Il fiorente settore giovanile dell’Urbetevere cresce a vista d’occhio, con i titoli vinti e i tanti ragazzi lanciati nel mondo del professionismo, ma quest’anno la novità più grande sarà l’introduzione della prima squadra.
La fusione con lo Sporting Tanas è completata e i gialloblù erediteranno la prima squadra, che tanto bene ha fatto lo scorso anno in Prima Categoria, con gli uomini di Fabio Ranieri, che hanno stravinto il campionato.
Competenze massime per questo nuovo progetto, con il mister che si è meritato la conferma (come abbiamo annunciato nei giorni scorsi) e un dirigente d’elite del nostro calcio regionale, tra i più vincenti specialmente in Promozione, come Massimo Corinaldesi nel ruolo di direttore sportivo della prima squadra.
Con quest’ultimo, abbiamo tracciato le prime linee guida di questo nuovo progetto in vista della stagione 23/24, con la società del presidente Claudio Cicchetti e del patron Mauro Lumaca, che si appresta a recitare un ruolo da protagonista.
Buongiorno direttore, iniziamo parlando della prima squadra che state allestendo. Come si è soliti fare in casa Urbetevere, il comparto dirigenziale sarà di altissimo livello, non è vero?
“Il progetto di fare una prima squadra, che disputava le proprie partite interne al campo Urbetevere, come sapete, nasce con l’Aurelianticaurelio, insieme al Presidente, Mauro Lumaca,
Per vari motivi, quel rapporto non è poi continuato e abbiamo preso il titolo dello Sporting Tanas, sperando di essere ripescati in Promozione.
Siamo rimasti però in Prima Categoria e l’abbiamo vinta con merito e con un bel gioco.
La prima squadra adesso sarà dell’Urbetevere, che ci ha, sin da subito, fatto sentire parte della famiglia.
A partire dal presidente Claudio Cicchetti, fino a Valerio Cicchetti ed Edoardo Pane, che gestiscono l’area tecnica del settore giovanile.
Con quest’ultimi, siamo sempre in contatto e stiamo lavorando in piena sinergia.
Possiamo beneficiare di una struttura di livello, con tanti professionisti che ci vengono messi a disposizione per lavorare al meglio.
Sembrava fosse un tabù la prima squadra da queste parti, ma ho trovato ben’altra situazione. La prima squadra è necessaria e l’intero comparto dirigenziale ne è pienamente consapevole.”
Su quali caratteristiche imposterete la prima squadra, alla luce del florido settore giovanile di cui beneficia l’Urbetevere?
“Come per tutte le cose, ci vorrà del tempo per impostare correttamente i meccanismi tra il settore giovanile e la prima squadra.
Cuciremo i rapporti al meglio, come l’Urbetevere è sempre stata solita fare con un’organizzazione impeccabile.
Anche con la recente riforma dello sport, la prima squadra è sempre più necessaria per ogni settore giovanile.
Armonizzeremo il tutto e partiremo comunque da una squadra particolarmente giovane con un’età media bassa (22,5).”
Già che ci siamo, possiamo avere qualche nome e qualche anticipazione in vista della prossima annata?
“Inizierei col dirti che mister Ranieri ha meritato di cimentarsi in una categoria come quella di Promozione, dopo lo scorso anno.
Quella con lo Sporting Tanas, è stata una vittoria meritata, anche per la bellezza del gioco. In tanti anni da dirigente, arrivo a dire che non avevo mai avuto una squadra che giocasse così bene.
Alla luce di questo, non potevamo non confermare il mister e l’ossatura di squadra, composta per la maggior parte da 2000, 2001, 2002 e 2003.
Sono tutti ragazzi che dovranno necessariamente ambientarsi con questa categoria più difficile, ma che hanno enormi margini di miglioramento.
Ovviamente, a questi talenti, abbiamo affiancato qualche giocatore più esperto in categorie superiori, dando, come faccio sempre d’altronde, una particolare importanza al lato umano.
Valerio Gentili, Daniele Di Giovanni, Simone e Matteo Trincia e Federico Capanna sono tutti nomi di sicura affidabilità e che ho già avuto in passato. Sono prima di tutto uomini e poi calciatori.
Integreremo, inoltre, altri sette o otto ragazzi provenienti dalla Juniores.
Sarà una squadra magari estremamente giovane, ma sicuramente con tanta intensità e potenziale di crescere.”
Di campionati di Promozione ne hai vinti tanti, come si collocherà la tua squadra il prossimo anno e a quali obiettivi pensi che possa aspirare?
“Siamo ancora in una fase embrionale della stagione, ma sono solito pensare, prima di tutto, alla mia rosa.
Ho sin da subito chiaro l’obiettivo prefissato e penso esclusivamente a raggiungerlo.
Il mio DNA è sempre quello di puntare a vincere, ma sono consapevole che l’Urbetevere debba cimentarsi con la prima squadra e che l’obiettivo sarà innanzitutto quello di fare bene.
Le squadre giovani sono sempre molto imprevedibili e dobbiamo pensare, per questo primo anno, a consolidare e costruire, con il beneficio di avere già una struttura così importante alle spalle.”
A cura di Francesco Mancini