PROMOZIONE: LUCA MUCILI (FOCENE): IL “RE MIDA” NERAZZURRO VUOLE UN’ALTRA STAGIONE DA 20 GOAL

PROMOZIONE: LUCA MUCILI (FOCENE): IL “RE MIDA” NERAZZURRO VUOLE UN’ALTRA STAGIONE DA 20 GOAL

A cura di Giovanni Crocè

Grande tecnica e velocità d’esecuzione per la punta classe 1991 Luca Mucili, da questa stagione passato dall’Ostiantica al Focene Calcio in Promozione (Girone A), allenato da Luca Ripa. Un solo centro in campionato, cifra inusuale per lui, che giusto qualche mese fa ha salvato l’Ostiantica diventandone il miglior realizzatore con 22 gol ed il soprannome, datogli dall’ex compagno di squadra Conversano, di Re Mida del gol.

Luca Mucili è il quarto da sinistra nella foto, qua esultante assieme agli ex compagni dell'Ostiantica Calcio, l'anno passato, all'interno degli spogliatoi dopo una partita vinta.
Luca Mucili è il quarto da sinistra nella foto, qua esultante assieme agli ex compagni dell’Ostiantica Calcio, l’anno passato, all’interno degli spogliatoi dopo una partita vinta.

 

Luca, anche se quest’anno sei fermo ad un solo gol, tuttavia il vostro Focene va molto bene in classifica, 12 punti in sei turni e quarto posto, a meno 1 dai playoff oggi rappresentati dall’Almas Roma…

E’ vero, è non è una frase fatta il dire prima di ogni cosa, che se la squadra sta in alto, io non posso e non devo crucciarmi eccessivamente per il fatto che potrei e vorrei aver già fatto più reti in campionato anche perchè la situazione, una volta che avrò preso dimestichezza con il nuovo tipo di calcio voluto da Ripa nella nuova squadra, non potrà che migliorare.

 

L’anno passato, allenato da mister Cotroneo, la tua migliore stagione agonistica in Prima squadra, 22 gol, anche qualche rigore di troppo fallito, altrimenti il conto personale poteva salire addirittura…

E’ vero, ma c’è un distinguo fondamentale da fare. Eravamo una squadra di giovani, anche se di talento, e mister Cotroneo, un grandissimo allenatore che aveva incentrato tutto il gioco sulle mie qualità e la mia persona. Quindi, potete ben capire che non essendo così a Focene, dato che – ne cito uno per tutti – Christian Parisi – qua ci sono compagni e ambizioni superiori, non tutti i palloni in area possono essere giocati da me. Meno occasioni, meno gol, almeno questo per ora sta avvenendo, ma giocando sempre posso recuperare la media gol. Se posso fare altri 20 gol? Devo, sono stato acquistato per farli!

Andando a vedere le statistiche avete fatto benissimo in difesa, dove anche avete un califfo della porta, Davide Barrago….

Certo, se siamo quarti per ora il merito è anche di una granitica fase difensiva, che non ci obbliga a fare valanghe di gol per vincere ma per contro, non ci offre nemmeno decine di palle gol a partita, è il rovescio di una medaglia che sta pagando, perciò inutile lamentarsi. Davide (Barrago n.d.r) è un portiere della mia stessa età in prestito dall’Ostiamare, una squadra di serie D, e ha personalmente vinto da titolare due stagioni fa il campionato di Eccellenza. Per me è un professionista mancato arrivato per miracolo a difendere i pali di una porta di Promozione, quindi spero che per lui sia solo una situazione temporanea, ha già fatto diverse parate favolose, è un grande!

Domenica prossima ricevete a Focene, in casa, la Pescatori Ostia, dove tu ti sei formato calcisticamente fin da piccolo e dove gioca il tuo più grande amico…

Certo, tutto vero, anche perchè io abito ad Ostia da sempre e ho iniziato a giocare nella società gialloverde del borghetto dei pescatori alla quale peraltro ho già fatto non uno, ma due gol tutti insieme l’anno scorso quando giocavo con l’Ostiantica, quindi spero di ripetermi. Credo che domenica mattina avrò più di un brivido in effetti, anche perchè in attacco, dall’altra parte ci sarà Davide Calicchia, una persona splendida che conosco dalle scuole elementari e col quale abbiamo giocato assieme sia dalla scuola calcio alla Pescatori che al Palocco, in una annata per me magica nei giovanissimi, quando feci 35 reti in campionato. E’ un pezzo di cuore Calicchia, per me, così come tutta la società lidense. Se segno esulto di nuovo? Certamente!

