Marco Cesaretti, terzino classe 1996 tra i più positivi sempre, tra le fila dell’Ostiamare ex capolista, anche quando avete perso, la costanza è la tua forza?
Generalmente penso di si ma va anche detto che essere a 18 anni in un contesto di squadra tanto importante per i giocatori che la compongono e le aspettative societarie mi induce anche a spingere con giudizio al di là di quello che mi dice il mister Chiappara. Sono io che in questo momento della stagione spesso ritengo opportuno di fare “da guardia” a Piro, quando c’è, perchè domenica col Sora sarà ancora fermo per squalifica, e lui è una vera punta esterna. Ma a me piacerebbe eccome spingere, l’ho sempre fatto e se servirà continuerò a farlo sempre di più…
Anche perchè venite da uno 0-0 a Budoni, avete perso di misura negli scontri diretti con Viterbese e Lupa Castelli e siete passati dal primo al terzo posto e forse una scossa deve arrivare, per farvi ritrovare la verve di inizio stagione…
Io sono del parere che c’è una sottilissima distinzione nel nostro caso tra sfortuna e imprecisione sottoporta e anche dietro, per carità, perchè anche il reparto dove gioco io può e deve fare di più. Ma a Sora sarà un bel test perchè anche senza Piro faremo di tutto per vincere, vogliamo tornare ad assaporare la sensazione che si prova a tornare a casa soddisfatti di sè stessi e coi tre punti in tasca.
Ma vista con gli occhi di chi è partito a sudare già da agosto come te, pensi che il terzo posto rispecchi quello che meritate realmente o pensavi di stare più in alto?
A dirti la verità ora come ora il terzo posto rispecchia esattamente quello che abbiamo fatto con una partenza scoppiettante e un calo dovuto a imprecisione e sfortuna, perchè appena gli avversari hanno avuto mezza occasione da gol l’hanno messa dentro, mentre noi abbiamo creato, ad esempio con la Viterbese, ma se non piazzi il punto al momento giusto poi la partita può finire male e a noi secondo me è successo questo. Trovo realistico il terzo posto e più o meno la scorsa estate di questi tempi mi aspettavo di essere dove siamo ora ma una volta raggiunto il primo posto dico anche che possiamo tornarci e dobbiamo provarci con tutte le nostre forze. Nessuno in società ci ha mai chiesto di vincere il campionato ma siamo noi ad aver capito che possiamo provare fino all’ultimo a regalarci un sogno, anche perchè abbiamo, come dice mister Chiappara, una mentalità operaia a tratti commovente che secondo me alla lunga ci darà tante soddisfazioni. Siamo umili e affamati nonostante ci siano tanti senatori che questa categoria l’hanno giocata tante volte e potrebbero accontentarsi, ma noi vogliamo più dei playoff e ci scoccia un po’ non essere più menzionati tra chi può vincere il titolo…
Per la verità spesso vi viene contestato solo e soltanto una panchina un po’ corta rispetto a Lupa e Viterbese e poi passare dal primo al terzo posto forse ha raffreddato qualche addetto ai lavori riguardo alla vostra candidatura al titolo…
Ci posso stare, è un ragionamento giusto e logico ma garantisco che noi non la pensiamo così, solo che il giovane viene stimato magari al secondo-terzo campionato, ma per fare la D secondo me ce ne sono tanti bravi, io sono al secondo campionato in prima squadra procedente dalla Totti Soccer School e posso dirti che al di là del mercato, noi non siamo finiti qua, non a novembre, chi pensa questo si sbaglia. Speriamo di far cambiare idea a qualcuno già domenica ospitando il Sora. Poi come questo grande gruppo di giocatori e di staff ha accolto Fanasca, Massella e Angeletti, se arrivarà qualcuno di altrettanto forte ed utile, nessun problema, se serve a vincere ben venga.
L’impressione è che tu possa fare molti più gol e provare a dare una mano anche in avanti, mentre Angeletti già dall’altra parte in virtù della forza atletica ed esperienza, va a briglia sciolta sulla fascia. Puoi osare di più?
