A Cura di Giovanni Crocé
Mister Roberto Chiappara, il 2015 si è aperto con una sconfitta contro l’Astrea a Casal del Marmo, domenica arriverà da voi un Palestrina che lotta per non retrocedere…
Per questa settimana io ed i ragazzi non abbiamo pensato solo e soltanto al nome dell’avversario, ma soprattutto a lavorare intensamente oltre che sul piano atletico, perchè questi calciatori hanno sempre corso e lottato tutti i giorni a duemila all’ora, anche su quello mentale. E’ una gara da vincere assolutamente come lo erano però anche tutte le altre precedenti, ma è la prima in cui mi aspetto che oltre al risultato torni il gioco, perchè con l’Astrea è probabilmente stata la prima volta a mio giudizio che non ho visto gioco, non ho visto la nostra solita capacità di fare la prestazione comunque positiva, in grado di permetterci di provare a vincere la partita. Chi ci mette all’appello anche il pareggio di fine anno col Cynthia non mi trova d’accordo perchè prima di Natale, oltre ad avere tante assenze, abbiamo giocato oltre metà gara in 10 uomini per l’espulsione di Angeletti e abbiamo dovuto impostare tutto un altro match. Stavolta al contrario recupero tutta la rosa, anche chi manca da qualche partita per squalifica come Massella in avanti, e quindi sono convinto che dipenderà dalla sicurezza con cui sapremo esprimerci in campo e pur essendoci ovviamente degli avversari agguerriti, mi concentrerò molto sul nostro atteggiamento.
Tuttavia è proprio la tranquillità e la sicurezza che sembra mancare da qualche partita a questa parte, lei da quando ha notato questa involuzione biancoviola?
Se sapessi il momento esatto e soprattutto perchè, te lo direi, ma proprio perchè alleno questi ragazzi tutti i giorni posso dire che sono splendidi e inappuntabili sotto al profilo del comportamento e della dedizione, della voglia, soprattutto quando si allenano io li vedo sempre bene, compatti, intensi. Purtroppo però è sotto gli occhi di tutti che l’espressione diretta del gioco in campo non è più quella di inizio campionato quando siamo stati a lungo primi, segnavamo tanto e giocavamo un bel calcio, il problema è là, non riusciamo a tramutare in partita quello che proviamo con successo in allenamento, e sicuramente perchè va ritrovata la sicurezza di un tempo dentro di noi. A parole sembra semplice ma chi ha giocato a calcio almeno un po’ a qualunque livello sa che se ti trovi dentro momenti come questo, non è automatico nè facile giocare contro nessuno. Per assurdo pur avendo massimo rispetto del Palestrina, questa settimana i maggiori avversari di noi stessi siamo proprio noi, perchè giocando contratti si farebbe fatica tanto col Palestrina quanto con la prima in classifica. Per questo la prima cosa sarà togliere dalla mente i cattivi pensieri e concentrarsi sugli eventi che accadranno in campo.
Capitolo mercato, le hanno tolto Fanasca che ha scelto di andare alla Viterbese ma aggiunto Matarazzo, un portiere ora titolare come Saccucci e Danese in difesa, soddisfatto?
Ho grande stima di chi è andato via e di chi è arrivato, rispetto la scelta personale di Orlando (Fanasca) di andare a giocare in un ottimo club come la Viterbese che evidentemente gli offriva una proposta allettante ma non entro nel merito specifico perchè non mi compete, dico solo che le poche volte che è partito dalla panchina quest’anno è stato solo per necessità tattiche ma era tutto ok tra di noi e con i compagni, così come Matarazzo si sta integrando benissimo nel suo ruolo offensivo e Saccucci è un portiere del 1996 di sicuro affidamento come lo è Travaglini, che è solo due anni più grande, ma so che tutti lotteranno sempre al massimo per essere titolari e sarà una concorrenza positiva.
Teme un effetto domino in negativo ed ulteriore, se perdeste in casa col Palestrina?
No perchè non penso mai a cosa potrebbe accadere ma resto concentrato sulla preparazione della partita e come dicevo vincere è urgente ed importante sempre, a maggior ragione ora, perchè l’obiettivo attuale è di riprenderci e risalire in classifica a difesa dei playoff e dare un po’ di serenità all’ambiente, è inutile pensare negativamente…
Spesso i giocatori a fine partita nel vostro spogliatoio lamentavano il fatto che alla prima occasione subite gol anche bellissimi e che venite puniti al primo errore, concorda?
Se ci dobbiamo limitare alle grandi partite, ai cosiddetti scontri diretti, mi trovano d’accordo perchè abbiamo subito reti meravigliose concedendo mezza disattenzione difensiva, quindi ci può stare, ma bisogna dimenticare tutto ed essere positivi perchè è l’unico modo per ritrovare naturalezza in campo e riuscire a dare tutto, questa più di tutte le ultime sarà una gara dove l’atteggiamento sarà la chiave di tutto.
Ha già pensato al prossimo rigorista?
Onestamente no e pur se lo decido io, lo deciderò sul momento valutando le condizioni di tutti e potrebbe anche tirarlo ancora Macciocca nonostante col Sora lo abbia sbagliato perchè Loreto ha messo minuti nelle gambe e sta ritrovando forma fisica e tornerà utile anche lui come tutti. Mai come ora parto dal presupposto che ho 8 grandi giocatori e tutti gli altri sono giovani in età di lega che hanno bisogno di positività per ritornare a vincere, quindi più dei rigori, perchè tanto finora ne abbiamo avuti pochi a favore, mi interessa tenere tutti sulla corda per ritrovare serenità ed entusiasmo.