L’approfondimento: “Le società di Eccellenza credono davvero nei giovani?”

L’approfondimento: “Le società di Eccellenza credono davvero nei giovani?”

A cura di Mario Gaetano

Un flop di proporzioni bibliche. La reintroduzione dell’obbligatorietà degli under, voluta quest’anno dal Cr Lazio, non sembra aver incontrato il favore delle società di Eccellenza. O almeno così traspare dalle distinte dell’ultima giornata di campionato. Sia nel girone A che nel girone B della massima categoria regionale, infatti, le società usano con estrema parsimonia gli under immettendone solo i due obbligatori in campo mentre, al contrario, puntano la loro attenzione su elementi di maggior esperienza che possano fare al caso loro.
Premessa doverosa. Fino a due anni fa la situazione era la stessa di oggi. I giovani, quelli bravi, per emergere dovevano veramente essere “importanti” o fare il grande salto in società di categorie superiori. Nella scorsa stagione sportiva, quella, per capirci, senza under obbligatori, tanti direttori sportivi, andando sui campi, notavano che non c’era nemmeno un under 21 da visionare. Nessuno. In tante partite, le distinte confemano, addirittura i giovani non c’erano nemmeno in panchina. Da quest’anno un parziale retrofront. Servono un 2007 ed un 2008 in campo dal 1’, una norma stringente nei confronti di tante società che si dovevano attrezzare per l’occasione. Così in estate c’è stata la corsa all’under (chi poteva permetterselo si è accaparrato i migliori profili…) lasciando le briciole a chi si è mosso tardi.

Tante società hanno avuto problemi per due situazioni distinte: in primis per non aver sviluppato, nell’anno precedente, una Juniores (o una squadra Allievi) atta a fornire almeno due elementi alla prima squadra. In secondo luogo il bacino d’utenza di alcune piazze non è sicuramente come quello di altre ed il vantaggio (o lo svantaggio), in certe occasioni, è evidente. In più ci sono dei rapporti interpersonali tra presidenti o direttori che consentono ad alcune società di chiedere (ed ottenere) under da compagini importanti, magari professionistiche, rispetto a realtà di paesi che non hanno la stessa fortuna. Perciò, prendendo in considerazione le distinte delle ultime due partite si riescono a notare alcuni dati interessanti. In primis che la stragrande maggioranza delle società (21 su 36, il 58,33%) hanno presentato 2 under obbligatori in campo e 2 (o al massimo 3) in panchina. Se la forbice si allarga a chi ha messo in distinta 6 under (molto spesso solo due in campo e 4 in panchina…) si arriva facilmente a 29 su 36 (l’80%). Se, inoltre, si aggiunge che la Viterbese, di questi tempi, sta schierando 8 under in distinta per i noti problemi di mercato (che non può fare, e quindi, tra squalifiche, infortuni e partenze è ridotta all’osso) mentre il Real Cassino sta inserendo in squadra addirittura i 2010 (!) si arriva alla stratosferica cifra di 31 società su 36. Restano come mosche bianche Vis Sezze, Romulea, Ottavia, Formia e Boreale. Dulcis in fundo una curiosità. Nella partita Tivoli-Ceccano la Tivoli si è presentata con tre soli under in distinta, due in campo ed uno in panchina. Considerazioni che devono far riflettere.

Presi in considerazione calciatori under classe 2007-8 nelle distinte delle ultime 2 giornate.

9 Real Cassino, Vis Sezze
8: Romulea, Viterbese, Ottavia
7: Città di Formia, Boreale
6: Casal Barriera, Ferentino, Anagni, Rieti, Aranova, Civitavecchia, Roccasecca, Roma City
5: Sorianese, Nuova Florida, Astrea, P.C. Tor Sapienza, Pomezia, Terracina, Arce, Grifone Gialloverde, W3 Maccarese, Monti Prenestini, Ceccano, Sterparo, Gaeta
4: Salaria, Campus Eur, Aurelia Antica Aurelio, Lodigiani, Certosa, Tivoli, Colleferro, Città di Paliano