Certosa, Marini: “Siamo un grande gruppo e abbiamo under fortissimi. Domenica a Formia mi sono emozionato…”

Certosa, Marini: “Siamo un grande gruppo e abbiamo under fortissimi. Domenica a Formia mi sono emozionato…”

A cura di Carlo Edoardo Canepone

Per il Certosa di quest’anno la parola sconfitta è ancora sconosciuta: in questo grande avvio di stagione sono arrivate quattro vittorie e tre pareggi tra campionato e coppa che hanno messo in chiaro che quella 2025/26 per i neroverdi di mister Marco Russo sarà un’annata importante. Tra i protagonisti di questo gruppo c’è sicuramente Lele Marini, portiere classe 1990, ormai veterano del club di via di Centocelli che noi di Sport in Oro abbiamo avuto il piacere di avere ai nostri microfoni.

Lele, un grande inizio di stagione: siete ancora imbattuti, ve lo aspettavate?”

Possiamo dire che, vista la squadra che abbiamo quest’anno, penso di sì. Iniziare la stagione senza mai perdere né in campionato né tantomeno in coppa la dice lunga sul nostro gruppo. Chi ben comncia è a metà dell’opera, ma ora non dobbiamo adagiarci…”

Un dato significativo riguarda anche le trasferte, tutte complicate, ma tutte vi hanno portato punti…”

Secondo me siamo stati fortunati ad incontrare lo Sterparo alla seconda giornata quando la squadra non era ancora completa, oggi andare lì non sarà facile per nessuno. Con la Lodigiani abbiamo fatto un grandissimo secondo tempo contro una squadra che non ha bisogno di presentazioni. A Formia c’è un ambiente caldo e la loro squadra è fatta di giocatori fortissimi e credo che tra poco ce li ritroveremo molto in alto anche in classifica. Credo che noi siamo stati molto bravi ed aver guadagnato punti in ogni campo è stato un grande segno di maturità e di forza. Non sarà semplice per nessuno fare punti in questa trasferte”

Capitolo under: i vostri 2008 sono fortissimi. E uno di loro è D’Angelo con cui ogni tanto ti alterni…”

Sì, sono davvero fortissimi. Per D’Angelo mi sento un po’ una chioccia. Quando gioca mi sento in qualche modo responsabile delle sue prestazioni e del modo in cui interpreta le partite. È giovane e forte e ci sta aiutando moltissimo ad ottenere questi risultati. Lui, come anche gli altri che abbiamo, come Censi e Civitan, ma anche Buttaroni che è 2007. Gli under forti fanno la differenza in questa categoria e possono spostare molto”

Il rapporto con il mister e il direttore lo conosciamo, ma quest’anno ritrovi anche Claudio Solimina, ma con un’altra veste…”

Sì, Solimina è stato il mio allenatore per sei anni tra Palestrina, Lariano, Ladispoli e Viterbese ed oggi vederlo con questo ruolo non da allenatore è una cosa nuova. Ci aiuta tantissimo, è sempre presente al campo, è un valore aggiunto”

Secondo te è possibile quest’anno ripetere la meravigliosa cavalcata che vi portò ai play-off nazionali tre anni fa?”

Si devono incastrare tanti fattori: noi dobbiamo fare risultati importanti e sperare che i nostri avversari perdano qualche punto per strada. Poi ci vuole anche fortuna negli episodi, nel non perdere qualche giocatore per infortunio o per squalifica. Io credo che questo campionato si deciderà intorno a febbraio/marzo quando la classifica sarà più delineata. Se in quel momento saremo ancora lì allora tutto sarà possibile. Nei momenti clou dovremmo essere bravi a far girare gli episodi a nostro favore”

Parliamo dei compagni a cui sei più affezionato…”

Nello spogliatoio ci sono ragazzi come Bernardi, Tursi e Ciuferri che, come me, sono al Certosa da cinque anni, poi c’è Passiatore che è arrivato un paio di stagioni dopo. Siamo lo zoccolo duro del Certosa e per questo per i nuovi arrivati è più facile ambientarsi ed inserirsi nel nostro gruppo”

A proposito di nuovi arrivati: quest’anno avete fatto un mercato importante…”

Assolutamente sì. Sono arrivati giocatori come Di Domenicantonio che indossava la maglia numero 10 in piazze come Trapani o San Benedetto, Lupi che per fortuna ora smetterà di farmi gol (ride, ndr), Sterpone a centrocampo è ormai una certezza nella nostra regione, Marchizza e Cannizzo fanno la differenza e ora è tornato anche Paterni che sicuramente ci darà una grande mano appena sarà pronto”

Classe 1990, il momento di dire basta è vicino?”

Ancora no. Mi piace talmente tanto giocare a calcio che fino a quando mi sentirò bene giocherò. Poi, quando comincerò a vedere che prendo troppi gol allora sarà il momento di smettere. Ho 35 anni, ma di testa me ne sento 20. Mi piace vivere lo spogliatoio ogni giorno. Sono uno di quelli che ama il campo. Poi, ci tengo a raccontare un aneddoto della partita di domenica: a Formia c’è una grande tifoseria, caldissima, che per tutta la partita mi ha massacrato. Alla fine, però, mi hanno applaudito tutti per la prestazione. Mi sono sentito in dovere di girarmi verso i formiani e ringraziarli applaudendoli a mia volta. È stato davvero emozionante. Non so in quanti possano dire di aver ricevuto un omaggio del genere da una tifoseria avversaria. Sono cose come queste che mi fanno sempre avere voglia di giocare”

Per chiudere, hai un ultimo sogno da realizzare con il Certosa?”

Questa società merita il miglior epilogo di questa avventura. Tutti vogliamo regalare la gioia della Serie D al mister, al suo staff, al direttore e a tutti colori che lavorano nel Certosa perché una società del genere non si trova ovunque. Sono persone meravigliose che meritano di gioire. Noi ce la metteremo tutta, io per primo, anche se sappiamo che non sarà facile”