A Cura di Giovanni Crocé
Si ringraziano per le foto interne a corredo di questo articolo Susanna Musanti ed Alessandro Pintus
Roberto Cappai, numero 9 della nuorese, classe 1989 e 7 gol in campionato, ma sabato in anticipo affronterete la Lupa prima della classe…
E’ senza dubbio uno dei tre avversari peggiori possibili nel nostro girone, e con l’Ostiamare non andò bene nè per me che venni espulso nè per la Nuorese che perse quella partita, però se partiamo scoraggiati leggendo la classifica manchiamo di rispetto alle nostre qualità ed ai tifosi, e non mi sembra il caso nè sono il tipo da pormi dei limiti, anche se la Lupa Castelli sarà come detto per me una delle tre squadre – insieme a Viterbese e Ostiamare – che vincerà il campionato, cioè, andiamo a giocare in casa del meglio del meglio, ma non sono certo al cento per cento che noi si parta battuti nè che siano enormemente meglio di noi, se ci staremo con la testa, se giocheremo al cento per cento per tutta la partita, saremo un bell’osso duro.
Loro hanno una striscia di risultati utili folle, 46 gare senza perdere, una eccellenza vinta e sono primi giocando bene, la partita peggiore per te che sarai centravanti?
Spesso se non si ingrana la marcia giusta in trasferta contro una squadra in salute a dir poco come lo è la Lupa, palloni decenti ne arrivano pochi, ma secondo me dopo la vittoria nel derby con l’Olbia e da circa una quindicina di giorni, noi siamo tutta un’altra squadra, più forti, più pimpanti e più sicuri di noi, per me stiamo bene, poi vedremo quanto e come tradurremo questo benessere psicofisico in partita, quello dipende da noi e da loro.
E’ anche vero che tu dimostri di stare ancora meglio degli altri, segni spesso dei gol bellissimi e sei uno dei pochi numeri nove di peso proprio insieme a Nohman, di quelli capaci di far reparto da soli, con la stazza…
Ci può stare il termine di paragone, ma posso garantire che sto meglio forse anche da quando con mister Bacci abbiamo cambiato modulo, ora giochiamo in campo col 4-4-2 e avere sempre una seconda punta vicina, nel reparto d’attacco, confesso che mi sta aiutando tanto, perchè secondo me il 4-3-3, anche per nostri demeriti, non lo abbiamo interpretato troppo bene, gli esterni spesso erano molto, troppo larghi e schiacciati verso il centrocampo e spesso effettivamente ero un po’ troppo isolato, ma evidentemente adesso gira tutto molto meglio di prima. Anche fisicamente, a quel che so io forse mancherà solo Cadau che ha un problema alla schiena ma per il resto il gruppo sta benone e si rende conto della grande partita che dovrà fare sabato a Rocca Priora, quindi siamo carichi, d’altronde non abbiamo nulla da perdere…
Ecco quale è il tuo reale obiettivo personale e quale quello della squadra, sembrate una squadra che può fare senza dubbio di più…
Io parto umile ma ambizioso al tempo stesso, prima ci si salva e poi si penserà ad altro, perchè abbiamo sofferto tempi difficili ma concordo con te che la qualità l’abbiamo, in particolare a me interessa sempre che la nuorese resti nella colonna di sinistra, e poi vedremo. Io vorrei almeno raggiungere e se possibile superare i 15 gol realizzati sempre in D ad Arzachena due stagioni fa, ora sono a 7 quindi c’è comunque da lavorare molto, ma conto di farcela, mi sento praticamente al cento per cento dopo qualche piccolo problema fisico.
Ma concretamente, come si imposta la partita per andare a far punti in casa di una squadra che non perde da oltre quaranta partite?
Prima o poi dovrà accadere, poi non so dire nè quando nè se saremo noi, ma anzitutto bisognerà fare la partita perfetta, poi avere anche un pizzico di fortuna e poi si vedrà, la prima cosa sarà abolire le distrazioni difensive e poi spero di avere almeno una palla giusta per fare male, ma si gioca sempre di squadra…
Tu hai girato molto in sardegna, e da bomber sardo sei noto al grande pubblico della serie D, ma vieni da una stagione da 13 partite in C2 a Castel Rigone in umbria, cosa ti manca per tornare tra i professionisti?
A venticinque anni sento che in buona parte dipenderà solo dai fatti che saprò fare in campo, ma a Castel Rigone è stato molto fuorviante il fatto di leggeere le 13 partite fatte in stagione (più una precedente annata in C2 alla Villacidrese nel 2009 e nel 2010) perchè ne ho fatte per la maggior parte partendo dalla panchina e in una squadra pian piano sempre più in crisi che poi è retrocessa, quindi la D l’ho “meritata” retrocedendo sul campo e allora mi è parso giusto tornare qua alla Nuorese, nella mia regione, per trovare continuità e giocare il più possibile. Per fortuna posso dire che tutto sta andando per il meglio a livello fisico e di realizzazione, spero di poter regalare qualche soddisfazione in più alla squadra, se lo merita.