Nel Girone A di Eccellenza c’è una squadra che forse più di tutte sta sorprendendo.
È la W3 Maccarese che sta continuando a raccogliere i frutti della crescita dal punto di vista societario.
Un consolidamento che ha rafforzato le fondamenta di una progettualità, i cui risultati sembrano esserne lo specchio.
Come tutti gli anni, il sodalizio dei patron Spinella, Persi e Farina sembra volersi porre come obiettivo quello di provare a vincere, a prescindere dal livello della competizione.
La W3, giunta ormai alla sua seconda stagione di Eccellenza, si sta infatti facendo conoscere come una realtà in continua ascesa che sa sempre dimostrare un approccio molto positivo al campionato.
Non si è smentita neppure in quest’ultimo anno, nonostante il doppio salto di categoria, tanto da non dover essere più considerata come una semplice rivelazione.
Del momento e dei piani della formazione laziale ce ne ha parlato il Direttore Sportivo Emanuele Caltabiano, dirigente della club da più stagioni, come anche l’allenatore Stefano Manelli.
Due conferme nell’organigramma societario, che costituiscono un fattore importante, nel segno di una continuità che forse è proprio quella che rappresenta il segreto di questo successo costruito nel tempo.
Direttore, una crescita esponenziale nelle ultime stagioni da parte della squadra, che ha seguito di pari passo quella avuta dalla società negli anni.
“Assolutamente, la società è giovane.
In pochi anni, senza comprare nessun tipo di titolo, siamo riusciti ad arrivare dove siamo arrivati.
Io sono entrato in società quando eravamo in Prima Categoria e insieme abbiamo vinto quel campionato, poi l’anno dopo abbiamo vinto anche quello di Promozione.
La scorsa stagione, la primo in Eccellenza, siamo andati molto bene e anche quest’anno ci stiamo riproponendo a buoni livelli”.
La stagione è iniziata molto bene, poi si è inceppato qualcosa, prima di ritornare alla vittoria.
In un campionato così aperto e avvincente c’è però sempre tutto il margine per tornare subito in carreggiata.
“E’ vero.
Noi ad inizio anno non ci siamo dati un obiettivo, ma ci siamo semplicemente detti di voler rimanere nei piani alti.
Abbiamo un ottimo organico, un ottimo staff, giovane, un ottimo mister e non abbiamo pressioni dall’alto.
Dobbiamo solo pensare a fare bene ed evitare figuracce.
Il nostro è, a detta di tutti, un girone complicato.
Però è la cosa più bella perché ci sarà sempre bagarre sia per le prime posizioni che per le ultime.
Nessuna partita è scontata ed alcuni passi falsi è pure possibile concederseli.
Noi, ad esempio, lo abbiamo dimostrato: 3 sconfitte di seguito e risiamo comunque a -1 dalla vetta.
Quindi, va bene così”.
Affrontare un campionato del genere ti aiuta quindi ad avere più stimoli perché incrementa il livello di competitività.
“Certo, d’altronde Faul Cimini e Pomezia sono squadre da Serie D, con giocatori di categoria superiore.
Noi ovviamente, come costi e come nomi, siamo inferiori, ma sul campo non lo dimostriamo mai.
Questo è davvero un bellissimo girone e, come hai detto tu, è uno stimolo per dare sempre quel qualcosa in più che ci permette di giocarcela anche con le corazzate”.
E infatti una di queste è proprio la Favl Cimini che sarà il vostro prossimo avversario.
Avrete dunque uno scontro diretto che è l’ennesimo big match delle ultime settimane.
Può essere visto già questo come un primo spartiacque della stagione?
“Non credo, poiché comunque questo è un campionato livellato ed è ancora presto per vederla in quest’ottica.
Ovviamente centrare un risultato positivo può dare qualcosa in più.
Anche fare una grande prestazione ti può comunque far acquisire la consapevolezza di essere una grande squadra.
Allo stesso modo, se dovessimo perdere, ce ne faremo una ragione, senza demoralizzarci.
E aggiungo: da parte di tutte le prime con cui abbiamo giocato non ho mai notato una vera e propria supremazia.
A me questo basta per essere fiducioso”.
Volendoci ricollegare alla prima domanda, ma con uno sguardo rivolto più al futuro, le chiedo: visto che anche quest’anno, come quando vi trovavate in categorie inferiori, state puntando a rimanere in alto, quali sono allora i programmi della società per le prossime stagioni?
“Il club è ambizioso.
Non ti dico dove vogliamo arrivare, ma ti dico che stiamo cercando di programmare e strutturare la società in maniera ancora più positiva ed ampia.
Abbiamo rilevato l’impianto di Maccarese e stiamo partendo dai giovani.
Vogliamo fare un qualcosa a 360 gradi, strutturarci bene sul territorio, cercare di coltivare le nuove leve cercando di portarcele in prima squadra.
Intanto iniziamo a lavorare bene sul settore giovanile.
Poi ovviamente, per quanto riguarda il futuro prossimo, cerchiamo di volgere lo sguardo anche alla Serie D”.
Magari è ancora presto pronunciare questa parola ma, dato che state crescendo e state facendo bene, è possibile pensare in grande anche entro breve?
“Certo, ma abbiamo ancora tutto un territorio da scoprire e dal quale tirare fuori del potenziale.
Questo per noi è un anno zero e comunque stiamo andando bene.
Oltre ai risultati sportivi abbiamo raggiunto ottimi numeri e stiamo curando anche altri aspetti come l’agonistica che è una cosa che ci rende molto orgogliosi”.
Francesco Mafera