A cura di Giorgio Attolico
Il tecnico degli amaranto, dopo nove giornate di campionato, fa il punto sulla sua squadra che nonostante una rosa corta, è ancora in corsa su entrambi i fronti.
E’ un momento delicato per il Ferentino dopo aver raccolto solo due punti in tre partite
“E’ vero ma siamo molto sereni dato che abbiamo incontrato, prima del Casal Barriera, Lodigiani e Certosa… Abbiamo giocato molto bene contro i biancorossi ed alla fine, siamo usciti dal campo con tanto rammarico dato che eravamo in vantaggio di due reti mentre nella sfida persa contro il Certosa, abbiamo risentito delle fatiche di Coppa al di là dei meriti dei nostri avversari. In quell’occasione, non siamo stati brillanti in virtù di una prestazione scialba ma sottolineo il fatto che non è facile giocare ogni tre giorni in questa categoria.”
Domenica scorsa siete stati fermati, al Comunale, dal Casal Barriera
“Alla fine, nonostante un po’ di stanchezza dopo la gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia che abbiamo disputato in trasferta, a Riano, contro il Roma City, siamo usciti dal campo con tanta amarezza dopo aver sprecato tre occasioni da rete molto nitide.”
E domenica 9 novembre, alle ore 11,30, al Parisio, affronterete fuori casa il Formia che è in difficoltà
“E’ vero che troveremo di fronte una squadra che non vive un buon momento ma saremo davanti ad un bivio dato che in tre giorni ci giochiamo molto, tra campionato e Coppa, sul futuro della nostra stagione. Vogliamo fare una bella partita a Formia con lo scopo di portare a casa un buon risultato.”
Ha parlato molto della Coppa Italia: il Ferentino ci tiene molto?
“Voglio mettere in evidenza che il nostro obiettivo primario è il campionato dato che non abbiamo una rosa attrezzata per due competizioni ma arrivati a questo punto, vogliamo provare a qualificarci per la semifinale di Coppa Italia”
Chi vincerà il campionato?
“Ultimamente, il Tivoli si sta molto rinforzando ed ha allestito una rosa importante. E’ la mia favorita per la promozione in serie D ma un gradino sotto vedo bene Città di Anagni che è partito molto bene, Terracina e Lodigiani. Tra le altre pretendenti a lottare per il vertice, ci sono anche Arce e Formia ma tra un mese ne sapremo di più…”
Ed il Ferentino dove si colloca in questo girone?
“Non abbiamo obiettivi ma vogliamo arrivare il più in alto possibile in un torneo molto difficile e sappiamo benissimo che sarà dura ma ci proveremo… Tra circa un mese, il quadro della situazione, in questo raggruppamento, sarà molto più chiaro…”
Qual è il suo giudizio sul girone B?
“E’ un raggruppamento molto difficile dato che oltre alle Grandi Squadre che sono partite per vincere il campionato, le altre compagini non sono assolutamente da sottovalutare. Il livello tecnico si è alzato sicuramente rispetto alla scorsa stagione e non sarà facile in trasferta in alcuni campi tra cui Ottavia, Roccasecca e Sterparo…”
Una grande novità del Ferentino, in questo campionato, è l’esordio in panchina, al suo fianco di Mattia Marini alla sua prima esperienza in questa nuova veste…
“Sono molto legato a Mattia da una grande amicizia. Ci conosciamo dai tempi di Palestrina e Valmontone dove è stato mio giocatore. Sono molto contento che abbia deciso di intraprendere questo ruolo. Mi conosce bene e mi aiuta molto. Mi fa molto piacere che lavori con me ricordando il fatto che siamo legati da una grande amicizia.”
Altre due importanti novità di questa stagione sono il ritorno dei play-off regionali e quello degli Under obbligatori…
“Sono molto favorevole ai play-off regionali perché questa formula rende senz’altro più competitivo il campionato e dà più possibilità a tante squadre di giocarsi la promozione in serie D. Devo dire che rispetto agli altri anni, molte squadre avranno più stimoli fino alla fine mentre sulla questione degli Under, sono assolutamente contrario a questa regola e sulla decisione decisa dal Cr Lazio sull’obbligo di schierare i 2008. E’ un salto troppo frande per loro ricordando il fatto che nella scorsa stagione, giocavano con gli Allievi e sono del parere che i giovani devono completare la loro crescita salendo gradualmente di categoria. Il Comitato regionale ha messo questa regola per abbassare i costi senza pensare però al bene dei ragazzi… I giovani, se sono forti, giocano senza problemi in Eccellenza ricordando che a diciotto anni, nel 1989, giocavo in serie C1 nel Mantova.”
Infine, qual è il suo pensiero finale…
“Il mio desiderio è quello di ottenere il massimo senza fare né previsioni, né calcoli… Voglio ringraziare tanto la società che mi lavorare con serenità e senza pressione. Si meritano qualche soddisfazione e spero molto di accontentarli a fine stagione.”





