Mancano ormai poco più di ventiquattr’ore all’atto finale della Coppa Italia di Eccellenza 2022/23.
Quella che si giocherà domani pomeriggio al Comunale di Artena (fischio d’inizio alle ore 14:30) sarà una sfida del tutto inedita, dal momento che nessuna delle due squadre aveva mai raggiunto in precedenza la finalissima e che l’impianto di viale Guglielmo Marconi non era mai stato teatro di un simile appuntamento.
Torneranno ad affrontarsi a distanza di sei anni due rappresentanti del Girone B.
L’ultima volta era accaduto l’otto febbraio del 2017, quando allo stadio Francioni di Latina l’UniPomezia di Francesco Punzi superò per 3-1 l’Itri di Davide Palladino.
Fu peraltro il primo di due successi consecutivi nella manifestazione da parte del club di Valter Valle, che dodici mesi più tardi firmò uno storico bis con Claudio Solimina in panchina, superando al Fuso di Ciampino l’Astrea di Quintiliano Mastrodonato.
Nel corso degli anni la coppa ha saputo regalare momenti indimenticabili agli appassionati del calcio laziale.
Il più fresco nella memoria di tutti rimanda alla splendida sfida giocata lo scorso anno al Tre Fontane tra la Tivoli dominatrice del Girone B ed il Civitavecchia di Massimo Castagnari che alla fine riuscì a spuntarla grazie ad un calcio di rigore realizzato da Cristiano Proietti.
Realisticamente parlando, in pochi avrebbero potuto preconizzare che potessero essere universitari e biancazzurri a giocarsi la coccarda, ma le due squadre sono riuscite a guadagnarsi questa possibilità con pieno merito.
La Luiss, allenata per il secondo anno consecutivo da mister Guglielmo Stendardo (oltre trecento presenze tra i professionisti ed una laurea in Giurisprudenza, ndr), sta vivendo una crescita progressiva ed evidente.
Già nella passata stagione duellò fino all’ultima giornata con l’Anzio per conquistare il secondo posto alle spalle degli amarantoblù tiburtini, chiudendo infine con uno splendido terzo posto.
Il club ha una storia assai giovane, ma non per questo poco degna di nota.
Fondata vent’anni fa, la Luiss si è fatta le ossa per quattro anni nei campionati universitari, per poi iscriversi nei ranghi della Figc nel 2007 in Terza categoria.
A partire da quel momento sono arrivati ripetuti passaggi nelle categorie superiori fino alla conquista della Coppa Lazio di Prima Categoria, posta in bacheca nella tarda primavera del 2017, ed al conseguente arrivo in Promozione.
Il resto è storia recente, con il ripescaggio nel massimo campionato regionale alla vigilia della tormentatissima stagione 2020/21 (quella del secondo stop consecutivo causato dalla pandemia e della successiva ripartenza con tanto di nuova formula del torneo) ed il brillante piazzamento della passata stagione.
La filosofia societaria è ben nota: gli atleti sono inseriti in un percorso di dual career grazie al quale i ragazzi possono contemperare studio e sport.
La punta di diamante è Andrea De Vincenzi, da anni ormai elemento più rappresentativo, leader e più prolifico realizzatore della storia del club, ma gli universitari possiedono qualità in tutti i reparti ed un sistema di gioco ormai consolidato.
Nel corso della manifestazione hanno eliminato via via Atletico Torrenova, Certosa, Villalba Ocres Moca e Polisportiva Favl Cimini, perdendo solo in occasione della sfida d’andata dei Quarti di Finale contro gli uomini di Diego Leone e riuscendo a ribaltare l’esito della doppia sfida due settimane più tardi grazie ad una rete in extremis di Rubolino.
Altrettanto brillante è stato il cammino dei formiani, approdati in finale grazie ai vittoriosi confronti con Terracina, Itri, Sora e Nettuno.
Il momento più emozionante è stato senza dubbio la sfida con la capolista del Girone B, sconfitta ai tiri di rigore al Washington Parisio dopo che Durazzo e compagni erano riusciti a rimontare lo 0-2 patito all’andata sul campo dei bianconeri.
Nelle ultime settimane il club di patron Alessandro Anelli ha deciso di cambiare la guida tecnica, accomiatandosi da Gennaro Pernice e richiamando quel Roberto Gioia che aveva legato il proprio nome all’ascesa in Eccellenza di cinque anni fa.
Il club ha abbinato il proprio nome alla cittadina del Golfo da alcune stagioni dopo aver vissuto i suoi primi anni ad Ausonia, centrando al termine della stagione 2019/20 (interrotta a marzo a causa del covid) la promozione in Serie D con Salvatore Amato in panchina.
Tornato nel massimo campionato regionale dopo un biennio nella più prestigiosa categoria dilettantistica, ora spera in un pronto rilancio e la conquista della finale rappresenta un ottimo punto di partenza.
Peraltro il Formia 1905 (storica matricola, diversa da quella attuale) ha già vissuto due volte la soddisfazione di partecipare all’atto conclusivo della manifestazione.
La prima volta nel 2007, quando la squadra presieduta da Aldo Zangrillo ed allenata da Piero Tersigni superò allo stadio Flaminio il Civitacastellana allenato da Carlo Fantera grazie ad una rete del “Principe” Dante Volante.
Meno fortunata fu la seconda volta dei biancazzurri, che dodici mesi più tardi riuscirono ad accedere nuovamente alla finale, ma in questo caso persero al Del Bianco di Anagni contro il Palestrina di Marco Ippoliti, trascinato al successo da una rete dello straordinario Stefano “Neno” Tajarol.
Quella fu peraltro l’ultima edizione a cui parteciparono sia le formazioni di Eccellenza che quelle di Promozione, categoria in cui militavano gli arancioverdi prenestini.
Le due rivali arrivano all’appuntamento in ottime condizioni.
Dall’inizio del nuovo anno la Luiss ha vinto tre partite su quattro, perdendo solo la sfida casalinga con il Terracina e portandosi a cinque lunghezze dal secondo posto grazie ai due recenti successi consecutivi contro Ferentino ed Atletico Torrenova.
E’ invece imbattuta dall’arrivo del nuovo allenatore l’Insieme Formia, che dopo un pari casalingo con la Pro Calcio Tor Sapienza ha domato le cugine Itri e Monte San Biagio, guadagnando una posizione di relativa serenità in classifica.
La finalissima di domani sarà diretta da Francesco Ercole, arbitro appartenente alla sezione AIA di Latina, coadiuvato nell’occasione da Devis Carpinelli di Aprilia e da Federica Ciufoli di Albano Laziale.
La squadra che riuscirà ad alzare la coppa al cielo potrà accedere alla fase nazionale, partendo dalla sfida con il Budoni di mister Raffaele Cerbone, che dieci giorni fa ha conquistato il trofeo isolano nella finalissima con il Carbonia.