A cura di Mario Gaetano
OSTIA – Sette partite, 21 punti, 14 gol fatti e 4 subiti. Tre vittorie all’Anco Marzio, quattro fuori casa.
Questo è il cammino, finora, dell’Ostiamare di David D’Antoni.
Mister che momento è questo per voi?
“Super positivo. Perché questa serie di vittorie sono l’esatta fotografia del momento. L’ideale sarebbe di non fermarci più e di continuare a vincere ogni domenica fino a maggio (sorride ndc) ma sappiamo che non potrà essere così. Perciò l’approccio al campionato è stato ottimo ora pensiamo una domenica alla volta. Giochiamo al massimo senza preoccuparci del futuro”.
Ad ottobre nessuno ha ancora vinto e nessuno ha ancora perso.
“Questa massima è verissima ed anche se il nostro cammino è stato perfetto, non è finito nulla. Certo è che ogni nostra vittoria toglie certezze agli altri per questo dobbiamo continuare il percorso intrapreso”.
Può ancora crescere la sua squadra?
“Certamente sì. La mia una squadra nuova, con un allenatore nuovo. Può crescere tanto a livello di gioco, perché non sempre siamo stati fluidi finora. Però, in quelle occasioni sono uscite le altre caratteristiche di questa squadra. Insomma in ogni partita abbiamo un piano A, uno B ed uno C”.
E se non bastasse interviene la tecnica dei vostri calciatori a spostare l’ago della bilancia.
“La nostra rosa è composta da giocatori affermati di categorie superiori e di tanti ragazzi che possono esplodere. Le scelte positive sono state fatte in estate con l’allestimento della rosa che non sempre, poi, dimostra il proprio valore anche se è formata da giocatori importanti. Nel nostro caso, invece, finora i risultati sono lusinghieri”.
Anche i giovani chiamati in causa stanno andando a mille.
“Molti under come Felici, che è un 2008, stanno facendo bene. Potrei elencare Vertua e Midio (i due portieri ndc) o tanti altri ma sarebbe ingeneroso parlare dei singoli perché l’Ostiamare è una società con una grande tradizione nei giovani”.
Cosa ha chiesto De Rossi quando lei è arrivato?
“Una crescita graduale, un ambiente competitivo e costruire qualcosa. Certamente farlo il primo anno è complicato perché la squadra è nuova ma competiamo ai massimi livelli. La rosa ci permette di sognare e di andare avanti. Tra noi c’è grande sintonia, è chiaro che se dovesse arrivare qualcosa in più (la promozione in C ndc) non ci tireremmo di certo indietro”.
I lavori all’Anco Marzio a che punto sono?
“Abbiamo avuto l’agibilità per 500 posti. A breve partirà il rifacimento di tribuna e spogliatoi”.
I tifosi, infine, come vi stanno seguendo?
“Vengono sia in casa che fuori. Anche a Recanati c’era un bel gruppetto che ci ha incoraggiato e sostenuto. E’ una cosa bella perché ad Ostia da qualche anno si era perso un po’ il legame con la propria squadra vista la chiusura dell’impianto e la squadra che non infiammava i cuori per i risultati ottenuti. Adesso l’entusiasmo per l’avvento di un campione del mondo, come De Rossi, ed il bacino importante, può essere in viatico per portare sempre più gente allo stadio”.





