In serie positiva da tre partite e reduce da due successi consecutivi, l’Albalonga si sta lentamente avvicinando alle posizioni che contano.
Difficile però fissare degli obiettivi.
“Neanch’io sono esattamente dove possiamo arrivare – è il commento del tecnico Pier Paolo Lauretti – Per ora posso solo dirvi che questa squadra, a mio avviso, ha grandissimi margini di miglioramento.
Gli ultimi successi sono frutto di un lavoro che c’è dietro.
Noi siamo una squadra dall’età media molto giovane ed abbiamo deciso di puntare sulla linea verde perchè riteniamo che questo sia il futuro di un campionato come l’Eccellenza”.
Dopo qualche impasse iniziale, ora sembrate più sciolti.
E’ cambiato qualcosa nelle ultime settimane?
“Non saprei, forse le difficoltà delle prime domeniche sono figlie anche dall’atteggiamento assai chiuso delle squadre che affrontavamo.
La pazienza che dovevamo mantenere per venire a capo di certe partite si convertiva in ansia con tutto ciò che ne deriva”.
Qual è l’elemento distintivo dell’Albalonga 2013/14?
“Credo sia costituito dal non dover vincere a tutti i costi; questo ci consente di giocare con maggiore serenità”.
Se non per vincere, a quale ruolo siete destinati?
“Possiamo essere inseriti tra le outsider.
Le favorite restano Colleferro e Lupa Castelli Romani”.
Bez e Forcina possono coesistere?
“Sono due prime punte, ma in alcuni casi possono essere impiegati l’uno accanto all’altro.
Oggi la squadra non può supportarne l’impiego contemporaneo per una questione di equilibri, ma avranno entrambi il giusto spazio”.
Domenica prossima al Pio XII arriva il Borgo Podgora, cui il cambio in panchina sembra aver giovato.
“Davanti hanno due giocatori importanti come Pagliuca, un grande attaccante che ho avuto il piacere di allenare a Fondi, e Martellacci.
Sarà una gara da interpretare con la giusta pazienza”.
Una pillola sul caso-Solimina.
“Mi dispiace molto per Claudio, anche se queste situazioni fanno parte del mio lavoro.
Un episodio simile accadde anche a me quando allenavo il Terracina.
Questa gente dovrebbe avere il coraggio di prendere il patentino, mettersi in panchina e magari anche esonerarsi da sola…”.