Io vengo dalla Totti Soccer School con cui tra l’altro ho vinto il Beppe Viola Giovanissimi nel 2011 e poi sono stato là anche l’anno dopo prima di andare ad Ostia, e come massimo di gol ho segnato 5 marcature, spesso mi hanno messo anche più alto, il mio ruolo ideale prevede la spinta, visto che da più piccolo venivo usato esterno alla Christian Maggio, in un centrocampo a 5. Vedremo se sarà possibile, ma il grande lavoro che mister Chiappara mi ha fatto fare quest’anno è stato soprattutto sulla fase difensiva e le diagonali, come spesso accade per un 18enne e allora magari adesso ho molto più in testa di difendere bene, più avanti, come detto, vedremo, un gol mi piacerebbe, presto o tardi.
Di quel Beppe Viola vinto con la Totti Soccer School e mister Orlandi senti ancora qualcuno?
Certo che si, c’è bomber Castro Andrea che dopo Tor Tre Teste è andato al Livorno preso dall’Inter e ora è a Carpi in B in Primavera, poi Lo Schiavo è all’Albalonga, Christian D’Antoni qua con me all’Ostiamare insieme a Cappabianca anche se adesso è fuori per un brutto problema fisico, il portiere Bolletta è alla Berretti della Lupa Roma e Lorusso è ancora a far valanghe di gol a Tor Tre Teste in Juniores e spero che presto spicchi il volo perchè tutti sapete che con quella categoria non c’entra nulla, sono in contatto con tanti. Ma quell’anno per me, anche se in campionato non facemmo granchè coi giovanissimi, però vinsi il torneo delle regioni. Del Tdr però ricordo poco o nulla, mentre del Beppe Viola vinto quella estate tutto, un torneo pazzesco perchè tanti iniziarono a credere di passare a provare a far sul serio col calcio, non eravamo più i 14enni di prima, una rassegna mitica per me, francamente.
Onestamente tra le due rivali chi ti piace di più quest’anno tra Lupa e Viterbese se non vinceste voi dell’Ostiamare?
Credo che la Lupa come singoli sia più forte, ma potrei anche sbagliarmi, anche perchè più o meno sono molto simili, due squadre pazzesche in tutti i reparti.
A 18 anni quest’anno chi ti ha dato più gatte da pelare come avversario?
Dico la verità senza pensare di passare per presuntuoso perchè mai lo sarò, ma se mi alleno tutte le settimane contro una freccia come Daniele Piro, poi credetemi che questo aiuta molto in campo, perchè poi si potrà sbagliare qualcosa, ma nessuno mi ha impressionato finora, e questo perchè affrontare ogni giorno uno come Piro, a forza di puntarti ti forma eccome. Devo dire che sono già felice per quanto sento di essere migliorato ma ci mancherebbe, credo di poter fare ancora molto di più e solo risultati migliori della squadra mi permetteranno di essere ancora di più in evidenza. Intanto mi prendo anche una presenza nella vostra top 11 girone G settimanale, la seguo sempre e mi fa piacere, anche se De Nicolò che gioca con me ed è quasi mio coetaneo (difensore centrale del 1995) ha anche fatto già gol e allora devo darmi da fare di più (dice ridendo ndr).
Ti sei dato un tempo tecnico per vedere se davvero puoi vivere di calcio?
Gli anni da under in età di lega sono molto importanti ed è in questo lasso di tempo che prenderò una decisione su “cosa fare da grande”, ma già essere ora in D con la maglia della mia città, anche se ho iniziato nella vicina Pescatori Ostia, mi riempie di orgoglio. Oltretutto Cerco di non pensare che molti giocano perchè una regola federale lo impone, finisco gli allenamenti sempre morto di fatica per evitare che fra qualche tempo questa sorte possa toccare a me e nel frattempo studio, visto che non voglio finire in mezzo alla strada, cercherò di fare l’università e mi affascina la psicologia, facoltà che proprio il mio compagno di difesa De Nicolò sta già frequentando, quindi oltre a cercare di far gol come ha già fatto lui, gli chiedo già qualche consiglio anche su questo. (altra grande risata). Ma ora penso solo all’Ostiamare, perchè per me questo anno, ed il presente in generale, sono sempre la cosa più importante.