INTERVISTA DOPPIA: DI LORETO VS GAGLIARDUCCI, PER UN MERCOLEDI’ DA LEONI.

INTERVISTA DOPPIA: DI LORETO VS GAGLIARDUCCI, PER UN MERCOLEDI’ DA LEONI.

A cura di Tia Colantuono ed E. A. Graziano.

 

Direzione Finale.

Poche ore ci separano dal fischio d’inizio del return match di Coppa Italia tra Albalonga e Villanova.

All’andata i castellani si sono imposti per 3 reti a 1 sui tiburtini chiamati al riscatto.

90 minuti per confermare o stravolgere i piani: quale squadra ritroveremo a contendersi la finale contro la vincente di Montecelio BorussiaVis Artena?

L’appuntamento è per domani pomeriggio, ore 14 e 30 presso lo stadio comunale “Pio XII” di Albano.

In attesa del responso del campo, il pensiero dei due tecnici, Di Loreto e Gagliarducci, in un’intervista doppia che scalderà gli animi dei tifosi nel giorno della vigilia.

 

Mister, come state vivendo questa vigilia di semifinale di Coppa Italia?

Di Loreto: “L’umore è quello ideale, la vittoria di domenica e l’aggancio al primo posto, storico traguardo, rendono questa vigilia più serena.

Siamo consapevoli che quella di domani non sarà una sfida semplice, per ribaltare il risultato tutto dovrà andare per il verso giusto.

Realizzare tre goal fuori casa non è un’impresa impossibile, tuttavia, la mia squadra non è di certo una delle più prolifiche in attacco del Campionato, nonostante ciò, ce la giocheremo fino al fischio finale”.

Gagliarducci: “Stiamo vivendo la vigilia con animo da combattente e condottiero.

La preparazione atletica della partita è sempre la stessa, sia essa una partita secca o di Campionato.

La preparazione mentale no, perché ci sono gare in cui il risultato conta più del gioco.

Domani sarà una partita di questo genere”.

Quanto il cartellino rosso dell’andata ha inciso sul risultato finale?

Di Loreto: “Penso sia stato determinante.

Fino a qualche istante prima stavamo disputando una buona gara, abbiamo persino rischiato di passare in vantaggio, poi l’errore di Marini ha complicato le cose, tenendo conto soprattutto delle assenze di Meloni, Santori e Dovidio e dei sette under titolari”.

Gagliarducci: “Il cartellino rosso ha influito tantissimo.

Ha spezzato gli equilibri di una gara in cui gli organici si equivalgono: il Villanova è una bella squadra, soprattutto a livello di piglio agonistico, preparata da un tecnico tra i più competenti”.

La Coppa Italia è sempre stato un vostro obiettivo o lo è diventato in corso d’opera?

Di Loreto: “Ad inizio stagione non rientrava nei nostri obiettivi.

Credo che lo sia diventata in seguito al passaggio del turno contro il Pomezia”.

Gagliarducci: “La Coppa Italia per la società è sempre stata un obiettivo, per me lo è diventato man mano che ci si avvicinava alle fasi finali, perché all’inizio è davvero un notevole dispendio di energie.

Certo adesso è più che un obiettivo, è l’unica cosa che conta”.

Mister, le chiedo di concludere la frase: “Si aggiudicherà la finale la squadra che…”

Di Loreto: “La squadra che se lo meriterà di più.

Attualmente l’Albalonga è in vantaggio, sarà nostro compito dimostrare nell’arco dei 90 minuti di meritare un posto in finale”.

Gagliarducci: “La squadra che avrà dominato e vinto nei 180 minuti giocati”.

Qualora doveste passare il turno, quale squadra tra Montecelio Borussia e Vis Artena spera di non incontrare in finale e perché?

Di Loreto: “Al di là del fatto che raggiungere la finale rappresenterebbe un traguardo storico per la nostra società, vorrei non incontrare il Montecelio, non perché la Vis Artena sia la più debole tra le due, ma semplicemente perché la Coppa Italia è da sempre un obiettivo dichiarato di mister Amici, alla ricerca del bis”.

Gagliarducci: “Non riesco a scegliere, qualsiasi incrocio potrebbe essere pericoloso.

La Vis Artena l’ho incontrata in Campionato ed è una squadra che mi ha impressionato a livello di gioco espresso dal complessivo, mentre il Montecelio ha due attaccanti che come singoli vanno davvero forte.

Ripeto, qualsiasi incrocio in una sfida secca nasconde le sue insidie.

Intanto conquistiamo la finale, poi ci preoccuperemo degli avversari”.