A cura di Matteo Lanzi
Il buon inizio di campionato da parte dell’Urbetevere ha tra i suoi segreti quello di avere alle spalle una dirigenza solida, preparata ed esperta. All’interno di essa figura Secondo Iceti, da quest’anno direttore tecnico della prima squadra ma con un lungo passato nel club gialloblu. E’ proprio lui a tracciare un bilancio di questa prima parte di stagione che ha visto protagonista la società di Via della Pisana.
Direttore, l’Urbetevere è lì, a giocarsela con le prime della classe.
“Questa è una piacevole sorpresa: siamo partiti a fari spenti, senza troppi proclami, ma il campo ed il lavoro ci stanno premiando. Merito del tecnico Fabio Ranieri, che in connubio col suo staff sta avendo una gestione tecnica ed atletica impeccabile dei ragazzi“.
Una squadra giovane, ma che sta già dimostrando il suo valore.
“Qui il merito devo darlo al direttore sportivo Massimo Corinaldesi, un top assoluto a livello regionale. Ha costruito una squadra equilibrata, con molti ragazzi già pronti ed affidabili. Ha svolto un lavoro egregio“.
Si può dire che da quest’anno, soprattutto con l’arrivo del Presidente Lumaca, le cose stiano funzionando nel miglior modo possibile?
“Con Mauro Lumaca mi lega un rapporto personale molto profondo, essendo lui il “compare” di mio figlio. Gli sforzi e gli investimenti per questo club sono sotto gli occhi di tutti, non ci fa mancare nulla ed anche la struttura è soggetta a continui investimenti e lavori di restyling. Grazie a lui sono tornato qui, che è un po’ la mia seconda casa“.
Già, perché tu l’Urbetevere ce l’hai nel sangue…
“Ho allenato qui 10 anni ai tempi del Presidente Alberto Rapone, togliendomi delle belle soddisfazioni. Poi sono passato al lavoro “di scrivania”, girovagando in diverse piazze tra giovanili e dilettanti, ma quando c’è stata la possibilità di tornare all’Urbetevere non ho potuto rifiutare“.
Tra le soddisfazioni c’è sicuramente la vittoria del Torneo Beppe Viola.
“Sono tra i pochi ad averlo vinto due volte, sia con l’Urbetevere che con lo Sporting Tanas. E’ veramente la Champions League del Calcio Giovanile, non esistono tornei così in tutto il Lazio. Una competizione sempre affascinante“.
L’Urbetevere è da anni uno dei primissimi club a livello regionale anche nel settore giovanile. Che rapporto c’è tra l’agonistica e la prima squadra?
“I ragazzi delle giovanili sono il nostro futuro, una risorsa enorme. Lavoriamo per arrivare a portare il 30/40 % di loro in prima squadra, così da dare valore al forte senso di appartenenza che si respira qui”.
Si può dire che l’Urbetevere punta a vincere il campionato?
“Siamo lì e puntiamo a rimanerci più a lungo possibile. Più avanti si farà un bilancio più definito, al momento ci godiamo quello che stiamo facendo e lavoriamo affinché le cose continuino così“.
Iceti conosce l’Urbetevere e l’Urbetevere conosce Iceti: serve anche questo tipo di esperienza all’interno di un club importante ma che punta a strutturarsi in maniera sempre più futuristica e vincente.