Simone Tovalieri e la Virtus Ardea: “Questa è casa mia, inserirsi è stato facile”

Simone Tovalieri e la Virtus Ardea: “Questa è casa mia, inserirsi è stato facile”

Sono tanti gli elementi che stanno brillando nell’entusiasmante inizio di campionato della Virtus Ardea, protagonista assoluta nel girone lidense (C) di Promozione.

La società ardeatina del presidente Roberto Stazi ha deciso di affidarsi quest’anno alla sapiente guida di un tecnico esperto come Michele Bilotta, alzando il tiro con la costruzione di una rosa sempre più competitiva.

I risultati si sono visti sin da subito e la squadra è partita forte, con tre vittorie e il pareggio di domenica scorsa contro un altro avversario di livello come il Pescatori Ostia.

Con 11 gol fatti, i rossoblù sono il secondo miglior attacco del girone e stanno vivendo un grande inizio, dal punto di vista offensivo, con i gol di Simone Tovalieri (figlio d’arte di Sandro, soprannominato il Cobra, con più di 100 gol nel mondo dei professionisti) e Alessandro Vona (i due attaccanti insieme nella foto di copertina).

Ripercorriamo, dunque, l’inizio di stagione di questo grande attaccante del calcio dilettantistico laziale, che in passato ha vestito anche le maglie di Pomezia, Campus Eur e Falaschelavinio.

Come sta andando in Promozione? Come ti stai trovando alla Virtus Ardea?

“Qui sono veramente a casa e conosco tutti quanti. 

L’inserimento con i miei compagni è stato facile. Questa è una piazza in cui voglio fare bene e che sta crescendo, di giorno in giorno. 

Domenica abbiamo pareggiato con il Pescatori, ma, tutto sommato, è stato un grande inizio di stagione, sia a livello individuale che collettivo.”

Quali sono i tuoi obiettivi personali e quelli della tua squadra? 

“Siamo una squadra giovane, con tanti ragazzi che devono crescere. 

Io sono tra i più esperti e cerco di stimolare i ragazzi più giovani a migliorare. 

Noi cerchiamo di lavorare al meglio, poi ci dirà il campo  dove possiamo arrivare. 

Il mio obiettivo personale è quello di raggiungere i traguardi insieme ai miei compagni. 

Poi, chiaramente, se arrivano anche i gol, oltre alle vittorie, è ancora meglio.”

Leggendo i dati e guardando le vostre partite, si vede che segnate tantissimo. Come ti stai trovando in questo calcio così offensivo alla Virtus Ardea? 

“Si, devo dire che abbiamo iniziato molto bene. Con il mio compagno di reparto e amico, Vona, stiamo funzionando benissimo. 

Anche lui è molto forte e abbiamo trovato l’intesa perfetta. 

Speriamo di continuare così. L’importante è divertirsi in campo”

Nella tua importante carriera, hai calcato campi importanti. Quali esperienze ti porti nel cuore e quali sono gli obiettivi futuri?

“Devo dire che trovare un momento particolarmente bello, non è semplice. 

Ho vissuto tanti momenti meravigliosi e altri meno belli, come è normale che sia. 

Il periodo nelle giovanili alla Roma mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore. Ricordo perfettamente una finale di Coppa persa a Marassi contro il Genoa. 

A livello dilettantistico, invece, mi sono trovato sempre molto bene. Ricordo con piacere l’esperienza con la W3, un club importante che adesso sta facendo molto bene in Eccellenza. 

Per il futuro, credo di avere ancora tanta voglia di giocare e ancora degli anni da poter fare. Poi mi piacerebbe comunque rimanere nel mondo del calcio e magari fare l’allenatore.”

Infine, non posso esimermi dal farti una domanda sul legame con tuo padre. Essere figlio di un calciatore così importante è stato più un pregio o un difetto per la tua carriera? 

“Sicuramente, sin da piccolo, l’ho sentita come una grande responsabilità. 

Poi, però, ho sempre cercato di pensare a me e di fare le cose a modo mio. Mio padre è stato un grandissimo calciatore. Entrambi attaccanti, ma con caratteristiche diverse. 

Lui era una punta d’area di rigore, mentre io sono sempre stato più esterno o seconda punta. 

Solo ultimamente, sto giocando come attaccante centrale. 

Nel mio piccolo, ho sempre cercato di rubare l’occhio dai suoi movimenti e ho visto tantissime cassette di quando giocava. 

Mi confronto spesso con lui e riesce a darmi diversi consigli su come migliorare in alcune cose. “