Nelle ultime tre stagioni ha legato indissolubilmente il proprio nome a quello del Colleferro, segnando gol decisivi che ai rossoneri hanno permesso di portare in bacheca due coppe nel giro di tre anni.
Ora Alessandro Salvagni, Bobo per tutti, è tornato alle origini.
Carpinetano doc, da dicembre ha indossato l’amata maglia biancoverde ed ora ha un chiodo fisso nella testa: portare la “Visa” ad una salvezza diretta che solo poche settimane fa sembrava esercizio di puro fideismo, ma che dall’avvento in panchina di Fabrizio Liberti sta diventando, partita dopo partita, molto più che una pia speranza.
Salvagni, state vivendo un periodo fantastico.
“Ad eccezione degli innesti di dicembre, la squadra era questa anche prima.
Inutile negarlo, gran parte del merito va al mister.
Prima del suo arrivo, avevamo messo insieme solo dodici punti, ora ne abbiamo più del doppio…”.
Qual è stato il merito principale di Liberti?
“Fin dai primi giorni ha svolto un grande lavoro dal punto di vista mentale.
Quando è venuto, c’erano alcuni problemi, ma lui se ne è fregato e si è messo a lavorare.
Ci ha trasmesso subito grande fiducia ed i risultati gli stanno dando ragione”.
Cosa è cambiato da Liberati a Liberti?
“Non so dirlo con esattezza.
Personalmente avevo un buon rapporto anche con mister Liberati.
Posso dire che ora ci alleniamo con più entusiasmo durante la settimana, c’è gran voglia di far bene”.
Cosa significa per lei che è di Carpineto Romano indossare questa maglia?
“Provo un grande orgoglio.
Finora ho realizzato solo due reti, ma le ho fatte entrambe in casa.
Devo dire che poche volte avevo esultato per un gol come ho fatto, ad esempio, in occasione del gol alla Vis Artena”.
Siete seguiti da centinaia di persone la domenica mattina.
“Il paese conta quattromila abitanti, ma al campo vengono a vederci anche otto persone.
Un’atmosfera del genere ti carica e ti porta a dare il massimo.
Per un giocatore è bello vedere la gente che ad un tuo gol scende in massa dalla tribuna per gioire insieme a te”.
A Carpineto Romano c’è un gruppo di ultras molto appassionati, gli Ignari.
Che rapporto ha con loro?
“Con loro ho un legame forte, profondo.
Provo un grande orgoglio ad indossare questa maglia ed ho molto rispetto per loro”.
Però lei è un ex colleferrino.
Gliel’hanno fatta scontare?
“Giorni fa al bar c’era una mia foto sul giornale ed in quella foto indossavo ancora la maglia rossonera.
Posso garantirvi che i tifosi si sono arrabbiati, vedendola…
Scherzi a parte, al Colleferro sono legato, ma oggi gioco per il Semprevisa e sono un nemico”.
Con Baiocco si sente ancora?
“Certo.
Per me il mister è un secondo padre ed ho un rapporto bellissimo con lui.
Ho deciso di andar via per una questione di orgoglio e dignità personale.
C’è stato qualche screzio, ma ora è tutto chiarito.
Loro sono una grande squadra e possono centrare un obiettivo importante”.
Possono ancora riuscire ad agganciare la Lupa Castelli Romani?
“Io credo di sì.
Sette punti non sono un’enormità ed in più hanno lo scontro diretto al Caslini e sento che lo vinceranno loro.
Il Colleferro dispone di tanti grandi giocatori e credo che perderà solo una partita di qui alla fine”.
Quale?
“Mi sembra scontato, qui a Carpineto Romano.
Il derby lo vinciamo noi, ne sono sicuro”.
Se segna lei, come si comporta?
“Non esulto per il rispetto che devo portare nei confronti dei tifosi del Colleferro”.
Intanto, domenica arriva la Lupa Castelli Romani, capolista ed imbattuta.
“La Lupa ha dimostrato di essere la squadra più forte del campionato.
Nutro grande rispetto per loro, ma non ho paura.
Sono certo che daremo loro filo da torcere, perchè si troveranno di fronte undici animali.
Proveremo a fare un favore al Colleferro, ma in seguito toccherà a loro…(ride)“.
Se la sente di fare una promessa ai tifosi biancoverdi?
“Vogliamo la salvezza e cercheremo di ottenerla a tutti i costi.
Questo è il nostro solo obiettivo”.