Tu sei stato all’Ostiamare, all’Ostiantica, ora al Focene, ma mai in prima squadra proprio alla Pescatori Ostia, dove pure hai iniziato, come mai?

Casi della vità, coincidenze che per ora non me lo hanno permesso ma ho solo 22 anni in fin dei conti, anche se gioco in prima squadra ormai da diverso tempo, ma col Ds Claudio Tortolano sono in splendidi rapporti, mi ha visto crescere e spesso mi ha cercato, solo quest’anno effettivamente, per puro caso, nè lui nè io ci siamo fatti vivi. Io ho scelto di non restare ad Ostiantica, sono stato contattato da direttore Iceti per l’attacco del Focene e visto il mercato in essere e le fantastiche referenze che mi sono state fatte sul conto di mister Ripa, ho accettato subito, preferendo il Focene anche a squadre di Eccellenza, spero di giocarla con questi ragazzi l’anno prossimo, magari. Ma posso promettere che prima di smettere di giocare a calcio, un po’ come ha fatto Fabrizio Miccoli, da salentino ora al Lecce, io giocherò nella prima squadra della Pescatori, se mi vorranno ancora!

Hai idoli o soprannomi particolari?

Io anche se romano, ho ricevuto la “brutta malattia” – come dicono i miei amici romanisti, di essere juventino al cento per cento, perchè mio papà tifa per i bianconeri torinesi. Pertanto, anche se ho caratteristiche differentissime, il mio mito è Filippo Inzaghi, una leggenda senza età per chi veste una maglia numero 9. Per contro, tanto il mister Cotroneo quanto il mio ex compagno Conversano, scherzando, mi hanno chiamato o Cavani o “Re Mida”, perchè effettivamente, l’annata passata era talmente buona, che ogni volta che tiravo in porta andava in gol, e più andava in rete più segnavo, perchè la convinzione e l’appetito, venivano mangiando…

A 22 anni, l’annoso problema di chi fa il calciatore dilettante, di scegliere bene tra calcio e lavoro, tu come ti trovi e che consiglio puoi dare a chi ancora fa il settore giovanile?

Anche io come tanti, dopo aver finito la scuola per geometri in tempo e senza troppi affanni, non ho proseguito gli studi e mi sono messo a lavorare all’aeroporto di Fiumicino. Ovvio che la crisi è generalizzata e c’è per tutti, quindi anche per me, pertanto, sempre con la voglia di migliorarsi nella vita, anche se a vita metterei il calcio prima di tutto, dico che una formazione e una cultura quanto più forte possibile, un buon titolo di studio, vanno messi prima di tutto e bisogna almeno terminare gli studi. Io per primo ho scelto Focene anche perchè combaciava perfettamente con i turni lavorativi, e questi fattori adesso per me come per tanti altri hanno un peso determinante, anche perchè un buon lavoro aiuta anche a gustarsi di più ogni partita in cui si allacciano gli scarpini e si va in campo, con la mente più sgombra.

Cosa pretendi in particolare da te per dire di essere migliorato come calciatore?

Più che il gol in generale, se potrò calciare dei rigori, dovrò segnarli sempre, perchè l’anno passato ne ho sbagliati troppi!

Manie o usanze particolari per il prepartita di un bomber come te?

Ho la passione per tanti tipi di musica prima, durante e dopo le partite, tutto il giorno, soprattutto per la musica Reggaeton, e lo sanno tutti in squadra o in famiglia non fa differenza. Con le cuffiette o in macchina grazie al cd o alla radio, il modo migliore per trovare il ritmo partita o recuperare le energie mentali lo trovo ascoltando più o meno sempre le stesse tracce del mio gruppo portoricano preferito, Wisin y Yandel, che chi ama la musica reggaeton conosce senza bisogno di altre presentazioni, anche perchè secondo me “gasa” come pochi al mondo prima di un evento importante!

Grazie a te Luca, ed in bocca al lupo a te e a tutto il Focene Calcio

Grazie mille Giovanni, vi auguro il meglio per una stagione calcistica ricca di successi!