a cura di Massimo Confortini
Non è una novità, purtroppo, e domenica è arrivato l’ennesimo episodio da censurare sulle tribune dei campi del settore giovanile laziale. Dispiace che l’episodio provenga dal campo di una delle società che maggiormente si sta sforzando di cambiare questo spiacevole costume, la Fortitudo Roma, che ha adottato quest’anno un efficace codice etico, rispettato con grande fermezza sui propri tesserati. In alcuni casi però nulla si può fare contro la maleducazione di una piccola minoranza di genitori.
Vittima dello spiacevole episodio Christian Argento, tecnico dei Giovanissimi Elite della Romulea, che, intervistato dalla nostra Redazione, ha dichiarato: “Dispiace che si verifichino episodi di questo tipo. Per tutta la gara questi genitori mi hanno insultato con epiteti irripetibili. La mia colpa è quella di non aver confermato i loro figli alla Romulea. Ma, senza fare i nomi, posso dire che le cose sono andate in modo diverso da come dicono loro. Resta inaccettabile comunque un comportamento di questo tipo, soprattutto quando provi ad educare allo sport i ragazzi“.
Il tecnico ex della Spes Artiglio getta poi acqua sul fuoco: “Per me è comunque una parentesi chiusa, anzi lo era già da domenica scorsa, quando è terminata la partita e come faccio di solito ho dato il cinque a tutta la squadra avversaria. Poi uno dei ragazzi ha voluto togliersi la soddisfazione di mandare un sms poco carino in trasmissione, e mi dispiace anche per questo fatto. Spero di non dover leggere più messaggi di questo tipo”.
Domenica il calendario offrirà al campo Roma Romulea-Vigili Urbani, una gara da non sottovalutare nonostante la posizione di classifica degli avversari: “Dobbiamo scendere in campo come se dovessimo affrontare una delle prime tre in classifica. Sono queste le gare che possono creare i maggiori problemi se prese sotto gamba. E’ una gara importante perché vincendo possiamo forse guadagnare qualcosa in graduatoria”.
