A cura di Giovanni Crocé
Paoloni; Ferronetti, Mantovani, Belotti, Chiellini; D’ Astolfo, Aquilani, Padoin, Pazzini; Potenza, Della Rocca. Perico, Ivaldi, Stefani, Laner, Lodi, Palladino.
Questa era la formazione under 19 azzurra allenata allora da Paolo Berrettini che vinse a Vaduz in Liechtstein l’Europeo di categoria battendo 2-0 il Portogallo con reti di Della Rocca e Giampaolo Pazzini, ed in mezzo a loro, a centrocampo, venne schierato anche Adriano D’Astolfo, in quel luglio del 2003.
L’attuale capitano e playmaker dell’Ostiamare è tutt’ora, dopo le esperienze nel professionismo, tra cui le più prestigiose con Ternana e Lodigiani, il faro della manovra della attuale prima in classifica del gruppo G di serie D, i lidensi biancoviola allenati da Roberto Chiappara. Andiamo oggi ad ascoltare le impressioni del mediano ostiense, coscienza critica degli umori dello spogliatoio di Via Giovanni Amenduni che si appresta ad affrontare la settimana d’allenamenti in vista della visita della Nuorese.
Adriano, il fatto che voi siate davvero in un ottimo momento anche come coesione interna è stato confermato domenica col successo a Fondi, cosa c’è di nuovo?
Di nuovo c’è tanto, piccoli particolari che solo chi non è qua dentro giustamente non può sapere. Non sono solo i risultati e il primo posto a farci andare a mille, o meglio non solo. Anzi, siamo felici già prima di giocare per quello che sviluppiamo in settimana, ci sentiamo preparati ad ogni evenienza e mai come quest’anno, a chi mi chiede se questa è la mia Ostiamare più forte, beh, vi dico forte e chiaro di sì. Io sono all’Anco Marzio a giocare da 4 campionati e una squadra completa come questa io non l’ho mai vissuta dal di dentro in biancoviola. Poi possiamo fare bene o benissimo, ma ho sensazioni che altri anni non avevo, e visto che ho girato tanti campi e tante categorie, concedetemi di dare un peso specifico importante a certi istinti. C’è un gruppo vero, e questo ti aiuta ad accettare con più saggezza anche qualche sconfitta o qualche momento difficile che altrimenti vivresti come una catastrofe, cosa che invece avete visto non è accaduto, pur avendo perso a Isola Liri, la testa è sempre pensante, fredda.
Qualitativamente molti dicono che nell’11 di base siete all’altezza delle grandi, Lupa Castelli e Viterbese, se dovessero esserci però infortuni o cali di forma, ecco che la vostra panchina è ritenuta da chi troppo corta, da chi troppo giovane…
Non ce lo nascondiamo neppure noi, soprattutto i “senior” sanno che alla lunga in teoria avere più “Over”, più atleti esperti da spendere nel corso del campionato permette di non abbassare la cifra tecnica ed esperienziale della squadra, però è anche vero che non dobbiamo fasciarci la testa prima di essercela rotta anche perchè tutti possono avere problemi anche con rose oceaniche, e noi puntiamo soprattutto ad arrivare a dicembre nella posizione più alta possibile, possibilmente anche primi non ci spiacerebbe, ovvio (dice ridendo n.d.r). Poi magari il presidente aggiungerà qualcosa, perchè Patron Lardone è il nostro primo tifoso e si sa che l’appetito vien mangiando come si sa che Viterbese e Lupa Castelli hanno in percentuale speso più di noi. Ma avete visto che appena si è fatto male un big del calibro di Loreto Macciocca in attacco, ecco arrivare Massella, forse sarebbe arrivato comunque, chi può dirlo, ma tutti hanno visto che se c’è bisogno e facoltà, il presidente non ha preso gente come Fanasca ed Angeletti per scherzo, la voglia di fare almeno i playoff c’è tutta, poi dipenderà da noi ottenere sempre di più…
Mi dovessi dire chi ti ha strabiliato tra i giovani o i vecchi che non conoscevi?
Ti rispondo su entrambi, per i “senior” Angeletti aveva fama di essere un terzino di peso e spinta, esperto ma ancora longevo, ed è una dinamo inarrestabile, attacca la profondità, difende, è arcigno, un grande acquisto e un ragazzo positivo con cui non avevo mai giocato, una sicurezza. “Tommy” Maestrelli è un ’95 di fosforo, a centrocampo dà tanta geometria, ma se serve “picchiare” picchia, se c’è da impostare o difendere sa fare tutto, è un mediano totale che sa stare dappertutto e infatti dopo un infortunio iniziale sta giocando tanto e in alcune cose giustamente come dici tu, mi ricorda anche me stesso da giovane, ci sta il paragone, sarà un bel “jolly” per noi, lui è l’esempio di un “giovane-vecchio” con già tanta esperienza e ce ne sono tanti altri come Palazzini che il mister Chiappara deve far ruotare per motivi di lega e li scoprirete pian piano.
