“Se arrivi in doppia cifra, ti aggiudichi un’intervista sul sito ufficiale della società!”.
Questa la promessa di Stefano Ciardulli, dirigente accompagnatore della Juniores Nazionale della Lupa Castelli Romani, al giovane Daniele Marino.
Detto, fatto.
Con la doppietta realizzata sabato scorso contro l’Isola Liri, l’attaccante di Recchia è arrivato a quota undici gol, confermandosi capocannoniere indiscusso dei giovani lupacchiotti.
E, puntuale, è arrivata anche la sua intervista, un piccolo “premio” per un ragazzo che da inizio stagione ha messo in campo tutto se stesso per cercare di rilanciarsi dopo un anno difficile.
Cresciuto calcisticamente nella Nuova Tor Tre Teste, Marino ha vissuto la trafila delle giovanili indossando diverse maglie importanti nel panorama romano: dal Cinecittà Bettini alla Romulea, fino ad arrivare al Tor Sapienza ed approdare in estate alla Lupa, che ora trascina a suon di reti all’inseguimento di un sogno che coincide con le finali nazionali.
“Sono molto contento di come stanno andando le cose”, commenta Marino, “anche perché venivo da un’annata al Tor Sapienza non molto fortunata, sia dal punto di vista realizzativo che fisico.
Grazie alla mia forza di volontà, ma anche grazie a tutti i miei compagni, sono riuscito a rimettermi in carreggiata, e spero che questo sia solo l’inizio”.
Dopo un avvio con il freno a mano tirato, infatti, i ragazzi di mister Recchia hanno saputo inanellare una serie di risultati importanti, che li hanno portati ad una sola lunghezza dalla zona play off.
“Il merito dei passi in avanti che abbiamo compiuto è di ognuno di noi, perché tutti abbiamo dato il massimo per rialzarci dopo un inizio di stagione difficile.
Mister Recchia, che io avevo avuto modo di conoscere quando giocavo al Cinecittà Bettini, ha fatto finora un ottimo lavoro, ma il bello viene adesso.
Sabato ci aspetta il derby con il Palestrina, poi toccherà al Cynthia, che ci precede di un punto in classifica, e poi la prima del girone di ritorno con l’Astrea, che ha 18 punti esattamente come noi.
Queste gare ci diranno dove potremo arrivare, ma la strada è ancora lunga.
Il nostro è un girone strano, e alcune compagini sembrano un gradino più in basso rispetto alla media.
Personalmente oltre al San Cesareo, che merita la posizione di classifica che occupa, sono rimasto impressionato dal Rieti, che contro di noi ha dimostrato di essere una grande squadra, con individualità veramente importanti.
Noi però dobbiamo guardare in casa nostra, perché siamo un buon gruppo e vogliamo toglierci belle soddisfazioni”.
Studia da leader, Daniele Marino, e dimostra di avere carattere e idee chiare anche fuori dal campo.
Merito di chi lo ha allenato in passato, formandolo calcisticamente e umanamente.
“Se mi guardo alle spalle, sono tre gli allenatori che più di tutti hanno segnato il mio percorso.
Su tutti c’è Di Nunno, che ho avuto alla Tor Tre Teste, dove allena ancora oggi.
Lui mi ha trasmesso praticamente tutto, dai movimenti tattici alla posizione da tenere in campo, e lo ringrazierò sempre per quello che ha fatto.
Poi c’è Alfonsi, che ora allena la Tor Tre Teste, e mi ha insegnato a tirar fuori il carattere, soprattutto nelle gare importanti, cosa che forse mi mancava in passato.
Ed infine c’è Orlandi, che mi ha allenato negli Allievi Elite del Cinecittà Bettini, che mi ha permesso di crescere anche a livello umano.
Per quanto riguarda Recchia, lo conoscevo e sapevo che era molto bravo.
Lui mi ha “trasformato” in un esterno ma soprattutto da lui ho imparato il modo giusto di stare in campo e di utilizzare al meglio le energie nel corso delle gare.
Io sono un giocatore che fa della corsa e della velocità le sue caratteristiche principali, e devo imparare a gestirmi nel modo migliore.
Il mio limite?
Il colpo di testa, anche se quest’anno qualche gol è arrivato!
Qual è stato il più bello in stagione?
Difficile scegliere.
Probabilmente il più importante è quello siglato all’Anziolavinio.
Perdevamo 2-1 ed io sono entrato dalla panchina, visto che non ero al meglio.
Ho segnato proprio di testa, e quel gol ci ha permesso di conquistare un pareggio fondamentale a livello di classifica ma anche di morale”.
Perché la Lupa ha un obiettivo ben preciso per la stagione, quello di puntare alle finali nazionali, come dimostrano i colpi di mercato che la società sta mettendo a segno in questi giorni.
Il direttore tecnico Mariano Nazio, infatti, grazie alla collaborazione con Marco Amelia si è aggiudicato due pedine importanti come Tiziano Nesta e Luca Menichetti (nella foto, insieme in occasione della vittoria dello scorso campionato con il Rocca Priora), che arrivano proprio dal Rocca Priora e andranno a rinforzare un organico già ben strutturato.
“Conosco i nuovi arrivati e so che ci potranno dare una mano.
Sono convinto che si integreranno facilmente all’interno del gruppo, perché qui c’è un ambiente molto sereno.
Personalmente, mi trovo molto bene con tutti, in particolar modo con Andrea Ciardulli che conoscevo già in passato.
Ci tengo però a mandare un enorme in bocca al lupo a Christian Mastropietro, che recentemente ci ha salutato per intraprendere un’esperienza importante in Eccellenza con l’Empolitana: si merita il meglio, perché è un giocatore dalle grandi doti che mi ha veramente stupito”.
Per concludere, non si può non parlare di obiettivi.
Di squadra, ovviamente, ma anche personali, perché con 11 gol realizzati in 12 gare disputate dai suoi, non si può non sognare in grande…
“La Lupa deve puntare alle finali, e sono convinto che potremo giocarci le nostre carte fino alla fine.
Il mio obiettivo personale, visto che sono già arrivato in doppia cifra, è quello di raggiungere i 20 gol.
Magari stavolta mi farò promettere qualcosa di più cospicuo di un’intervista in premio!
Scherzi a parte, ringrazio Ciardulli e con lui tutti i dirigenti di questa squadra, perché è anche grazie a loro che si è formato questo bel gruppo, e al di là degli obiettivi personali ciò che conta è centrare i traguardi che la società si è posta ad inizio stagione”.
(Ufficio Stampa Lupa Castelli Romani)