a cura di Massimo Confortini
Stefano Englaro non è più il Direttore Sportivo della Spes Montesacro. La decisione, nell’aria dallo scorso mercoledì, è stata confermata dallo stesso Englaro, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione: “E’ emersa differenza di vedute per quanto riguarda la direzione tecnica, e quindi ho deciso di presentare le mie dimissioni. La scintilla è recente, ed è legata ad un giocatore appena arrivato da noi. Con la società non c’è stata comunione di intenti”.
Un rapporto, quello tra Englaro e la Spes Montesacro, che comunque non si è sciolto, anzi: “Il Presidente Di Clemente mi ha offerto il ruolo di vice Presidente, ed io ho accettato di buon grado: innanzitutto perché resto legato alla società, e con questo gesto il Presidente dimostra una volta di più di apprezzare il lavoro svolto dal sottoscritto in questi anni alla Spes, e poi perché mi permette di continuare ad allenare il gruppo dei 2001 che seguo, e a cui avrei rinunciato con molta sofferenza. Rimanendo nei quadri dirigenziali sarò ancora il referente per l’attività di scouting con il Brescia, ma questo nuovo incarico mi permette di dedicare il giusto tempo anche al lavoro e alla mia famiglia. L’altro giorno sono riuscito ad andare al parco con mio figlio, non mi succedeva da tanto”.
Non solo divergenza di opinioni con la società alla base della decisione di Englaro, che infatti continua: “Mi mancheranno molte cose del rapporto quotidiano col campo, ma molte altre non mi mancheranno affatto: penso alle lamentele continue dei genitori, alla cultura sbagliata di molti miei colleghi che provano continuamente ad ingannarti, a darti la “fregatura”. Tolte rare eccezioni, e i primi che mi vengono in mente sono Guarracino e Cioeta, due persone corrette, sincere e leali, quasi tutti gli altri sono convinti di essere gli unici intelligenti in un mondo di stupidi. Mi è successo molto spesso di non riuscire a dormire per preoccupazioni inerenti alla Spes. Ora invece prendo sonno molto più facilmente“.
L’ex ds vuole togliersi anche qualche altro sassolino dalla scarpa: “Approfitto di questa opportunità per esprimere qualche perplessità anche su alcune regole estremamente penalizzanti. Innanzitutto la questione under: con quest’obbligo per le prime squadre si dà il via ad un mercato esagerato per alcune fasce di età. Poi mi trovo a vedere alcune gare in cui i classe ’95 non toccano neanche un pallone, vengono messi ai margini della squadra. Se un giocatore è di valore gioca, ma non perché deve farlo per forza.”
Englaro entra duro anche quando si parla della delicata questione delle rose: “Vedere che alcune squadre hanno rose di 30/33 giocatori è veramente un’esagerazione. Poi trovi alcune realtà che fanno fatica a mettere su una squadra adatta all’Elite. Bisognerebbe mettere un limite alle rose. Come bisognerebbe limitare il mercato di gennaio, o almeno impedire i trasferimenti dei giocatori in squadre dello stesso girone. Altrimenti si torna al discorso di prima, c’è chi prova a “fregarti”: non faccio nomi ma lo scorso anno si presentarono da me genitori parlando di “occasione della vita” per il figlio, quando le occasioni della vita, almeno secondo me, sono altre.”
Il vice Presidente della Spes chiude regalandoci una curiosità: “Lo dico con una punta di rammarico, ma abbiamo parlato e siamo stati molto vicini a prendere Massà, classe 2000. Il ragazzo ha fatto una scelta di vita ed è volato in Inghilterra: giocherà con il Manchester City”.