A cura di Roberto Matrisciano
Promozione Girone D
Protagonista con la N.Cassino di un super girone di ritorno, con 33 punti conquistati in quattordici partite, tanto bel gioco e molti gol all’attivo, mìster Antonio Pecoraro non vuole fermarsi proprio ora. La vetta dista solo un punto e all’orizzonte c’è il big match del primo Maggio con la capolista Città di Minturnomarina. E’ tutto pronto per una partita che molto potrà dire su questo equilibratissimo girone D, nel quale ogni centimetro e qualsiasi particolare potrebbe risultare decisivo per la conquista del campionato.
Giovedì 1 Maggio ci sarà lo scontro al vertice contro il Minturnomarina.
In caso di vittoria ci sarebbe il sorpasso.
Mister, che sensazioni ha per la sfida verità contro la prima della classe?
” Visto la gara che abbiamo disputato Domenica scorsa ho sensazioni molto positive.
Sono soddisfatto non solo del risultato, ma soprattutto su come la squadra ha affrontato la partita.
Siamo stati bravi in tutto, sotto l’aspetto mentale, tecnico e fisico.
Giovedì andremo ad incontrare una buonissima squadra.
Stanno facendo un ottimo campionato, e il loro tecnico ha ampi meriti in questo.
Purtroppo giocheremo su un campo in terra, noi in casa giochiamo sul manto erboso, che tra l’altro è in buonissime condizioni.
Per noi sarà un ostacolo in più, dovremo stare attenti, ogni particolare può essere determinante “.
Mancano solo tre giornate alla fine.
Visto l’equilibrio che regna e il difficile calendario che vi aspetta, si accontenterebbe anche “solo” di un posto ai Playoff?
” Nella posizione in cui siamo, non possiamo accontentarci di nessun altro risultato che non sia la vittoria.
Appunto perchè siamo in tanti a lottare per le prime posizioni, ogni punto perso potrebbe essere fatale.
Noi abbiamo due scontri diretti, dunque, si rischia anche di non partecipare ai Playoff.
Ma se questo dovesse accadere, sarà perchè avremo fatto di tutto per vincere.
Io mi gioco la partita sempre per ottenere i tre punti.
Abbiamo l’obbligo di puntare a vincere il campionato, senza fare troppi calcoli “.
Lei è subentrato alla sesta giornata.
Che gruppo ha trovato dopo il difficile inizio?
” I ragazzi erano un pò provati emotivamente e giù di forma.
Per un mese abbiamo fatto un lavoro di recupero sotto l’aspetto mentale e sulla condizione fisica.
La squadra, avendo un ottimo rapporto con i tifosi, era demoralizzata per la falsa partenza anche nei loro confronti.
Abbiamo dovuto avere pazienza prima che i risultati arrivassero.
Poi, grazie al grande lavoro svolto da parte di tutti, i tre punti e il bel gioco non si sono fatti attendere “.
Con che modulo ha ottenuto la svolta?
” Ho iniziato con un 4-3-3, con il centrocampo a rombo più precisamente.
Schieravo il trequartista ad agire dietro i due attaccanti.
In quel momento mi dava più garanzie.
Per fortuna dispongo di ragazzi che sono capaci di adattarsi ad ogni situazione.
Direi che ho una squadra camaleontica.
Ho spesso cambiato modo di giocare, a seconda delle situazioni e delle assenze.
Ad esempio, nell’ultima giornata ho schierato un 4-4-2 lineare “.
Analizzando le statistiche , la N.Cassino attua un gioco corale.
Forse manca un bomber di razza, lo ritiene un problema?
” A mio avviso, è sempre meglio disporre di un centravanti che segni tanti gol.
Noi però, abbiamo sopperito alla grande a questa presunta mancanza.
Tutta la squadra gira bene e quasi tutti sono andati a segno “.
Sono stati decisivi gli innesti invernali? Ad esempio Keita, ma non solo…
” Direi di si. L’organico era già buono, ma incompleto.
Con loro abbiamo fatto un salto di qualità che ci ha permesso, fino ad ora, di fare un grande girone di ritorno.
Il nostro recupero in classifica è stato straordinario, impensabile dopo le prime giornate e difficile anche dopo il girone d’andata.
La squadra è stata bravissima nel compattarsi e ogni domenica ha dimostrato il suo reale valore “.
Ma anche nelle stagioni più esaltanti c’è spazio per qualche amarezza…
” Purtroppo l’unico neo è rappresentato dai Quarti di Finale di Coppa Italia.
Anche lì siamo andati vicini a giocarcela fino alla fine.
Siamo usciti con la Valle del Tevere solo ai rigori, e tuttora quella partita rimane un grande rammarico “.
La tifoseria del Cassino come è noto, è molto calda e passionale.
Purtroppo alcune volte è andata anche oltre l’incitamento della squadra, come dimostrano alcune sanzioni disciplinari di quest’anno e del passato.
Quanto è importante per voi il supporto dei propri sostenitori?
” Come ha già detto lei, il tifo a Cassino è molto sentito e quando è stato possibile ha dimostrato la solita nutrita partecipazione.
E’ sempre importante sentire il sostegno dei propri supporter, ti carica ancora di più.
Essendo una tifoseria anche molto esigente è normale che ad inizio stagione c’era grande delusione in loro.
Poi avete iniziato a vincere…
Si, ma non è bastato per alcuni tifosi.
Purtroppo con una frangia della tifoseria il rapporto non è buono, e questo mi dispiace.
Sono reduce da stagioni al Sora, e su di me nutrono ancora qualche riserva “.
Come vive questa situazione?
” E’ un altro motivo per vincere.
Cercherò di portare tutta la tifoseria dalla mia parte, per sostenere uniti la squadra.
Cassino merita palcoscenici più prestigiosi.
La storia e il seguito di tifosi della quale dispone, lo dimostrano “.
Fino a quattro anni fa, la città poteva ammirare il proprio team in Seconda Divisione, ex Serie C2.
Poi, per la mancata iscrizione al campionato ha dovuto ricominciare dalla Promozione.
Ha mai pensato che lei possa essere l’uomo giusto per riportare agli antichi fasti città e squadra?
” Ad essere sincero, vista la situazione generale che ci circonda, non credo a progetti a lungo termine.
Questa però, è una società molto organizzata e il Presidente mi è stato molto vicino nei momenti difficili.
Vorrei rimanere, a patto di poter e dover inseguire sempre traguardi importanti.
Mi piace allenare per questo.
Non ho mai allenato senza l’obiettivo della vittoria, e voglio continuare a farlo “.