A cura di Manlio Vignola
(foto Salvatore Cannata)
POMEZIA – L’Unipomezia sfiora l’impresa ma viene estromessa dalla Coppa Italia ai calci di rigore (4-5) contro l’Ancona, dopo l’1-1 maturato nei tempi regolamentari. La squadra di Pomezia, reduce da buone prestazioni in campionato, esce dalla competizione a testa alta dopo una gara intensa e combattuta.
Al 10’ episodio che fa discutere: l’Ancona protesta per un presunto tocco di mano del portiere pometino su un retropassaggio, ma l’arbitro ravvisa invece un fallo in attacco di Babbi, che ostacola l’estremo difensore rossoblù. Decisione che spegne sul nascere le pretese marchigiane.
La partita resta equilibrata e molto fisica nella prima frazione, con l’Unipomezia che si difende con ordine e prova a colpire in ripartenza. L’occasione più nitida del primo tempo è proprio dei padroni di casa: al 38’ Suffer libera un gran destro dalla distanza che si stampa sulla traversa, a Gariti ormai battuto. È il segnale di una squadra viva e pericolosa. Nella ripresa, però, al 70’ l’Ancona trova il vantaggio con Cericola: il neoentrato sorprende Gariti con un tiro improvviso da fuori area che si infila nell’angolino. Un gol che punisce oltre misura un’Unipomezia fino a quel momento attenta e determinata.
La reazione rossoblù non tarda ad arrivare. All’86’, dopo una mischia in area dorica, Della Pietra è il più lesto di tutti e da pochi passi firma l’1-1 che rimette tutto in equilibrio, accendendo lo stadio e riaprendo la contesa. Ai calci di rigore, però, la fortuna non sorride all’Unipomezia.
L’Ancona è più precisa dagli undici metri e si impone 5-4, spegnendo il sogno pometino e avanzando in semifinale di Coppa Italia. Nonostante l’eliminazione, l’Unipomezia esce tra gli applausi del suo allenatore per una prestazione coraggiosa, intensa e ricca di personalità.





