A cura Edoardo D’Angelo
Il calcio è ancora in vacanza. Atleti, staff e allenatori si stanno godendo gli ultimi giorni di meritato relax dopo la stagione 2023-2024. I prossimi impegni però sono alle porte e le squadre vengono formate di giorno in giorno, quindi ci sono figure che lavorano nonostante il caldo e la stanchezza. I direttori sportivi fanno parte di questa instancabile categoria. I telefoni iniziano a bruciare, (non per le temperature ai limiti della legalità che si registrano in questi giorni), si tratta con i giocatori e si parla con i tecnici, per fornirgli la migliore rosa in vista del prossimo campionato.
Tra questi, c’è sicuramente il ds Fabrizio Ciotti che da quest’anno ha sposato il Vis Aurelia con il solito entusiasmo che lo contraddistingue. Inutile ricordare la storica carriera del direttore con il Trastevere, raggiungendo risultati importantissimi con tutte le categorie degli amaranto, riportandolo ai vertici del calcio regionale.
Esperienza, carisma e indubbia qualità dal 9 luglio sono al servizio del Vis Aurelia che con un uomo del genere dietro la scrivania partirà con una marcia in più.
Come è nato questo rapporto con il Vis Aurelia ?
” La società mi aveva contattato già da qualche tempo ma tutto era rimasto in una fase ampiamente embrionale, poi quando c’è stato il passaggio dalla vecchia alla nuova proprietà i colloqui si sono infittiti e devo ringraziarli perchè mi hanno veramente mostrato quanto avessero piacere che io potessi entrare a far parte del nuovo percorso del Vis Aurelia. Alla fine pur avendo ricevuto svariate proposte, e ringrazio di esser stato preso in considerazione da queste società, ero alla ricerca di una soluzione che mi permettesse in qualche modo di continuare ad operare come ho sempre fatto e questa possibilità l’ho rilevata nella proposta del Vis Aurelia, per cui ho deciso di accettare ed accompagnarli in questa nuova era della società “.
Cosa l’ha spinto a sposare il progetto ?
” Sicuramente l’entusiasmo della nuova proprietà e la voglia di crescere facendo i passi giusti senza forzare i tempi, e poi come detto, la possibilità di poter lavorare liberamente sapendo che il lavoro fatto in precedenza era stato attentamente valutato ed apprezzato “.
L’Under 19 elite è la punta di diamante della società. La Rosa è completa? Che idea si è fatto ?
” La scorsa stagione è stata la categoria che più si è distinta in termini di risultato finale, ma anche quest’anno riteniamo si parta da una base valida e chiaramente faremo tutto il possibile, se capiterà l’occasione, per migliorarci. Questo varrà ovviamente anche per le altre categorie. Abbiamo una prima categoria che promette molto bene, grazie ad uno staff tecnico di prim’ordine e grazie non solo all’arrivo di nuovi profili, ma anche alla conferma di molti altri elementi che saranno una garanzia per il percorso che riteniamo di poter fare. Avremo una Under 18 che sarà composta dai 2007, molti dei quali sono stati protagonisti di un campionato importante la passata stagione che ci permetterà di avere l’ Under 17 nella campionato elite dove vogliamo cercare di toglierci qualche soddisfazione.
Le altre squadre U16-U15-U14 parteciperanno al campionato regionale e cercheremo di ritagliarci un ruolo che ci possa garantire innanzitutto la costante crescita dei nostri calciatori e magari sognare più in alto. Ci aspetta un grande lavoro, ma questo ovviamente non solo non ci spaventa, ma rappresenta un ulteriore stimolo a lavorare sodo e fare il massimo per il bene dei ragazzi e della società “.
Viene da tanti anni di Trastevere, cambierà il piano di lavoro o sarà sempre lo stesso?
” Quello è il mio modo di lavorare per cui non credo ci sarà bisogno di cambiare, anche perché i numerosi ed importanti risultati ottenuti, sotto tutti i punti di vista, alimentano la fiducia nel continuare su quel sentiero. In fondo il Trastevere era una realtà nella quale non esisteva un settore giovanile in pochissimi anni è arrivata a proporsi ai massimi livelli del calcio laziale dilettantistico partendo dai provinciali, quindi è stato fatto uno sforzo veramente importante “.
Dove vede il vis Aurelia tra qualche anno?
” L’auspicio è di poter aiutare ad assecondare le ambizioni della nuova proprietà, raggiungendo sul campo e fuori quel livello che una società storica per il calcio romano come il Vis Aurelia merita. E’ chiaro che siamo tutti consapevoli che il nuovo percorso, che ha preso vita il 9 luglio scorso, ci vede in ritardo rispetto a quella che dovrebbe essere la programmazione e l’organizzazione ordinaria di una nuova stagione per una società così importante. Ma siamo fiduciosi e faremo tutto il possibile per partire sin da subito nel modo migliore. La fiducia che abbiamo ricevuto da chi è rimasto e da chi è arrivato, o arriverà ad aiutarci, sarà ripagata con il lavoro dei nostri tecnici che avranno come obiettivo principe la crescita dei nostri ragazzi, su questo siamo tutti in sintonia totale “.
Dove si vede tra qualche anno?
” Questo è difficile dirlo, il calcio in generale è un contesto molto, forse troppo particolare. Quello che oggi è certo, domani non lo è più. Dunque non è semplice fare programmi a lunga scadenza anche se la mia precedente esperienza direbbe il contrario, 10 anni passati nella stessa società sono un piccolo record nel calcio attuale, per cui oggi intanto sono al Vis Aurelia e cercherò di ripagare la fiducia ricevuta dalla società.
Infine colgo l’occasione per ringraziare anche tutti i tecnici che ho trovato al Vis Aurelia e che ho avuto modo di conoscere meglio in questo breve periodo trascorso insieme durante il quale hanno dimostrato una professionalità, capacità e senso di appartenenza non comuni e che sono sicuro, visto che sono stati tutti confermati, saranno un’ulteriore garanzia per la nuova stagione “.