A cura di Matteo Lanzi
Migliorare con continuità. Questo l’obiettivo dei ragazzi dell’Under 17 del Certosa, impegnati nel girone C della categoria Elite. Guidati dal tecnico Mattia Aliberti, i neroverdi hanno riscattato un avvio difficile, con solamente 1 punto nelle prime 4 gare, inanellando un poker di successi consecutivi che li ha portati al quinto posto in classifica in compagnia della Nuova Tor Tre Teste, che ha però una partita in meno. Aliberti è comunque consapevole della difficoltà del girone, motivo per cui mantiene calma e lucidità.
Lo scorso turno vi ha visto vincitori sul campo del Città di Anagni. Che partita è stata?
“Siamo stati bravi a sbloccarla subito ed a gestire il risultato rischiando poco o nulla. Forse potevamo essere più cinici sotto porta e chiuderla prima, ma sono comunque soddisfatto“.
Domenica accoglierete in casa vostra la Romulea: un vero e proprio big-match, guardando anche la classifica. Che gara ti aspetti?
“Domenica ospitiamo una delle squadre più forti del girone: hanno giocatori completi, dotati di grande tecnica e di una notevole forza fisica. Ci teniamo comunque a ben figurare e sono sicuro che ci faremo trovare pronti“.
Avete riscattato un avvio complicato vincendo le ultime 4. Qual è stato il segreto per il cambio di marcia?
“Le quattro vittorie di fila ed i 335 minuti di imbattibilità sono merito dei ragazzi che si impegnano duramente nel corso della settimana e seguono alla lettera le direttive dello staff. Voglio ringraziare particolarmente i nostri tre dirigenti Mancini, Proietti e Salvi che ci forniscono un enorme aiuto durante la settimana, oltre che la domenica. Hanno un’immensa passione“.
Che idea ti sei fatto del girone? Dove può arrivare questo Certosa?
“Il girone è il più complicato dei 3: sono state inserite almeno 6 squadre che ogni anno raggiungono le finali e per questo, nonostante il momento positivo, dobbiamo rimanere concentrati sul nostro obiettivo primario, la salvezza“.
Da quanto tempo sei al Certosa? Che rapporto hai con la società?
“Questo è il mio primo anno al Certosa. La società ha iniziato un percorso di crescita importante e sono orgoglioso di farne parte, sono tutti disponibili e non ci fanno mai mancare nulla. Per il mio ambientamento sono state fondamentali due figure di spessore del calcio laziale quali sono Leo Canni e Marco Belli. Anche con il ds Massimo Gagliassi ho un grande rapporto, ci confrontiamo costantemente“.
Piedi per terra, ambizione e voglia di lavorare. Capisaldi del progetto Certosa, dalla prima squadra al settore giovanile.