Subito dopo il match perso in rimonta ad Aprilia contro il Centro Sportivo Primavera, le strade di Sasà Cangiano e del Campus Eur si sono separate, interrompendo così chiudendo così un rapporto professionale che durava da due anni e mezzo.
Una scelta sofferta ma ponderata, quella dell’ex tecnico di Palestrina e Colleferro.
“Non è stato facile prendere questa decisione, ma sentivo di dover farlo per il grande rispetto che nutro nei confronti del Presidente Daniele Aprile e del direttore Claudio Caterini, con cui in queste tre stagioni ho stretto un legame bellissimo e che si era rinforzato ancora di più dopo la sofferta salvezza dello scorso anno – spiega Cangiano – All’inizio di questo campionato eravamo tutti estremamente carichi e vogliosi di vedere all’opera la squadra fortissima che eravamo riusciti a costruire, ma purtroppo non siamo mai stati in grado di avere tutti i ragazzi a disposizione.
D’altronde, non è facile rinunciare in varie occasioni a gente come Foschini, La Rosa, Cano, Otero e Rondoni.
Questo resta il mio maggior rimpianto”.
A Scarfini, che prenderà il suo posto sulla panchina del Mario Tobia, non ha consigli né suggerimenti da fornire.
“Daniele è un amico, gli faccio un grande in bocca al lupo.
Ero e resto convinto che il Campus Eur, quando recupererà tutti i calciatori, sia la squadra in assoluto più forte del Girone A di Eccellenza.
Ne approfitto anche per salutare i ragazzi, con cui abbiamo costruito un rapporto bellissimo e che durerà nel tempo”.
La regola in fase di applicazione, che a partire dall’attuale stagione sportiva consente ai tecnici esonerati entro il 30 novembre di firmare un secondo tesseramento, offre però un appiglio al tecnico di origine campana che potrà trovare una nuova sistemazione nel Girone B di Eccellenza oppure in un’altra categoria.
“E’ vero, questo mi permette di sperare in un’altra chiamata – conferma Cangiano – Restare fermo per molti mesi sarebbe dura, sono pronto per una nuova, eventuale, avventura”.