Atletico Torrenova, lo sfogo del DG Martinelli: “Dopo tante parole è arrivato il momento di prendere delle misure importanti e soprattutto concrete da parte delle Istituzioni”

Atletico Torrenova, lo sfogo del DG Martinelli: “Dopo tante parole è arrivato il momento di prendere delle misure  importanti e soprattutto concrete da parte delle Istituzioni”

È ancora presto per pensare di tornare alla normalità ma le ultime notizie accadute Sabato 5 a Roma, hanno fatto riflettere il Direttore Generale della società Atletico Torrenova Massimiliano Martinelli, il quale ci ha rilasciato una interessante intervista che ha evidenziato molti spunti importanti, per la tutela dei giovani e delle società del settore ma non solo…

“Stiamo vivendo un momento particolare, sicuramente è ancora un percorso lungo quello che abbiamo davanti…per tornare tutti insieme nel nostro amato Centro Sportivo occorre pazienza ma anche che gli importanti sforzi attuati dalle Società vengano tutelati”

Ci spieghi meglio?

“Dopo tante parole è arrivato il momento di prendere delle misure importanti e soprattutto concrete da parte delle Istituzioni, soprattutto nel rispetto di quelle società che nonostante le giuste limitazioni imposte dai vari DPCM, hanno comunque continuato a portare avanti un progetto sportivo e movimentare la macchina dell’intero sistema, sostenendo Federazione, Enti di Promozione, Atleti, Allenatori, Staff…

Società come la nostra, che hanno continuato nell’educazione sportiva, prendendosi la grande responsabilità di porsi come punto di ritrovo per tantissimi ragazzi e per le loro famiglie.”

Cosa intende quando ci parla di “misure importanti e concrete”?

Oggi resto stupito della totale miopia da parte delle Istituzioni, le quali non hanno messo a fuoco delle problematiche che alla fine purtroppo sono emerse nella giornata di Sabato…”

A cosa si riferisce?

“Sabato sera a Roma al Pincio sono accaduti dei gravissimi ed ingiustificabili atti di violenza che devono farci riflettere ed invitarci ad andare anche oltre” Continua “Tantissimi mezzi di informazione, social ed opinione pubblica si sono scagliati, anche giustamente, contro quei ragazzi, indicandoli come unici colpevoli di un gesto senza dubbio deprecabile, soprattutto in momento come questo. Ma personalmente io non penso che i colpevoli siano stati solo quei ragazzi, perché quei ragazzi di un età compresa tra i 14 e i 17 anni, con molta probabilità, erano al 50% tesserati di società Romane non solo di calcio ma anche di qualsiasi sport ( cita, pallavolo, basket, nuoto, etc…)  e se la Federazione avesse tutelato lo sport, prima ancora con misure mirate, forse quei ragazzi non li avremmo trovati cosi ammassati come in quella piazza ma al sicuro e perché no, magari dentro un campo di calcio”.

E’ dunque un momento di comprensione ma anche di riflessione, su cosa dovremmo fare luce?

Ovviamente non possiamo giustificare i fatti accaduti Sabato sera ma penso che dopo i numerosi impegni rispettati da parte delle Società, le quali negli anni hanno rispettato tutti i percorsi formativi educativi imposti dalla Federazione, legati alla psicologia nello sport, la formazione della lealtà sportiva per le famiglie, la creazione di squadre Elite nel rispetto di protocolli su tesseramenti, anagrafiche ed iscrizioni al campionato, oggi che dopo tantissima (forse troppa) teoria è arrivato il momento di passare alla pratica, resto basito che nessuno si vuole prendere le giuste responsabilità, per creare un protocollo ad hoc per le realtà dello sport dilettantistico, soprattutto per permettere ai nostri ragazzi di tornare ai propri interessi di sempre”.

Quali sono le prossime tappe da seguire per il futuro?

Dobbiamo essere onesti, anziché colpevolizzare i nostri ragazzi dovremmo anzitutto proteggerli da eventuali errori, a questi ragazzi oggi abbiamo tolto uno “sfogo” importante ed oggi stanno raccogliendo le scorie di una situazione gestita male, capace di privare ma non di trovare soluzioni. Come detto i protocolli studiati dalla Federazione, sono mirati proprio per favorire i valori sani dello sport, la disciplina sportiva che insegna valori fondamentali come la tolleranza, la cooperazione, il rispetto la cultura nel gestire vittorie e sconfitte. Oggi questi grandi traguardi ottenuti non possono essere buttati in soffitta, e l’idea è quella di tornare subito presto in campo”

Dunque, quali potrebbero essere gli interventi “concreti” che potrebbe attuare la Federazione?

Oggi la mia idea è quella di creare un monitoraggio tamponi esattamente come accade in alcune realtà che ci circondano, non parlo solo di attività sportive del professionismo ma anche di altre realtà, un monitoraggio vero e concreto che deve essere sostenuto da Regione, Federazione ma anche dalle Società, che come la nostra, sono disposte a fare un ulteriore passo avanti, al fine di attuare un protocollo sportivo e sanitario, per sostenere gli atleti e le Società dilettantistiche.”

Abbiamo delle date previste per la riapertura totale?


“E’ nota di oggi che tra 70 giorni si potrà tornare a giocare alle attività agonistiche, si potrà tornare a fare una partita…ma con questi presupposti, stiamo scherzando? Stiamo aspettando ancora troppo tempo, non dobbiamo correre il rischio che la prossima volta dentro quella piazza, ci sia una mamma ed un papà che piangano per la scomparsa del proprio figlio, oggi dovremmo subito creare i presupposti importanti per tornare a salvaguardare la vita, lo sport e la formazione e non aspettare ulteriore tempo.”


Ufficio stampa e comunicazione Atletico Torrenova 1986