Riceviamo e pubblichiamo una nota (un po’ polemica e un po’ ironica) del Savio:
“Sarà un caso… Sarà un caso che due nostre squadre siano prime, due seconde, una quinta.
Sarà un caso che da agosto a oggi, in cinque campionati élite, il Savio sia sempre tra le protagoniste.
Sarà un caso che appena quattro mesi fa abbiamo riportato a via Norma uno Scudetto Nazionale.
E sarà un caso, evidentemente, che di tutto questo si parli sempre troppo poco.
Sarà un caso che quando il Savio vince, la notizia duri un giorno,
e quando inciampa, diventi improvvisamente “clamorosa”. Sarà un caso che i nostri successi vengano spesso raccontati come episodi,mentre altrove diventano saghe epiche di intere stagioni. Sarà un caso che i titoli parlino di “cadute” e “scricchiolii”,anche quando si tratta di una sconfitta dopo due mesi da capolista.
E sarà un caso che quando a vincere sono altri, si parli invece di
“tradizione”, “continuità”, “grande scuola”.
Sarà un caso che lo scorso luglio dieci nostri ragazzi abbiano firmato con club professionistici, e che nessuno, fuori da qui, abbia sentito il bisogno di raccontarlo.
Sarà un caso che un nostro giocatore, capocannoniere sotto età,
non compaia mai tra i “baby fenomeni” di cui si scrive altrove ogni settimana.
E sarà un caso che tanti ex Savio diventino improvvisamente “gioielli” solo dopo aver cambiato maglia.
Sarà un caso che il sistema mediatico, quello che dovrebbe raccontare il calcio dei ragazzi, si ricordi di alcune realtà solo quando serve,
e dimentichi altre, anche quando vincono, convincono e formano più di chiunque altro.
Forse è solo il segno dei tempi: quelli in cui l’eco conta più del risultato
e l’abitudine vale più del merito.
Sarà un caso che si provi a far sembrare giganti dei nani,
a costruire eroi di carta e favole di giornata.
Peccato che poi, quando serve davvero, quando i professionisti cercano talento vero,finiscano sempre qui, a via Norma.
Sarà un caso anche questo?
No, forse è solo che il lavoro fatto bene si riconosce,
anche senza titoli in grassetto.
Nel dubbio, noi restiamo come siamo.
Con la nostra storia, il nostro metodo, i nostri risultati.
Con ragazzi che crescono, vincono, studiano, si formano.
Con un’idea di calcio che non ha bisogno di riflettori per esistere.
Perché oggi, anche senza clamore, abbiamo scelto di raccontarci da soli, con un team, una visione e una voce tutta nostra.
E, francamente, ci basta.
Perché qui, a via Norma,
non servono le parole per dimostrare chi siamo: ci bastano i fatti.
💙 Noi siamo il Savio. E non è un caso!”





