A cura di ANDREA DIRIX
Vigna: “Ho rassegnato le dimissioni per il bene dei ragazzi”
Nelle ore successive alla sconfitta di Canino, la terza di fila dall’inizio del torneo, Pierluigi Vigna ha deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani della società.
Un gesto da galantuomo qual è da parte dell’ormai ex tecnico dei tirrenici, un gesto che definire raro in un ambiente come il nostro calcio è esercizio di puro eufemismo.
Vigna lascia, consapevole comunque di aver svolto un eccellente lavoro, come testimoniano il secondo posto e lo sfortunato play off con il Latte Dolce alla guida della prima squadra ed il contemporaneo ritorno nell’elite con la formazione Juniores.
Un doppio incarico ricoperto con grande senso di responsabilità e capacità.
Quest’anno, però, gli equilibri interni sono cambiati a Fregene.
La proprietà ha scelto, legittimamente, di puntare su un progetto tecnico meno ridondante, costruendo un organico non in linea con quello della passata stagione.
“Siamo stati anche molto sfortunati in questo inizio di campionato – esordisce l’ormai ex allenatore biancorosso – Abbiamo subito qualche infortunio e squalifica di troppo in avvio e questo ha comportato dei problemi.
Se a questo poi aggiungiamo una serie di episodi sfortunati nelle prime tre partite, il quadro è completo.
Ai ragazzi non posso comunque che dire grazie, perché praticamente tutti mi hanno chiamato nella giornata odierna per dirmi di non mollare, ma ormai la mia decisione era irrevocabile e la società l’ha accettata senza problemi”.
Il Fregene manifesta qualche cono d’ombra a livello di cariche societarie.
L’unico dato certo è che la gestione della sezione Calcio della Polisportiva è affidata a Davide Ciaccia, mentre si viaggia sui binari dell’incertezza per quanto attiene le altre cariche.
Massimo Corinaldesi ha rassegnato le proprie dimissioni da direttore generale del Fregene ad inizio luglio, ma resta uomo di fiducia della proprietà, di cui è molto più che un consigliere.
Franco Rofena, che era nei fatti il direttore sportivo, non è mai stato pienamente investito di tale titolo.
Una situazione nebulosa e che potrebbe essere stata tra le cause dell’incredibile squalifica di Vigna per una vicenda risalente alla passata stagione, quando il club di via Fertilia non provvide nei tempi stabiliti a certificare in Federazione il suo incarico all’indomani dell’esonero di Manolo Liberati.
L’allenatore spegne però sul nascere qualsiasi polemica in merito: “Non posso che esser grato alla società per avermi dato l’opportunità di sedere su una panchina prestigiosa e poter così mettermi alla prova per la prima volta in carriera in un campionato di assoluto livello come l’Eccellenza.
Senza falsa modestia, ritengo di aver ripagato la fiducia accordatami e penso di aver svolto con il massimo impegno il mio lavoro.
Ho deciso di fare un passo indietro per il bene della squadra, credendo fosse opportuno che ai ragazzi arrivasse una scossa, perché resto tutt’ora convinto che questo gruppo possa risalire presto la china”.
Un aspetto positivo, comunque, c’è.
“Questo momentaneo break calcistico mi consentirà di godermi di più la mia famiglia, il mio bene più prezioso.
Negli ultimi mesi l’ho un po’trascurata ed ora potrò recuperare il tempo perduto, in attesa di future chiamate”.