindi possiamo dire di si in un certo qual modo!
QUALI ALTRI COLPI AVETE IN MENTE, SE PUO’ SVELARCELO…
C’è molta carne al fuoco, abbiamo molte situazioni aperte, anche perché siamo una piazza molto ambita ovviamente. Credo che nei prossimi giorni avremo almeno tre nuovi nomi da aggiungere alla rosa, uno dei quali potrebbe essere quello di Carlini…
CHI CREDE POSSA ESSERE LA VOSTRA DIRETTA AVVERSARIA?
Ma sai, i campionati, anche quando si parte da favoriti, sono sempre difficili… dalla serie A alla Terza Categoria! Servono molti fattori concomitanti: nessun errore, un gruppo compatto, nessuna squalifica o infortunio importante…questo per dirti che diretta avversaria è un termine sempre forte secondo me, vorrebbe significare un rischio di perdere troppo ridotto. Credo comunque, che anche in base a come verranno formati i gironi, le squadre che vedo più accreditate sono il Rieti, sempre che non venga ripescato per la serie D, dato che il presidente Fedeli ha tutte le carte in regola per potare la squadra al titolo, e la nuova Lupa Castelli Romani. Poi, se conosco un minimo Camerini, potrebbe nonostante la nuova filosofia mettere a segno qualche colpo che possa comunque mettere i bastoni tra le ruote a tutte…
SO CHE LEI RIMANE UNO DEI POCHISSIMI ALLENATORI CHE VIENE SCELTO PER LA PREPARAZIONE E NON PER LA VALIGIA…
Ti ringrazio! Posso dirti che a me giungono voci proprio come giungono a voi… ed effettivamente la media di allenatori “accompagnati” è molto alta! Non trovo sia bello, perché va a discapito di chi come ma fa questo lavoro con enorme passione ed impegno, e cose come questa poi scoraggiano e allontanano dai campi! Nel calcio più che in altri ambiti, successi e insuccessi si dimenticano in maniera estremamente repentina, e così è accaduto per la mia parentesi al Palestrina! Lì ho ottenuto 16 vittorie consecutive, portando non solo la squadra a vincere il titolo, ma mostrando grande calcio, con la miglior difesa e il miglior attacco del campionato! Uno crede che dopo un’ annata del genere la conferma sia automatica, e invece come ricorderai, venni mandato a casa… ritrovando squadra solo nel novembre della stagione seguente, a Lariano! Perché poi è questo che accade, gli allenatori a Luglio vengono scelti in base agli sponsor, e a Novembre, si cambia scelta… sempre! Uno cerca di dare il massimo per una stagione intera, per vincere o essere riconfermato… e invece deve essere scavalcato da altri e non per meriti o demeriti ovviamente! Non lo trovo affatto giusto anche perché non si guarda più al lavoro svolto o alla gestione del gruppo e ciò inevitabilmente abbassa il livello dei campionati! Io mi rifiuto di portare con me la famosa valigia, perché ho i numeri che parlano al posto mio… un titolo con il Grosseto in C2, uno con il Palestrina riportandola in D, una coppa Italia con la Castrense… siamo rimasti in pochi è vero, ma non sono l’ unico fortunatamente!
E A PROPOSITO DI LARIANO…
E’ una ferita rimarginata ormai, non porto assolutamente rancore e capisco in parte le difficoltà. Il primo anno è stato strabiliante, con un quarto posto a 56 punti nonostante non avessimo assolutamente i numeri per farlo! Abbiamo attraversato molte difficoltà, dagli infortuni ad una difficile gestione del gruppo, problemi risolti grazie al mercato invernale. Lo scorso anno invece è stato talmente pessimo da non poterlo commentare…sono sincero. Preferisco concentrarmi sulla Castrense, perché ci aspettano molta fatica ma grandi cose…
SE LE DICO SOLIMINA – CIOETA?
Se mi dici Solimina – Cioeta mi riporti indietro negli anni rinnovando un duello indimenticabile! Solimina – Cioeta, Solimina – Cardillo, Solimina – Cordelli… ti ringrazio per averlo ricordato! Da allenatore sono bravo ma l’ hai detto tu… da calciatore ero davvero bravo, ma lo dico io! Ho fatto tutte le categorie, facendo sempre tantissimi goal. Se non ricordo male ho vinto sei o sette classifiche dei capocannonieri, siglando più di duecento reti! Non ho raggiunto Antonelli, ma era un calcio diverso e più difficile secondo me…
QUALE RUOLO PREFERISCE? CALCIATORE O ALLENATORE…
Sono due cose completamente diverse. Da calciatore ho avuto opportunità importanti, alle quali ho rinunciato per non rischiare e prediligere un lavoro più certo che mi permettesse, come è accaduto, di mantenere una famiglia in maniera solida! A trent’ anni suonati volevano farmi un triennale a Taranto, pensa, ma avevo sposato la D, dove ho giocato per dodici anni, per essere sereno! Da allenatore è molto diverso… devi osare di più mettendoti maggiormente in gioco, cercando di rubacchiare idee dai tuoi vecchi allenatori per trarre il massimo da ogni squadra… servono qualità diverse. Non so dirti quale ruolo preferisco…
PRIMA DEI SALUTI, CI DICE IL MOMENTO PIU’ BELLO DELLA SUA CARRIERA?
Ne ho avuti molti. Ho fatto tutto il settore giovanile nella Lazio, dove ho avuto però una grandissima delusione che mi sono portato dentro per anni. Smisi persino di giocare, ripresi dopo quattro anni poco alla volta, togliendomi poi grandi soddisfazioni. Solo al Casalotti segnai un centinaio di reti perdendo uno spareggio per la serie D ma vincendone poi uno per la serie C, a trentanove anni, come allenatore, quando al Grosseto subentrai, pensa, ad Aurelio Andreazzoli! Dopo dodici anni la famiglia Camilli si è ricordata dei miei successi e ha scelto me per riportare la Castrense ad alti livelli… spero davvero di ripagarli!
E IO GLIELO AUGURO MISTER! GRAZIE ED IN BOCCA AL LUPO PER LA PROSSIMA STAGIONE…
Crepi! Grazie a te…