Proprio mister Roberto Chiappàra forse ora è il vero motivo, forse più anche di big come te, Massella, Macciocca, Costantini, per cui siete accreditati di un futuro e di un campionato radioso…
E lo pensiamo anche noi, raramente si è instaurato un feeling tanto positivo e immediato, si vede che mister Chiappara è uno “vero”, uno che sa parlare nel modo giusto a tutti, capendo quando, cosa e come dirlo a ciascuno di noi, sapendo che ogni giocatore ha la sua testa, e alla fine ottiene quello che vuole, a quanto pare dai risultati. E’ anche vero che alla lunga molti lo vedono come l’ex professionista che ha fatto tanta gavetta quindi nutriamo stima in lui perchè a certi livelli lui, e il suo secondo Daniele Berretta, ci sono arrivati e quindi gli credi non dico sulla parola ma quasi. Poi è uomo di campo, è del ’73, alla fine lo vediamo come un “ragazzo” come noi, parlo di quelli più grandi. Quindi a cascata i senior credono in lui e per forza di cosa anche i più giovani ed ecco che si crea quel blocco ostiamare di cui parlavamo prima, che è la cosa più difficile di sempre storicamente in una squadra di calcio che vuole andare lontano. Per me il mister c’è già riuscito e siamo noi i primi a sapere che siamo fortunati ad essere allenati da lui e da Berretta.
Anche se obiettivamente è raro pensare che l’Ostiamare starà senza i suoi fari, come te e altri, siete indispensabili…
Certo, mi fa piacere essere sempre presente, ma ad esempio se il mister come può accadere, sceglierà di giocare con tre “Over” in difesa schierando insieme Piroli, Angeletti e Martinelli, potrei stare fuori io, e sono il primo a dire che da parte mia non ci saranno problemi, perchè io credo in questa rosa e tutti a turno avranno bisogno di un compagno pronto a dargli una mano, anche essere esclusi a volte fa crescere e mister Chiappara è maniacale nel valutare l’intensità degli allenamenti. Gioca chi va a mille, poi il resto, a parità di talento.
Eppure la Nuorese in casa domenica è il classico avversario che seppur con non molti meno di voi, potrebbe indurvi in errore…
Noi siamo già rimasti scottati a Isola Liri e non ci vogliamo ricascare domenica, perchè la continuità fai tanto per ottenerla ma bastano 1-2 sconfitte sparse per farti perdere autostima e minare certi equilibri, quindi la nostra voglia è quella di fare più punti possibili per prepararci adeguatamente a match chiave che arriveranno come Viterbese, Olbia, Lupa Castelli, quindi la Nuorese non la prenderemo sottogamba, ve l’assicuro.
Correte molto più del solito e in casa avete una marcia in più…
Giocare bene in casa è normale, siamo grati ai nostri tifosi che tifano con orgoglio da sempre, non da ora, e in quanto al correre è vero, ci alleniamo bene, ci isoliamo totalmente e mister Chiappara è fissato con la corsa, anche lui da giocatore era un motorino, e uno dei suoi cardini è cercare di fare la partita subito, fin dal primo tempo, avversario permettendo. Quando vede che gestiamo ci giudica molli e ci invita a darci dentro e semmai dopo gestire un vantaggio. Non sempre ci riusciamo anche per meriti altrui, perchè molti ora ci conoscono di più e a volte ci limitano, ma per ora lo stare in movimento e palleggiare è una caratteristica che sta facendo la differenza più del solito per noi.
Anche tu sei già andato in gol alla prima a Palestrina e in particolare vai molto più in area, ti inserisci di più…
Io ho sempre avuto la voglia e le possibilità di provarci, ma in un 4-3-3 come lo imposta mister Chiappara le mezze ali come me a centrocampo sono tenute a provare a inserirsi spesso e questo mi piace molto, anche perchè credo che alla lunga sia un gioco dispendioso, ma i gol dei centrocampisti e dei difensori saranno un bonus prezioso per le nostre sorti se riusciremo ad aggiungerli a quelli delle punte. Prima mi veniva chiesto un gioco diverso, da centrocampista davanti alla difesa e facevo prettamente lanci, ora anche in questo caso sto trovando una dimensione atletica che mi permette di provare di tanto in tanto anche la conclusione e l’entrata in area, ma torniamo sempre a quello che chiede l’allenatore e lo staff.
Grazie Adriano, buona settimana d’allenamenti e buon campionato!
Grazie a voi, a presto e buona Serie D anche a voi di sportinoro e calcio d’angolo!