A cura di Carlo Edoardo Canepone
Il Girone B di Eccellenza è diventato improvvisamente bellissimo, tre squadre racchiuse in un solo punto alla ricerca della Serie D: UniPomezia, Terracina e Certosa. Saranno proprio neroverdi e biancoazzurri a scontrarsi questa domenica in una partita che promette spettacolo e spunti di discussione. La squadra di Marco Russo arriva forte di una grande rimonta messa in atto giornata dopo giornata che l’ha messa in condizione di sognare il sorpasso e di questo ed altro ne abbiamo parlato con Fabio Ferrari, centrocampista del club di via di Centocelle.
“Fabio, il conto alla rovescia sta per terminare, domenica arriva il Terracina, come avete vissuto l’avvicinamento al big match?”
“In realtà questa settimana l’abbiamo vissuta come tutte le settimane, di preparazione ad una partita che vale tre punti come le altre. Sicuramente sarà una partita importante da affrontare con la giusta mentalità, ma non credo sarà decisiva anche se sarà certamente uno snodo importante”
“Pensavi di riuscire ad arrivare alla sfida di domenica con appena un punto di svantaggio? A novembre eravate in forte ritardo…”
“Noi sappiamo dall’inizio per cosa dobbiamo lottare e sappiamo che il periodo che abbiamo passato era solo un momento di routine, di assestamento della squadra e dei nuovi che ci ha portato a perdere qualche punto. Da dicembre poi abbiamo cominciato a correre anche noi ed eccoci qui”
“Quali saranno le insidie più grandi che pensi potrete trovare?”
“Loro sono una squadra importante, quadrata e che fa delle ripartenze il loro forte. Hanno giocatori del calibro di Bellante, Carlini, Fioretti, Curiale, Pagliaroli, ma citarne solo alcuni è difficile perché tutta la squadra è forte”
“Secondo te potrà incidere la partita di Coppa Italia che il Terracina giocherà tre giorni dopo contro il Città di Teramo?”
“Ovviamente mi auguro possa incidere e spero che magari vengano con il freno a mano tirato, ma so che non accadrà perché anche loro sanno quanto vale la partita di domenica. A differenza nostra loro sono partiti per vincere e quando a questo punto arrivi che non c’è ancora nulla di scritto, queste partite diventano da dentro o fuori. Corri per due obiettivi, poi però se perdi rischi di non correre più per nulla”
“A livello personale, come ti senti? Sei tornato da un paio di mesi dopo un lungo infortunio”
“All’inizio ho tribolato, ma ho sempre sentito la fiducia di tutti. Ora sto bene e mi sento felice, qui al Certosa è come una famiglia e spero di poter continuare a dare il mio contributo fino a fine stagione”
“Se domenica arrivasse una vittoria, e visto anche il momento di flessione dell’UniPomezia, diventeresti i favoriti alla Serie D?”
“Non credo, il campionato è ancora lungo e mancano troppe partite. il distacco è ancora minimo e l’UniPomezia ha un calendario più semplice rispetto a noi, ma anche al Terracina. Certo, vincere domenica ci farebbe guadagnare punti e ci farebbe avere un bonus per il futuro”