Certosa, il carattere di Ciuferri: “Dopo la salita arriva sempre la discesa, vogliamo tornare a vincere”

Certosa, il carattere di Ciuferri: “Dopo la salita arriva sempre la discesa, vogliamo tornare a vincere”

Dalla scorsa stagione Massimo Ciuferri è una delle colonne portanti del pacchetto difensivo del Certosa.

Classe 2002, il centrale cresciuto nella florida cantera della Vigor Perconti, club con cui ha vinto molto a livello di settore giovanile vestendo spesso la fascia di capitano, si sta confermando su grandi livelli anche in questo campionato, stupendo per la personalità ed il considerevole livello qualitativo con cui interpreta un ruolo tra i più delicati.

In coppia con una consolidata certezza come Jacopo Passiatore ed a protezione di un’altra prima firma del nostro calcio come il portiere Gabriele Marini, Ciuferri è parte integrante di un meccanismo difensivo che sin qui ha concesso appena otto reti alle formazioni avversarie.

Peraltro, il calcio costituisce parte del tessuto connettivo della famiglia Ciuferri, dal momento che suo fratello Flavio ormai da qualche anno sta facendo vedere grandi cose nel settore giovanile della Roma.

Partendo da questi presupposti, con lui si può cominciare a delineare la strada che conduce i neroverdi di mister Marco Russo verso il prossimo match con il Città di Anagni.

 

Massimo, per te è la seconda stagione tra i dilettanti dopo la lunga trafila in maglia Vigor Perconti.

Quali sono le differenze sostanziali che hai riscontrato tra un campionato di settore giovanile ed uno di Eccellenza?

“Io credo che siano legate principalmente al fatto che giochi con gente più grande di te e che spesso grazie al calcio ci vive e ci mangia.

I giocatori hanno un livello di esperienza diverso ed in campo dimostrano stimoli diversi”.

La passata stagione è stata la prima nel massimo campionato regionale sia per te che per il Certosa.

Quale obiettivo ti sei posto a livello personale?

“Io spero di giocare più partite possibile e cercare di giocare meglio di quanto abbia fatto lo scorso anno.

Per quanto riguarda l’obiettivo di squadra è naturalmente migliorare il piazzamento dello scorso campionato”.

Il pareggio di domenica scorsa con il Vicovaro ha spezzato una serie negativa di tre sconfitte consecutive in campionato.

Quanto vi manca per tornare sui livelli d’inizio campionato?

“Secondo me, non ci manca assolutamente nulla.

La squadra sta bene ed è in grado di far bene contro chiunque in questo girone.

Possono capitare dei periodi in cui ti gira tutto storto, ma noi dobbiamo continuare a lavorare duro e presto i risultati torneranno ad essere positivi.

Del resto, lo sappiamo: dopo la salita arriva sempre la discesa…”.

Con Passiatore sembra che giochiate insieme da una vita.

Quanto conta per te avere accanto un difensore del suo calibro?

“Già nella passata stagione, quando lo affrontai da avversario, rimasi stupito delle sue qualità.

Secondo me lui è il difensore più forte che ci sia in questa categoria.

Per me è un onore avere la possibilità di giocare accanto ed imparare da un top come lui, ma anche come Simone Dovidio e Gabriele Marini.

Con loro posso solo crescere…”.

Domenica prossima farete tappa a Ferentino per affrontare una squadra che dopo il cambio di allenatore è tornata al successo.

Che tipo di insidie cela il match con il Città di Anagni e qual è lo stato d’animo che si respira all’interno dello spogliatoio?

“Questo girone ci sta insegnando che è davvero impossibile programmare o fare calcoli: qui puoi perdere contro chiunque, perché il torneo è impegnativo.

Noi però dobbiamo andare lì consapevoli delle nostre qualità e provare a vincere.

Vogliamo tornare ai tre punti”.

Non posso esimermi dal chiederti una battuta su tuo fratello Flavio.

Vi confrontate sui rispettivi percorsi calcistici o a casa preferite parlare d’altro?

“Purtroppo ci vediamo talmente poco che diventa praticamente impossibile non farlo.

Gli dico sempre di dare il massimo e di sfruttare la grande occasione che si è conquistato, senza dimenticare quei ragazzi come me che, per tante ragioni, questa chance non sono riusciti ad ottenerla”.