A cura di Roberto Matrisciano
Il suo Palocco in questo inizio di stagione sembra inarrestabile, 10 punti in quattro gare e vittoria contro la lanciatissima Guardia di Finanza nell’andata dei 32esimi di Coppa Italia. Una squadra che segna, si diverte e fa divertire. Indubbiamente merito della società, del gruppo e del suo tecnico, Ivano Trotta. Ma a trainare questo gruppo di giovani ragazzi, c’è ne anche uno di 23 anni, che da Gennaio scorso, data del suo approdo in squadra, non ha mai smesso di segnare. Luca Mucili è già arrivato a quota cinque reti e insieme a un attaccante del calibro di Tornatore è in testa alla classifica dei marcatori del girone C. Città di Ciampino e Lepanto saranno anche delle squadre quasi impossibili da contrastare, ma i sogni non hanno limiti, così come i gol dell’attaccante cresciuto al “Borghetto” con la maglia della Pescatori Ostia.
Mercoledì è arrivata una nuova vittoria, stavolta in Coppa Italia.
E l’avversario non era certo dei più facili…
” E’ stato un successo importante, anche se c’è ancora il ritorno da giocare.
Il vantaggio di un gol non ci mette a riparo dalle insidie che potremmo trovare in trasferta.
Si preannunciava una sfida equilibrata, visto anche il momento positivo che entrambe stavamo vivendo, e così è stata.
Più o meno siamo due squadre che si equivalgono, anche se il mister, nell’occasione ha scelto di fare un consistente turnover.
A mio avviso è stata una scelta giusta, quest’anno siamo ventotto in rosa e ci sarà spazio e bisogno di tutti”.
La società, mettendo a disposizione una rosa così profonda, dimostra di essere ambiziosa…
” Siamo più forti e più completi rispetto allo scorso campionato.
Siamo un gruppo di giovani che ha tanta voglia di fare bene, e ogni Domenica in campo diamo il 100%.
Speriamo di fare un bel campionato”.
E se i tuoi gol valessero qualcosa di più grande, rispetto a un buon piazzamento?
” Magari! Sarebbe un sogno raggiungere degli obiettivi importanti insieme alla squadra.
Ma davanti a noi abbiamo squadre molto forti, e anche se non le conosco tutte personalmente, per via dei nuovi gironi, ci sarà da lottare.
Città di Ciampino, Lepanto, Cori partono sicuramente avanti.
Il girone C si conferma molto competitivo, secondo me è il più impegnativo”.
Ripercorriamo la tua giovane carriera.
Dove iniziasti a tirare i primi calci?
” Ho giocato dieci anni con la Pescatori Ostia, poi sono passato all’Ostia Mare disputando il campionato Juniores Elite.
Quando mi sono trasferito all’Ostia Antica, ho giocato i primi anni da Under, poi ho trovato continuità”.
Continuità…Come quella che hai trovato dentro l’area di rigore.
Due anni fa, trascinasti i bianconeri alla salvezza…
” Nel primo anno da titolare segnai 17 gol, nel secondo, quello in cui ci salvammo ai playout, segnai 24 reti, compresa quella nel match decisivo con il Maccarese.
Fu un anno pieno di soddisfazioni”.
Dopo l’exploit del 2012/2013 sono arrivate diverse chiamate anche dall’Eccellenza, vero?
” Si, esatto. Rifiutai per rimanere vicino casa per motivi di lavoro.
Poi approdai a Focene, nel quale non riuscii mai ad ambientarmi, ma non per colpa di qualcuno, è andata così e basta.
E da Gennaio scorso sono a Palocco, dove mi trovo davvero a mio agio.
Che tipo di ambiente si respira in società’?
Scommetto che sarai anche molto coccolato dalla squadra e dallo staff, visti i tuoi numeri sotto porta…
” Qui mi trovo benissimo, non potevo chiedere di meglio.
Si è vero, ricevo anche molte attenzioni (ride), è un ambiente accogliente.
Ma il merito dei miei gol va condiviso con tutta la squadra, e dai preziosi consigli di mister .
Lui ha molta esperienza alle spalle, e ha terminato di giocare poche stagioni fa.
Ascolto sempre quello che mi dice, anche perchè nella sua carriera ha ricoperto dei ruoli offensivi e i suoi dettagli tattici sono utilissimi”.
Qual’è stato il tuo partner d’attacco ideale?
” Con Catracchia formavamo una coppia perfetta.
Abbiamo giocato solo metà stagione insieme, il girone di ritorno.
Ma tanto basta per scegliere lui come compagno con cui ho avuto il maggior feeling.
Ci completavamo, e il mister lo diceva sempre.
Lui agiva di più dentro l’area di rigore, mentre io partivo da dietro.
Anche fisicamente avevamo delle caratteristiche ben compatibili.
Insieme abbiamo fatto molti gol, e contribuito alla salvezza del Palocco.
E come dimenticare poi il capitano e numero 10 del Focene, Christian Parisi.
Anche lì abbiamo giocato poco assieme, ma è davvero facile giocare in attacco vicino ad un giocatore con le sue qualità”.
Catracchia in estate è andato al S.Severa, ora in attacco hai nuovi compagni.
Il mister che approccio tattico ha adottato quest’anno?
” Per caratteristiche siamo più veloci in attacco.
Mi trovo molto bene con i compagni di reparto: Florez, De Santis e Di Nardo.
Abbiamo abbandonato il 4-4-2, dove io e Catracchia eravamo le due punte.
Quest’anno giochiamo con un 4-2-3-1, dove sono il terminale più offensivo.
Non ci è voluto molto ad adattarmi a questo modo di giocare, c’è un ottima intesa tra noi”.
Indipendentemente dalla categoria in cui gioca, hai un modello in attacco a cui ti ispiri?
” Ho sempre ammirato Filippo Inzaghi, l’ho seguito fin da quando ero bambino.
Ho cercato sempre di ispirarmi a lui, ai suoi movimenti.
Magari ad avere solo qualche sua qualità!”.
Ci credi e speri ancora in una chiamata dall’ Eccellenza?
” Ad essere sincero quest’estate ho ricevuto molte meno offerte rispetto a due anni fa.
Ma in futuro, nel caso dovessero arrivare proposte interessanti, sarei disposto, a differenza del passato, di accettare indipendentemente dalla lontananza.
Sarebbe un occasione importante, che vorrei cogliere”.