A cura di Matteo Lanzi
Chiede chiarezza Pierpaolo Lauretti: il tecnico del Nomentum ha spiegato ai nostri microfoni la disponibilità sua, ma non solo, a partecipare ad un tavolo comune per decidere insieme il format per un’eventuale ripartenza dei campionati. Condivisione, collaborazione e cooperazione, senza nessuna polemica.
Come avete deciso di organizzarvi in casa Nomentum durante questo stop?
“Purtroppo a livello di allenamenti siamo fermi: il nostro centro è chiuso e non si sa quando ripartiremo. Ci siamo organizzati con dei programmi personalizzati per i ragazzi, da svolgere a casa due volte a settimana: alcuni di loro, in gruppi di tre o quattro persone, si incontrano per svolgerli insieme, in modo tale da non perdere contatto con il gruppo. Mi sto affidando ai calciatori più esperti per seguire bene tutta la squadra, loro hanno una responsabilità maggiore“.
Un campionato che vi ha visto iniziare in un modo più che positivo: 10 punti dopo 5 gare.
“Sono molto soddisfatto per come abbiamo cominciato questa stagione. L’anno scorso ho potuto fare solamente un mese, ma da lì siamo ripartiti: abbiamo confermato quasi tutti, aggiungendo 2/3 elementi di valore. Possiamo puntare ad un campionato di grande livello“.
Una sua riflessione su questo momento così delicato.
“E’ una stagione particolare: questo lungo stop nel mezzo dei campionati è un fattore sicuramente anomalo. Quello di cui abbiamo bisogno è chiarezza: al momento non si sa quando ripartiremo e con quale formula, questo è un male perché vieta alle società di programmare, sia a livello tecnico che sul mercato. La lettera, di cui sono anche firmatario, inviata al Presidente Zarelli da noi allenatori dilettanti non aveva assolutamente un tono polemico, come qualcuno ha pensato, ma bensì di domanda: sarebbe utile sapere il parere del Comitato in merito a questi temi. La nostra richiesta è quella di una maggiore collaborazione: tra di noi c’è gente che vive nel mondo del calcio da tanti anni, sediamoci ad un tavolo insieme alle istituzioni e studiamo un modo per salvare il nostro calcio”.
Quali proposte ha in mente per il futuro del nostro calcio?
“Io credo che, anche alla luce delle parole del Ministro Spadafora di due giorni fa, a Gennaio si tornerà a giocare. Siamo disposti a scendere in campo anche fino a Luglio: del resto si tratterebbe di allungare i campionati di poco più di un mese, non credo sia un grande problema. Sono favorevole anche ai turni infrasettimanali, purché non siano troppi e con orari comodi per chi lavora. Ho sentito qualcuno che proponeva di disputare solo il girone d’andata, ma non ne vedo il motivo: cerchiamo di giocare più partite possibili per salvare la credibilità di quest’annata”.