Alla fine è accaduto ciò che si paventava.
Ha prevalso la linea Bucci e non quella di Talone che fino all’ultimo istante ha cercato di opporsi ad un esonero francamente poco spiegabile.
Da questa mattina Enrico Baiocco non è più l’allenatore del Colleferro.
Il tecnico che i tifosi rossoneri hanno imparato ad amare nel corso di un quadriennio denso di soddisfazioni come non se ne assaporavano da decenni in via Berni.
Baiocco era subentrato nelle ultime giornate della stagione 2009/10, quando la squadra stava malinconicamente inabissandosi verso il campionato di Promozione.
Il tecnico di Tivoli aveva ricostruito, partendo dalle macerie.
Mentre a Colleferro si sventolavano ancora i ritagli ingialliti e consunti di giornali dove si parlava della Serie B sfiorata negli anni cinquanta, lui preparava le trasferte a Piglio ed a Paliano.
Lui ha regalato alla scarna bacheca rossonera il primo trofeo, quella Coppa Italia vinta a Guidonia contro La Sabina che valse pure l’immediato ritorno tra le big della regione.
Sempre lui ha concesso il bis a distanza di due anni, inserendo in quella stessa bacheca anche la Coppa Italia di Eccellenza, arrivata al termine del tumultuoso atto finale di Cisterna contro l’Atletico Boville.
Lui ha scelto i giocatori e li ha personalmente convinti a venire a Colleferro, dopo che per anni l’opzione era stata cortesemente scartata dai più.
Baiocco ha restituito lustro e credibilità attraverso il lavoro suo e del suo staff.
La motivazione dell’esonero poggerebbe sugli otto punti recuperati nelle ultime tre partite dall’Albalonga e sulla paura da parte del club di non centrare quel secondo posto che varrebbe l’accesso ai play-off nazionali.
I vertici della società si sono riuniti nella serata di ieri.
Pare che in un primo momento l’esonero del tecnico non fosse tra le opzioni prese in esame, ma che si fosse contemplata l’idea di bloccare i rimborsi ai giocatori.
Quella di far saltare Baiocco è stata una decisione maturata di buon mattino e partorita senza ombra di dubbio da Bucci, che successivamente ha messo sull’avviso Talone.
Quest’ultimo avrebbe provato un’ultima, disperata resistenza, ma alla fine ha prevalso la linea dettata dal socio entrato quest’anno nel direttivo della società.
L’allenatore è stato avvisato intorno alle 10.
La scelta del Colleferro ha lasciato basiti tutti gli addetti ai lavori del nostro calcio, ben consapevoli dell’importanza rivestita negli anni da Baiocco per il club rossonero.
Privarsi ad otto giornate dal termine del campionato di un allenatore che conosce ogni singolo filo d’erba del Caslini per consegnare una squadra dall’umor tetro ad un altro che dovrà ripartire da zero e con zero margini di errore non sembra una soluzione ponderata, nè particolarmente rispettosa nei confronti dell’uomo prima ancora che del tecnico Baiocco.
E’ probabile che il nuovo allenatore venga presentato alla squadra nel primo pomeriggio in occasione della seduta atletica ed i rumors danno per favorito Giuseppe Petrelli che, per ironia della sorte, fu anche tecnico di Baiocco anni fa a Tivoli.
Sarà però interessante come reagirà la squadra.
Molti tra i giocatori hanno costruito nel tempo un rapporto solido e franco con Baiocco e potrebbero assumere una posizione decisa in merito.
Con Baiocco andranno certamente via altre figure che negli anni hanno cementato il gruppo.
Sarà addio per il vice-allenatore Paolo Amici, per il fidato Mario Del Brusco e probabilmente anche per Andrea Angelucci, rientrato a dicembre a Colleferro dopo la fine del rapporto con la Viterbese Castrense, in tempo per aiutare Baiocco nel puntellare la squadra nel mercato invernale.
Bucci dovrà assumersi le responsabilità di una decisione che potrebbe sortire un effetto deflagrante a due mesi dalla fine del campionato con lo spogliatoio in subbuglio e la stragrande maggioranza dei tifosi schierati dalla parte del loro “Ferguson”.
Se il prescelto sarà Petrelli, l’esperto timoniere che fu di Viterbese, Civitavecchia e mille altre squadre non avrà tempo di fare miracoli, nè avrà facoltà di sbagliare alcunchè.
L’Albalonga preme, freme e silentemente ringrazia per uno scenario che oggettivamente favorisce la rincorsa della squadra di Lauretti.
Il Colleferro non ha che da augurarsi di aver azzeccato la scelta giusta, altrimenti verrà iscritto di diritto nell’albo d’oro degli autolesionisti.