C’era chi la dava già per retrocessa da tempo e chi invece non si è mai arreso ad un destino che per taluni era già scritto.
Lui fa parte della seconda corrente di pensiero e non solo perchè quella squadra la allena ed alla storia di quel club ha legato indissolubilmente il suo nome portandola per la prima volta tra le grandi della regione.
Lui, Riccardo Sperduti, in questa squadra ci crede ed ha continuato a farlo anche dopo gli eventi dicembrini che gli hanno sottratto due pedine del calibro di Paoloni ed Ingrosso.
Ci ha creduto anche dopo la sbornia di Viterbo, un 7-0 pesante da digerire e che poteva costituire la classica mazzata sulle speranze biancazzurre.
Figuriamoci se non ci crede ora che la sua Caninese ha centrato due successi in serie, mettendosi alle spalle ben tre concorrenti dirette.
Sperduti, non posso che esordire facendole i complimenti.
“Vi ringrazio, ma vanno girati ai ragazzi.
Sono sempre i giocatori i primi artefici dei risultati”.
Due vittorie consecutive hanno profondamente cambiato gli scenari per la Caninese.
“Chi ci dava per spacciati è servito, anche se pure noi in passato ci abbiamo messo del nostro per dar modo alla gente di pensarlo.
Diciamo che la vittoria contro il Real Monterosi è servita per l’autostima, mentre quella di Cerreto Laziale per i punti”.
Analizzando la prima, c’è chi ha visto da parte vostra una volontà feroce di centrarla.
“E’ stata frutto di una rivalsa verso coloro che ci snobbavano.
Siamo andati due volte in vantaggio ed in entrambi i casi siamo stati recuperati.
Incamerare quei tre punti è stato importante, anche perchè ha testimoniato che ci siamo sotto il profilo fisico”.
Una componente emersa anche ieri contro l’Empolitana Giovenzano.
“Se devo essere onesto, forse il risultato più giusto sarebbe stato il pari, ma non dimentico che all’andata sbagliammo ben due calci di rigore e che ieri eravamo comunque privi di due giocatori importanti come Roccisano e Chiaranda, che sabato sera ha accusato un ascesso.
Ieri l’Empolitana ha avuto un paio di buone occasioni per vincere, ma noi siamo stati bravi ad approfittare di una ripartenza per portare a casa la vittoria.
Sicuramente stiamo attraversando un buon momento dal punto di vista fisico.
Aver colto sei punti nelle ultime due partite, quando in una ipotetica tabella pensavamo di poterne incamerare due ci ha tolto da una condizione di classifica difficile”.
La vostra rimonta potrebbe sortire l’effetto di risucchiare nella zona calda anche squadre che attualmente ne sono al riparo, a suo avviso?
“Non credo.
Il Futbolclub, ad esempio, è una squadra composta di giovani di valore e che possono lasciare qualche punto per strada solo per una questione di inesperienza.
Ad oggi credo siano tranquilli, anche se nel calcio tutto è possibile…”.
Ora vi aspetta una settimana decisiva: prima il recupero con il Montefiascone e poi un altro scontro diretto con il Città di Monterotondo.
Cambierà qualcosa nel modo di impostare la settimana?
“Sapendo già da una decina di giorni del recupero con il Montefiascone di mercoledi prossimo, abbiamo già modificato qualcosina.
Domani svolgeremo un allenamento defatigante e cureremo la brillantezza, anche se le previsioni meteorologiche indicano un clima proibitivo per martedi.
Dopo il derby seguiremo un programma simile anche per preparare la sfida con il Città di Monterotondo”.
Come vanno interpretate queste due partite?
“Io credo che dobbiamo resettare mentalmente ciò che abbiamo fatto nelle ultime due uscite e concentrarci unicamente sul fatto che abbiamo messo da parte un tesoretto.
Adesso credo che la cosa importante sia dare continuità al periodo favorevole anche non perdendo.
Diciamo che firmerei immediatamente per uscire da questo doppio snodo con altri quattro punti all’attivo”.
Se avesse la facoltà di scegliere, la vittoria preferirebbe coglierla contro il Montefiascone per accorciare verso chi vi sopravanza o contro il Città di Monterotondo per allargare la forbice verso chi adesso vi insegue?
“Per un discorso di scontri diretti forse sarebbe preferibile battere il Città di Monterotondo.
Siccome però non posso scegliere, diciamo che cercheremo di vincere contro entrambe (ride)…”.
C’è un giocatore che va ringraziato in maniera particolare nell’ultimo periodo?
“Noi non abbiamo in squadra gente capace da sola di spostare gli equilibri, quindi dobbiamo cercare di lavorare molto dal punto di vista fisico ed ora anche su di un ritrovato entusiasmo.
Ovviamente la presenza in squadra di giocatori esperti come Mazzarini, Roccisano, Chiaranda e Goretti per noi è molto importante, però ai ragazzi amo ripetere sempre un concetto: “Noi dobbiamo solo svegliarci la mattina e correre come fanno gli africani”.
Attualmente la classifica dice che io sono un incapace e loro degli inadeguati, quindi dobbiamo lavorare sodo per far cambiare opinione alla gente”.