Città di Anagni, barra a dritta verso la Serie D. Il DG Galante: “ Ci viviamo il momento e poi vedremo”

Città di Anagni, barra a dritta verso la Serie D. Il DG Galante: “ Ci viviamo il momento e poi vedremo”

A cura di Mario Gaetano
Sette vittorie, un pareggio ed una sconfitta, miglior attacco (16 gol fatti) e miglior difesa (solo 4 subiti). L’inizio del campionato dell’Anagni è stato splendido. E, come diceva Ligabue in una sua celebre canzone, “il bello deve ancora arrivare.

Direttore Marco Galante, il vostro è stato un abbrivio scoppiettante…

Assolutamente sì. Sinceramente non dico inaspettato ma quasi. Nel senso che in partenza c’erano squadre più attrezzate di noi sulla carta. Invece noi, dopo nove giornate, siamo primi con 4 punti di vantaggio sulla seconda”.

Quali sono i vostri obiettivi?

Migliorare il sesto posto dello scorso anno. Adesso è presto per dare indicazioni definitive. Siamo là ci godiamo il momento con serenità senza pressioni. Tivoli, Lodigiani, Gaeta e Formia sono partite sicuramente con altre ambizioni.

Senza la sconfitta di Tivoli avreste raccolto quasi il massimo.
La partita di Tivoli è stata omologata con il risultato di 2-1 per loro. La squalifica il loro giocatore l’ha presa con gli Allievi Nazionali del Potenza, era praticamente impossibile, o quasi, riuscire a scoprire una squalifica di un calciatore che ha terminato il suo campionato ad aprile dello scorso anno. Il regolamento, in questo senso, è un po’ criptico perché se resti nella stessa società, sconti la squalifica negli Allievi o negli Juniors. In un’altra società la sconti nella prima squadra con cui giochi nella prima giornata disponibile. L’Eccellenza, essendo partita prima della Juniores, era il campionato in cui scontare la squalifica. Se fosse partita prima la Juniores si sconta là”.

Qualcosa si potrebbe prevedere prima?

Bisognerebbe mettere un aiuto per tutte le società. Nel nostro sistema abbiamo le squalifiche dei dilettanti ma non possiamo entrare nel sistema della serie C, campionato da cui vengono diversi allievi per fare under”.

Per il futuro dove vede l’Anagni?

Vogliamo vivere alla giornata, godendoci il momento, positivo. Il campionato è lungo e le difficoltà sono tante. E’ un girone equilibrato, il nostro, certo se dovesse andare via il Real Cassino il campionato sarà un po’ zoppo, ma loro hanno zero punti e non ne hanno tolti a nessuno”.

Qual è il punto di forza della vostra squadra?

Sono tre. La continuità, l’equilibrio e la capacità di imporre gioco. La squadra è composta da giocatori che sono da tanto tempo con noi. Le altre squadre spesso fanno tanti cambi. La Tivoli, ad esempio, sta prendendo tre pedine e ne sta cedendo quattro…”.

Se dovesse arrivare la D?
“L’abbiamo fatta. Non sarà un’ossessione. Se a febbraio e marzo siamo là ci proveremo. La D ce l’avevamo, il covid ce l’ha tolta con una retrocessione d’ufficio quando eravamo ad un punto dall’Arzachena e con l’Aprilia in caduta libera. Meglio non ricordare queste cose…”

I tifosi vi seguono?
Abbiamo un bel pubblico ma non una tifoseria organizzata. Vengono a vederci 6-700 persone a partita, la gente ci segue. Si sta ricreando quell’entusiasmo venuto a mancare quando siamo andati a peregrinare in giro per il Lazio per la mancanza del nostro impianto”.

A proposito. La finale della Coppa d’Eccellenza si giocherà da voi.
“Sì. Abbiamo due tribune coperte da 2000 posti. La cosa è stata decisa preventivamente, la finale della Coppa di Promozione a Viterbo (il Trofeo Renzo Lucarini ndc) e quella di Eccellenza ad Anagni. Una bella cosa per noi”.