Una delle piazze più calde e appassionate dell’intero campionato di Promozione. Stiamo parlando del Monterotondo, che da qualche anno, spinto anche dal suo pubblico, sta provando a tornare nel calcio che conta.
Per tornare in Eccellenza, la proprietà ha costruito un progetto giovane e ambizioso, coinvolgendo in rosa elementi del calibro di Diego Tornatore, capocannoniere della categoria.
Per alzare ulteriormente il livello, a fine ottobre, gli eretini hanno affidato la propria panchina a un fuoriclasse come Enrico Baiocco, da sempre abituato a disputare categorie superiori.
Parliamo sicuramente di uno dei tecnici più riconoscibili del nostro calcio, per il modo di giocare propositivo e offensivo. Dopo aver sposato il progetto gialloblù, il tecnico si sta godendo un periodo di serenità per la sua squadra.
Sebbene il girone sia estremamente competitivo e non permette di perdere punti, il Monterotondo è decisamente in un periodo positivo, venendo da sei risultati utili consecutivi (quattro vittorie e due pareggi).
Le tre sconfitte di seguito arrivate nel mese di dicembre sembrano essere state archiviate e proprio con l’allenatore abbiamo fatto il punto della situazione sul nuovo anno, iniziato con uno spirito diverso:
Buongiorno mister, come analizzi l’ultimo periodo della tua squadra?
“Finalmente stiamo raccogliendo ciò che seminiamo. Probabilmente, avremmo potuto fare anche qualcosa in più negli scontri diretti. Tuttavia, anche i pareggi possono aiutarci e servirci da insegnamento.
Veniamo da una vittoria importante contro l’Athletic Soccer Academy e domenica, obiettivamente, è riuscito tutto. Parliamo di un gruppo di calciatori che mette cuore e anima in ogni allenamento e stare dietro a me non è facile (ridendo).
La rosa ha un undici di maggiore esperienza, ma tanti elementi giovani. Ogni partita metto in campo tre o quattro 2004. Altre squadre possono permettersi di mandare in campo da subentrati gente come Forcina o Lalli.
Dei pareggi contro Real San Basilio e Casal Barriera, ci prendiamo quanto di buono fatto nel primo tempo. Dobbiamo essere bravi e crescere velocemente.”
Su Tornatore, per l’ennesima volta in cima alla classifica dei bomber?
“Con me, aveva già fatto diversi campionati. E’uno di quei giocatori a cui devi chiedere solo se sta bene o no. Non ha bisogno di molte direttive ed è dominante per questo campionato.
E’un giocatore che non dipende da chi lo allena e fa tantissimi gol con tutti. Si sa gestire benissimo. “
Che livello stai trovando in Promozione?
“Sicuramente, senza l’obbligo degli under, il livello si è alzato in tutte le categorie, anche in Promozione. Questo è un girone impegnativo, con molte squadre che possono ambire al vertice.
La classifica è corta e anche domenica abbiamo vinto molto bene contro un avversario distaccato pochi punti. Probabilmente, resterà uno dei gironi più incerti fino alla fine”
Infine, che aria si respira a Monterotondo, dove si è fatto il calcio vero?
“Dico sempre che sono venuto ad allenare il Monterotondo. Non che alleno in Promozione.
A prescindere dalla categoria, il suo passato e la sua storia lo proiettano verso un qualcosa di superiore.
Ormai, sono più di venticinque anni che alleno e il mio target resta quello di far divertire.
Anche con il Monterotondo siamo primi per gol fatti e la cosa bella è che non fa gol solo Tornatore, ma anche tutti gli altri ragazzi.
Al di là del gioco, sappiamo che i risultati restano importanti.”